Sembra la trama di un film dell’orrore ma è la cruda realtà: a distanza di quattro anni dalla sua scomparsa, il giovane Jaylen Griffin è stata ritrovato privo di vita, in una soffitta, a Buffalo, nella contea di Erie nello stato di New York.

Usa, 16enne scomparso a Buffalo ritrovato senza vita in una soffitta: cosa è successo

Era una normale giornata di agosto per Jaylen, 16 anni, uscito di casa per portare il cane a fare i suoi bisogni e mai più rientrato. Il padre aveva denunciato la sparizione alla polizia dell’allora 12enne, ma le indagini non avevano portato a nessuna pista concreta.

Il dipartimento di Buffalo ha annunciato pochi giorni fa, in una conferenza stampa, di aver trovato il cadavere dell’adolescente all’interno di una soffitta ad chilometri di distanza, al 107 di Sheffield Avenue.

Quattro anni di ricerche: il cadavere del 16enne distante poche miglia da casa

Quattro anni di ricerche, ma il ragazzo era sempre stato lì, a poche miglia della propria abitazione, probabilmente rapito e segregato fino al tragico epilogo. Il medico legale non ha ancora stabilito da quanto tempo fosse morto il 16enne o eventuali abusi.

Non è stata ancora rivelata l’identità del proprietario dell’abitazione incriminata. Numerosi testimoni secondo la Wivb hanno riferito di aver visto spesso un viavai delle forze dell’ordine intervenire nella casa.

Il corpo è stato rinvenuto da un operaio durante un lavoro di manutenzione. La polizia di Buffalo ha promesso una ricompensa di 7500 dollari a chiunque possa fornire informazioni esaustive per arrivare all’identificazione e all’arresto dell’assassino.

È il secondo lutto per la figlia Griffin: morto anche il fratello di Jaylene

Il fratello di Jaylene, Jawaan, è stato ucciso a colpi di pistola davanti la casa di famiglia nel novembre del 2020, a tre mesi di distanza dalla scomparsa del 16enne.

Tre anni dopo, è venuta a mancare anche la madre dei due ragazzi, Joanne Ponzo. Attualmente, l’unico membro del nucleo familiare ancora vivo è il padre Brian, che in una dichiarazione a diverse testate americane si è detto “sollevato” nonostante tutto per il ritrovamento del figlio.

L’uomo ha infine chiesto agli agenti della comunità di Buffalo come sia stato possibile che nessuno avesse sentito odore di cadavere nel vicinato.