Elezioni Europee 2024, uno, due anzi tre passi in avanti. La Sicilia terra splendida e piena di calore, talmente tanto che il segretario nazionale Stefano Bandecchi ne è quasi rimasto sommerso.
Come è successo in Calabria qualche settimana fa, anche in Sicilia, a Catania, Bandecchi non poteva fare un passo che veniva fermato, accerchiato, quasi rapito dalla gente che chiedeva foto, selfie e domande, tante domande su quello che vuole fare, se davvero vuole mettere in pratica tutto quello che dice.
Elezioni Europee 2024, che entusiasmo per Bandecchi a Catania: “Non esiste un voto sprecato ma di protesta e di speranza, noi siamo il voto di speranza”
Tanta gente, tanto entusiasmo e tanta voglia di cambiare e di intraprendere un discorso che da qui a tre anni possa portare a un cambiamento lento, costante ma radicale e soprattutto sano.
Non sarà facile, anzi la strada sarà lunga e piena di ostacoli, quella del nome sul simbolo o cambiare in corsa la legge elettorale, ne sono un esempio, ma Stefano Bandecchi va avanti e l’ha promesso a tanti siciliani che l’hanno fermato e gli hanno chiesto se fosse vero o meno tutto quello che sta dicendo da settimane.
Non riesce quasi a camminare, ed è quello che gli piace di più, poter dialogare e stare in mezzo alla gente e spiegare quello che Alternativa Popolare può ed è pronta a fare, ma lo dovrà fare con l’aiuto di chi “vuole davvero cambiare”, anche perché se l’Italia è in questo stato “la colpa è nostra, solo nostra che abbiamo permesso a dei fannulloni di poter fare delle cose che ci hanno rovinato, a noi e ai nostri figli”.
Il segretario nazionale Stefano Bandecchi non fa comizi da un palco, a lui piace poter dialogare con la gente, tra la gente e soprattutto per la gente che è lì, in ascolto e si confronta dicendo direttamente a lui quello che so dovrebbe fare in Sicilia, ad esempio.
“Il voto di scambio è una schifezza totale. Dobbiamo smettere di non avere avere il coraggio di fare e vedere la differenza tra gli imbecilli e le persone intelligenti. Dobbiamo avere il coraggio di distinguere chi ha la capacità di darci qualcosa e chi non ha mai dato niente“
Le persone recepiscono il messaggio e danno ragione, rispondono e dialogano con Stefano Bandecchi. Sanno di avere davanti una persona che quello che promette poi lo mantiene e tanti hanno queste stessa percezione.
“Bisogna cominciare a pretendere che l’Italia sia la quarta potenza industriale del mondo se non addirittura aspirare a diventare la terza e poi si deve cominciare a riandare a votare. Se l’Italia è così, in questo stato è solo colpa nostra, anche perché abbiamo permesso di lasciar fare a dei fannulloni“
E su questo concetto non scherza, tanto che aggiunge a chi glielo chiede ma anche davanti a tanti catanesi che “non esiste un voto sprecato, non c’è mai un voto sprecato c’è un voto di protesta, di cambiamento e di speranza e noi vogliamo essere quel voto di speranza, avere uomini intelligenti e pensare di poter seminare un seme che di un nuovo albero che non ha in sé estremismi né di destra o di sinistra, ma un albero solido che cresce“.