La BCE taglierà i tassi di interesse prima della Fed: si tratta di una proiezione del Fondo Monetario Internazionale (Fmi).

La Presidente Christine Lagarde sarà disposta a tagliare i tassi di interesse per prima, andando ad anticipare la mossa di Powell: è questa l’ipotesi avanzata dal Fondo Monetario Internazionale. Anche se l’economia statunitense è in salute, spaventa l’inflazione ed il trend dei prezzi. Il trend inflazionistico nell’Eurolandia ha rallentato il suo rally, ma bisognerà attendere ad inizio estate affinchè si possa implementare un allentamento monetario.

Nell’Eurolandia i fondamentali del sistema economico non sono solidi come quelli americani. Scopriamo quali sono le proiezioni del Fondo monetario internazionale relativamente al taglio dei tassi di interesse, che sarà deciso prima dalla BCE rispetto alla Fed.

BCE taglierà i tassi di interesse prima della Fed: le proiezioni del Fmi

Le parole del Presidente della Fed Jerome Powell hanno messo in evidenza che c’è non c’è stato alcun progresso sul fronte del trend inflazionistico. Per avere fiducia su una netta riduzione dell’inflazione verso il 2 percento, sarà necessario attendere qualche mese prima di ridurre il costo del denaro. Alla luce dell’incessante inflazione, la Fed manterrà i tassi di interesse elevati più a lungo rispetto alla banca Centrale Europea. Come i Futures statunitensi anche il future sull’Eurostoxx50 segna un trend del tutto positivo. I titoli azionari hanno perso appetibilità nel mese di aprile, ma secondo gli esperti i fondamenti del trend rialzista delle azioni rimangono inalterati.

A Wall Street gli indici azionari americani hanno chiuso con differenze frazionali: l’S&P500 ha registrato una riduzione pari a 0,21 punti percentuali, il Dow Jones ha guadagnato lo 0,17 percento e il Nasdaq ha registrato una riduzione pari a 0,12 punti percentuali. Morgan Stanley ha registrato una chiusura positiva con oltre 2,5 percento: il colosso ha concluso il primo trimestre con un utile per share migliore rispetto a quanto previsto degli analisti.

Buone performance anche per UnitedHealth Group con un miglioramento percentuale pari a 5,22 punti percentuali dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali. Il primo trimestre del corrente anno è stato concluso con un utile per share pari a 6,9$. Risultati negativi per il colosso di Elon Musk, Tesla, che ha registrato un calo di 2,7 punti percentuali. I Futures sul Nasdaq hanno registrato un trend rialzista pari a 0,2 punti percentuali.

Per quanto concerne l’andamento del petrolio e del metallo giallo, per il momento restano in calo: la quotazione del West Texas Intermediate è in calo di quasi 85 $ al barile e pure la quotazione del Brent è in calo pari a 89,5 $ al barile. In netto calo il prezzo del metallo aurifero dello 0,64 percento, anche se la quotazione dell’oro rimane vicina al record raggiunto. L’instabilità macroeconomica, il perdurare dei conflitti bellici e l’aggravarsi della situazione in Medio Oriente mantengono sempre più attiva la domanda per il safe asset.

Com’è la situazione nell’Eurolandia?

Situazione in miglioramento in Europa: le indicazioni sulle piazze comunitarie ci fanno riflettere che ci sarà un avvio in rialzo. Come i futures a stelle ed a strisce, anche il future sull’Eurostoxx50 ha registrato un aumento pari a 0,08 punti percentuali. Il biglietto verde resta in rialzo rispetto alla moneta unica che ha un valore pari a 1,06. Lo spread BTp-Bund è pari a 144 ed il rendimento del Btp a 10 anni è pari a 3,9 punti percentuali.

Il Dax tedesco ha chiuso con un calo pari a 1,3 punti percentuali, l’indice Euro Stoxx 50 ha concluso in ribasso pari all’1,5 percento, il Cac40 ha registrato un calo pari all’1,4 percento, l’indice Ftse Mib ha registrato un incremento dello 0,6% e l’Ibex35 ha registrato una riduzione pari all’1,5 percento.

Tenendo conto dello scenario economico stiamo assistendo ad un processo disinflazionistico, per questo Lagarde sottolinea che bisognerà attendere l’aggiornamento dei dati macroeconomici per implementare una politica monetaria espansiva.