Una vasta maggioranza degli elettori dell’Ecuador ha approvato, attraverso un referendum, l’estradizione dei criminali ricercati e pene più severe per reati di terrorismo e omicidio. Il presidente ecuadoriano, Daniel Noboa, ha ottenuto quindi un significativo sostegno per la sua strategia volta a contrastare il forte aumento della criminalità nel Paese.
Referendum in Ecuador, approvata l’estradizione e le misure contro le bande criminali
Gli elettori ecuadoriani sono andati alle urne per il referendum sulla sicurezza che era composto da 11 domande. L’affluenza è stata del 72 per cento. Il voto di ieri, 21 aprile 2024, era una prova importante per il presidente dell’Ecuador, Daniel Noboa, dato che in vista delle elezioni presidenziali del 2025 vuole consolidare il proprio consenso attraverso le misure sulla sicurezza.
Noboa ha accolto con favore i primi risultati: “Abbiamo difeso il Paese, ora avremo più strumenti per combattere la criminalità e riportare la pace nelle famiglie ecuadoriane”.
Gli elettori ecuadoriani hanno votato a favore dell’estradizione dei cittadini legati alla criminalità organizzata con il 65 per cento mentre il 25 per cento ha votato contrario. La modifica della costituzione aprirebbe la strada all’estradizione, in particolare verso gli Stati Uniti. Anche la Colombia e il Messico consentono l’invio di criminali di rilievo agli Stati Uniti per affrontare la giustizia.
Oltre all’estradizione sono state approvate altre misure tra cui quelle di consentire ai militari di pattugliare le strade insieme alla polizia e aumentare le condanne per crimini come terrorismo e omicidio.
È stato ucciso il direttore della prigione della regione di Manabi
Mentre in milioni si recavano alle urne ieri, Cosme Damian Parrales Merchan, il direttore della prigione della regione costiera di Manabì, è stato ucciso. L’agenzia penitenziaria nazionale dell’Ecuador non ha fornito ulteriori dettagli. All’inizio di aprile, sempre a Manabì, un gruppo armato ha ucciso cinque persone durante un presunto rapimento.
Il presidente Noboa aveva dichiarato lo stato di emergenza a gennaio nel tentativo di frenare la violenza delle bande armate nel Paese. Noboa punta a tenere sotto controllo i crescenti livelli di criminalità organizzata con ulteriori misure proposte al referendum.