Israele con un post su X, pubblicato dal ministro degli Esteri, Israel Katz, mette in guardia il mondo su quanto l’Iran sia imprevedibile e pericoloso. Un avvertimento “Urbi et orbi” sulla possibile eventualità che la Repubblica Islamica lanci i suoi missili non solo più contro lo Stato ebraico, ma che scelga nuovi bersagli. Ogni città potrebbe essere a rischio. Anche Roma, come si mostra nella foto che accompagna il post, dove il cielo sopra il Colosseo è costellato di missili.

Israele, l’avvertimento della minaccia iraniana

L’Iran è una scheggia impazzita: questo è il messaggio che vuole lanciare Israele al mondo, e lo fa utilizzando uno degli strumenti dove la diffusione di un pensiero corre nel modo più veloce possibile, un social, X. Il post, pubblicato sull’account ufficiale del ministro degli Esteri dello Stato Ebraico, Israel Katz, non lascia spazio ad equivoci.

La Repubblica Islamica, sotto la guida dell’Ayatollah Ali Khamenei, è fuori controllo sposando la causa palestinese. Questa sarebbe la paura che ha assalito il ministro, che lancia un appello sul web per mettere in guardia tutte le città del mondo, tra cui Roma. L’immagine del Colosseo sotto i missili non ha bisogno di molte altre parole, fa impressione di per sé ed è un chiaro segnale di allerta. Un tentativo di portare maggiori consensi a Tel Aviv dopo gli ultimi avvenimenti a Damasco e in Cisgiordania?

Ecco le parole cha accompagnato la foto del post di Israel Katz:

Il recente attacco dell’Iran a Israele è solo un’anteprima di ciò che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato. Il mondo deve designare l’IRGC come organizzazione terroristica e sanzionare il programma iraniano di missili balistici, prima che sia troppo tardi”.

Il post su X del ministro degli Esteri di Israele

Questo è il post pubblicato su X dal ministro degli Esteri di Israele, Israel Katz, che nell’avvertire della incombente minaccia dell’Iran, si rivolge a tutte le città del mondo, in particolare a Roma, aggiungendo nelle menzioni Antonio Tajani. Il tag dell’omologo italiano è un messaggio chiaro ed inequivocabile. Tra gli altri nomi, compare anche quello di Anthony Blinken, il segretario di Stato USA.