Installare un impianto fotovoltaico rappresenta un investimento molto importante, soprattutto in termini di risparmio, anche quando si vive in condominio.
Per portare a compimento questo progetto, però, sono necessari alcuni adempimenti molto importanti, sia quando si vive in una casa a solo che, soprattutto, quando si vive in condominio.
Ci sono alcuni fondamentali passaggi da seguire e nel testo spiegheremo quali sono.
Installare un impianto fotovoltaico in condominio: fattibilità e obiettivi
Il primo passo per procedere ad installare un impianto fotovoltaico in condominio è scegliere il luogo adeguato. Può essere, per esempio, un terrazzo ben esposto al sole o lo stesso tetto.
Per la corretta installazione, la superficie deve essere in buone condizioni e i pannelli devono essere ben fissati.
Quindi, si deve valutare la fattibilità dell’installazione analizzando il fabbisogno energetico attuale dell’abitazione. Si deve anche valutare che l’area dove sarà installato sia ben esposta al sole e, infine, chiedere il parere di un esperto.
Ma c’è anche dell’altro: si devono fare due conti e simulare i rendimenti economici del progetto.
Parere dell’assemblea condominiale
In linea teorica, installare un impianto fotovoltaico personale non richiede l’approvazione dell’assemblea condominiale.
Tuttavia, ciò non toglie sia necessaria una pianificazione sugli spazi occupabili, qualora si tratti di spazi comuni come il tetto. Si deve, infatti, tenere conto e interesse degli altri di dotarsi, eventualmente, di un impianto simile.
Quindi, è comunque una buona idea convocare l’assemblea di condominio, esporre il proprio progetto e dividere l’area secondo i millesimi di proprietà.
Invece, la delibera assembleare è obbligatoria nel caso di tratti di un impianto rivolto a realizzare un progetto di autoconsumo. Di cosa si tratta? Il gruppo di autoconsumo è un tipo di impianto comune. In questo caso, è importante verificare le maggioranze richieste per l’approvazione, che possono variare in base alla presenza di un attestato di prestazione energetica o una diagnosi energetica.
Si fa presente che possono richiedere l’installazione di gruppo di una fonte di energia rinnovabile anche solo due condomini.
Infine, una volta che è stato realizzato l’impianto si deve attivare il Pod del contatore condominiale. Si tratta del codice utilizzato per identificare i punti di prelievo o immissione di energia.
Come fare la comunicazione al Comune
Un altro aspetto molto importante è la comunicazione da effettuare al Comune. L’installazione di un impianto fotovoltaico rientra nell’edilizia libera a 200 kW. Si deve, però, presentare la CILA al Comune, con la relativa asseverazione di un tecnico abilitato.
Dal 2015, è anche in vigore un decreto che approva il Modello Unico nazionale per la comunicazione di installazione di piccoli impianti fotovoltaici.
Ricordiamo che, in linea di massima, la legge prescrive quanto segue:
- Per impianti inferiori a 20Kw, la semplice PAS, ossia la Procedura Abilitativa Semplificata (è necessaria per i pannelli che hanno una superficie inferiore rispetto a quella del tetto);
- Per impianti superiori a 20Kw, la AU, ossia l’Autorizzazione unica per il fotovoltaico;
- Per l’installazione di impianti fotovoltaici che comportano interventi di ristrutturazione edilizia o la realizzazione di nuove strutture, potrebbe essere necessario richiedere un Permesso di Costruire.
Facciamo presente, infine, che alcune Regioni prevedono la sola presentazione della Scia al Comune.
Progettazione, installazione e collaudo
Nel progetto dell’impianto devono essere definiti i seguenti dati:
- Tipologia e numero dei pannelli fotovoltaici;
- Inverter;
- Sistema di accumulo;
- Componenti di sicurezza e monitoraggio.
L’installazione di un impianto fotovoltaico deve essere seguita da personale qualificato e certificato, nel rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza.
Una volta termina l’installazione si deve effettuare un collaudo affinché si controlli che l’impianto funzioni correttamente e che non ci siano problemi di sorta.
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