Sui mutui prima casa under 36 c’è aria di cambiamento: c’è la stretta sulle agevolazioni per i mutui under 36 nel corso dell’anno corrente.
C’è una stretta sulle agevolazioni per i mutui under 36 nel corso del corrente anno con copertura della garanzia statale fino ad 80 punti percentuali per i giovani con un reddito Isee fino a 40mila euro.
Sono stati confermati i vantaggi dei mutui oggetto di agevolazione con garanzia statale per gli under 36. Il beneficio è stato esteso anche per le fasce reddituali più deboli. Scopriamo come cambia il mutuo under 36 per i giovani nel corso del corrente anno.
Mutui prima casa under 36: cosa cambierà?
I mutui prima casa under 36 consentono di avere accesso ai prestiti di medio-lungo termine con garanzia da parte del Fondo Consap a copertura dell’80 percento della quota capitale fino a 250.000 euro. I mutui a tasso agevolato possono essere oggetto di concessione fino alla fine del corrente anno. I requisiti richiesti per il corrente anno 2024 sono ascrivibili ai seguenti: Isee non superiore ai 40mila euro e avere una variabile anagrafica non superiore ai 36 anni.
Mutui prima casa under 36: i requisiti per beneficiare dell’agevolazione
La proroga dei mutui per gli under 36 che vogliono acquistare un bene immobiliare è stata oggetto di estensione alla fine del corrente anno 2024. Prendiamo in esame il requisito relativo alla variabile anagrafica, che è spiegato dalla Circolare n.12 pubblicata dell’Amministrazione fiscale. L’agevolazione fiscale è consentita a tutti coloro che non abbiano compiuto il 36esimo compleanno di età nel corso dell’anno di sottoscrizione del rogito.
Nel caso in cui Caio abbia intenzione di acquistare un immobile ad ottobre 2024 e compirà 36 anni alla fine del corrente anno, in questo caso non ha diritto a beneficiare dell’agevolazione mutuo prima casa under 36. Nel caso in cui Sempronio acquisterà un immobile ad ottobre 2024, ma compirà il 36esimo compleanno a gennaio 2025, avrà diritto a beneficiare dell’agevolazione mutuo prima casa under 36, come previsto dal Decreto Sostegni bis.
Oltre al requisito anagrafico, l’altro requisito da soddisfare è quello relativo all’Isee che non deve eccedere i 40mila euro. Il valore deve essere calcolato sulla base dei redditi effettivamente percepiti e del valore patrimoniale posseduto nel secondo anno solare che precede la presentazione della Dichiarazione Unica Sostitutiva.
Per gli atti che sono stati stipulati nel corso del corrente anno, l’Isee è riferito ai patrimoni ed ai redditi dell’anno 2022. Si può chiedere la DSU in un momento contestuale o antecedente alla stipulazione del rogito notarile. Di conseguenza, se cambia la situazione patrimoniale della famiglia o si verifica una variazione rilevante nell’ambito professionale, è possibile presentare l’Isee corrente, che scatta una fotografia della condizione economica nel corso dell’ultimo anno.
Mutuo prima casa under 36: quali sono le tasse da pagare?
Nel corso del corrente anno il mutuo prima casa under 36 ha subito cambiamenti: non è più prevista la possibilità di ottenere l’esonero dal pagamento delle imposte previste per acquistare l’immobile. Fino alla fine dello scorso anno per l’acquisto del bene immobiliare non erano dovute l’imposta catastale, di registro e ipotecaria. Era previsto un credito d’imposta di ammontare pari all’IVA in caso di vendita da titolare di Partita IVA.
A partire dal primo gennaio 2024 gli acquirenti, a prescindere dalla variabile anagrafica, per acquistare un immobile ad uso residenziale devono versare l’imposta catastale e quella ipotecaria nella misura fissa pari a 50 euro. Chi acquista un immobile da una ditta l’imposta che deve essere applicata è pari a 4 punti percentuali e non pari a 10 punti percentuali.
Imposta ipotecaria, catastale e di registro sono pari a 200 euro. Per il corrente anno il decreto Milleproroghe ha sancito che dare certezza agli acquisti prima casa da parte dei giovani under 36 con un Isee non superiore ai 40mila euro, le agevolazioni fiscali previste per l’anno 2023 si applicano a tutti coloro che hanno sottoscritto un contratto preliminare entro la fine del 2023. Quello definitivo deve essere stipulato entro e non oltre la fine dell’anno corrente.