La Macedonia del Nord si prepara per due elezioni nei prossimi giorni. Il 24 aprile si terranno le presidenziali, seguite l’8 maggio dalle elezioni parlamentari e, potenzialmente, da un secondo turno delle presidenziali.
Le elezioni in Macedonia del Nord del 2024
Le elezioni in Macedonia del Nord si svolgeranno in un ambiente politico estremamente diviso. Il processo elettorale è iniziato il 28 gennaio 2024, quando il Parlamento ha nominato un nuovo governo tecnico di transizione. Questa è una procedura relativamente nuova, dato che dal 2016 il paese elegge un governo tecnico di transizione 100 giorni prima delle elezioni parlamentari.
Il governo dell’Unione Socialdemocratica di Macedonia (SDSM) ha ceduto il suo posto all’Unione Democratica per l’Integrazione (DUI). L’attuale primo ministro, il primo albanese a ricoprire questa carica, Talat Xhaferi, guiderà il governo fino alle elezioni di maggio. L’opposizione è rappresentata dal partito di destra conservatore, il Partito Democratico per l’Unità Nazionale Macedone (VMRO-DPMNE).
Le elezioni, che inizialmente erano previste per il mese di luglio, sono state anticipate in seguito ad un accordo tra i partiti rappresentati in parlamento. Queste costituiscono l‘undicesima elezione parlamentare e l’ottava elezione presidenziale dall‘indipendenza del Paese nel 1991.
I principali attori
La retorica divisiva e polarizzante dei candidati presidenziali, insieme alle difficoltà nel negoziare potenziali coalizioni, ha contribuito a rendere il clima politico ancor più teso e frammentato.
Il partito d’opposizione VMRO-DPMNE ha accusato il partito al potere SDSM di corruzione e ha chiesto elezioni parlamentari anticipate. L’SDSM è stato criticato anche per aver accettato richieste greche e bulgare attraverso l’accordo di Prespa del 2018 e per l’approvazione di una legge che riconosce rispettivamente i bulgari come minoranza etnica. Queste decisioni, legate all’adesione all’Unione Europea, si sono rivelate impopolari per molti a causa di dispute culturali ed etniche di lunga data.
La divisione all’interno della coalizione di governo
All’interno della coalizione di governo, le divergenze tra le leadership stanno emergendo come problematiche evidenti. La decisione del leader dell’Alleanza per gli Albanesi di candidare separatamente, Arben Tatavari, ha diviso la coalizione albanese, influenzando le elezioni presidenziali. Di conseguenza, il DUI ha scelto di presentare il proprio candidato, Bujar Osmani, anziché sostenere il candidato presidenziale dell’SDSM, Stevo Pendarovski, come inizialmente previsto. Questa mossa ha drasticamente ridotto le speranze dell’SDSM di ottenere una vittoria al primo turno delle elezioni presidenziali. Ciò crea, invece, un’opportunità significativa al candidato del VMRO-DPMNE, Gordana Siljanovska.
L’adesione all’UE
L’adesione all’UE rimane un tema centrale, la cui realizzazione dipende dall’attuazione delle riforme costituzionali e da progressi chiave come la lotta alla corruzione e la riforma giudiziaria. La Macedonia del Nord, iniziando questo percorso nel 2022, sta lavorando attivamente per soddisfare questi requisiti.