Telegram, la popolare app di messaggistica vanta ben 800 milioni di utenti, in ogni parte del mondo. Una massa ingente di persone che sono già portate all’innovazione tecnologica. Non stupisce, quindi, il fatto che la blockchain abbia pensato di stabilire un ponte con una piattaforma di questo genere.
In particolare, lo ha fatto Bitbot, un nuovo strumento per il trading di criptovalute su Telegram. L’obiettivo che si propone è quello di garantire ai trader al dettaglio un ecosistema in cui i loro interessi non vengano schiacciati da quelli degli investitori istituzionali.
Proprio per questo motivo, si sta parlando molto in questi giorni del nuovo progetto. Un interesse che coinvolge soprattutto gli investitori che magari non si fidano a investire su Bitcoin, ma vogliono al tempo stesso sfruttare l’onda lunga che il quarto halving di BTC potrebbe riversare sull’ecosfera.
Bitbot: cos’è e cosa si propone
Bitbot è una nuova piattaforma costruita per condurre il trading di criptovalute su Telegram. Proprio questo è il tratto che la distingue rispetto agli ormai tipici bot di trading che già sono sbarcati sull’app. Il nuovo framework dedicato agli asset virtuali, mixa la grande facilità di utilizzo ad una sicurezza molto elevata. Inoltre si propone come uno strumento in grado di risultare utile sia ai novizi dell’investimento che ai trader di lungo corso.
Chi intende approfittare di questa opportunità, viene accolto dalla possibilità di creare sino a tre wallet gratuiti e auto-custodial, con un semplice clic. Una volta effettuata la registrazione, gli utenti sono in grado di approntare le proprie operazioni facendo leva sul copy trading. Ovvero sulla particolare funzionalità la quale permette di copiare per filo e per segno quelle ideate dagli investitori di maggior successo.
L’altra caratteristica su cui fa leva Bitbot per attrarre clientela è il pieno controllo degli asset da parte della stessa. L’azienda ha infatti varato uno slogan molto eloquente, in tal senso: “Not your keys, not your crypto” (non le tue chiavi, non le tue cripto). Considerato quanto accaduto nel caso di Mt. Gox e FTX, si tratta di una caratteristica fondamentale.
A rendere possibile il suo pieno dispiegamento è la tecnologia MPC custodial API, supportata da Knightsafe, la quale consente a Bitbot di garantire che gli interessati conservino la custodia dei loro token sino alla liquidazione delle transazioni. MPC, infatti, è privo di chiavi e sostituisce quelle private con quote di chiavi generate separatamente. Un modus operandi tale da fare in modo che non esistano singole parti in grado di accedere all’intera chiave.
Le altre caratteristiche tecnologiche di Bitbot
La dotazione tecnologica di Bitbot, però, non finisce qui. La piattaforma, infatti, presenta altre funzioni di grande rilievo, congegnate in modo da semplificare al massimo il trading crypto. Tra di esse spiccano:
- Gem Scanner, che si accolla il compito di setacciare centinaia di presale attive in modo da riuscire a individuare le migliori opportunità di investimento;
- Alpha List, grazie al quale è possibile il trading automatico delle presale in crescita, supportato da un’analisi completa della blockchain;
- Snipe the Trade, che permette agli utenti di impostare il livello di commissioni sul gas desiderato in automatico, dando carta bianca a Bitbot per l’esecuzione delle operazioni per loro conto;
- il bot Anti-MEV, ideato al fine di stendere una efficace protezione dai bot MEV, i quali potrebbero far leva a loro volta sul monitoraggio della rete, in modo da trarne il massimo profitto;
- la funzione Anti-rug, congegnata in modo da proteggere eventuali rug pull, individuando i progetti che si configurano alla stregua di una truffa.
Proprio il livello tecnologico evidenziato sta destando grande curiosità tra i trader al dettaglio alla ricerca di soluzioni d’investimento promettenti. Si prevede quindi un grande afflusso alla prevendita del token BITBOT che sta muovendo i primi passi.