Condono edilizio: quando arriverà il piano salva-casa di Salvini? Il piano salva-casa del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è atteso da molti proprietari che vogliono regolarizzare le difformità.

Si tratta di una delle misure più attese dal momento che il condono edilizio deve essere limitato alle irregolarità meno gravi: in altre parole è una sorta di “pace” edilizia che solleva i proprietari dei beni immobiliari che presentano irregolarità e ristrutturazioni non lecite.

Condono edilizio: quando arriverà il piano salva-casa di Salvini?

Nel corso delle ultime settimane sentiamo spesso parlare di condono edilizio, ma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha parlato di piano salva-casa. Si tratta di una “pace edilizia” che consente di salvare le proprietà immobiliari di milioni di contribuenti italiani che non sono in grado di regolarizzare le difformità di lieve entità. Salvini ha annunciato il piano salva-casa da diverso tempo e a breve dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri.

È solo questione di tempo. il piano edilizio di Salvini dovrebbe arrivare entro la fine del corrente mese: il provvedimento ha necessità di subire ancora qualche rettifica prima di essere presentato in Consiglio dei Ministri. Il Centro Destra attende il testo definitivo, mentre l’opposizione vede il piano salva-casa come uno strumento utile per raccogliere consenso dagli elettori.

Il ministro delle Infrastrutture ha più volte ribadito il fatto che i beni immobiliari del tutto abusivo non rientreranno nel condono edilizio. Di conseguenza, solamente le proprietà immobiliari che presentano lievi irregolarità rientreranno nel piano salva-casa. Secondo le stime, dovrebbe riguardare circa l’80 percento del patrimonio immobiliare che presenta determinate irregolarità.

Il condono edilizio riguarderà solo gli abusi realizzati all’interno delle proprietà immobiliari e che avrebbero potuto essere sanati all’epoca dell’edificazione. Per poter sanare una modifica della struttura è necessario che la stessa sia coerente non solo alla disciplina vigente al momento in cui è stata realizzata, ma anche a quella attualmente in vigore.

Condono edilizio: quali sono gli obiettivi del piano salva-casa?

La finalità del piano salva-casa proposta dal Vicepremier Matteo Salvini è quella di intervenire per tutelare e regolarizzare i proprietari degli immobili. Altro obiettivo del piano è quello di “alleggerire” la mole di lavoro negli uffici tecnici dei Comuni dalle numerose istanze. Nella realtà, non si tratterebbe di un vero e proprio condono edilizio, ovvero uno strumento che consente a chi ha compiuto un’irregolarità di pagare una somma di denaro.

In questo caso, non si parla di veri e propri abusi, ma di irregolarità: si pensi ad un tramezzo o ad una porta chiusa o ad una finestra che non va ad alterare esternamente l’immobile.  Nel corso degli anni la maggior parte dei beni immobiliari ha subito modifiche che non sono mai state regolarizzate e che inibiscono la vendita della proprietà immobiliare.

Piano salva-casa: quali sono le tempistiche?

A breve il testo definitivo da presentare dovrebbe essere pronto, ma c’è certezza in merito alle tempistiche di entrata in vigore del piano salva-casa del ministro delle Infrastrutture. In ogni caso, Salvini vuole accelerare le tempistiche per ottenere un provvedimento, che entri in vigore entro il mese di giugno.

Piano salva-casa di Salvini: conclusioni

Nel piano salva-casa di Matteo Salvini non rientreranno gli immobili abusivi, ma solo quelli che presentano singole modifiche degli elementi strutturali e di lieve entità. Tali irregolarità dovrebbero riguardare circa l’80% del patrimonio degli immobili secondo lo studio del Consiglio Nazionale degli Ingegneri.

Nei giorni scorsi il Vicepremier ha ribadito più volte che non “condonerà” gli immobili che presentano abusi esterni. Matteo Salvini punta a tutelare i piccoli proprietari immobiliari che attendono da tempo la regolarizzazione della propria posizione e che non riescono a vendere la proprietà immobiliare. Altra finalità è quella di “alleggerire” la mole di lavoro degli uffici tecnici dei Comuni, che sono sommerse dalle domande di sanatorie.