Il Regno Unito chiude le porte ai giovani e respinge la proposta della Commissione europea per favorire la mobilità dei cittadini tra i 18 ei 30 anni. Nelle ultime ore Bruxelles aveva provato ad allentare la linea dura di Londra, chiedendo meno rigidità nei confronti dei giovani che vogliono viaggiare, studiare o risiedere nel territorio britannico. Dalla Gran Bretagna è però arrivato il no, a conferma della posizione assunta dopo la Brexit.
Il Regno Unito respinge la proposta Ue sulla mobilità dei giovani: la sua posizione
A dare la notizia è stato il portavoce del governo britannico, che ha spiegato come non ci sia alcuna intenzione di venire incontro alle richieste dell’Unione europea.
Non applicheremo il programma di mobilità giovanile per tutta l’Ue, la libertà di movimento è finita e non ci sono piani per reintrodurla.
Sulla stessa linea anche il Partito Laburista, in testa ai sondaggi in vista delle prossime elezioni. Qualora dovesse trionfare non cambierà nulla: il portavoce ha già informato che “il mercato unico, l’unione doganale e la libera circolazione non torneranno“.
La proposta del sindaco di Londra
E pensare che, circa quattro mesi fa, il sindaco di Londra Sadiq Khan aveva proposto un accordo per la mobilità giovanile con l’obiettivo di ridurre i rischi economici della Brexit. Il primo cittadino si era schierato a favore della libera circolazione da e verso l’Europa, fondamentale per portare benefici al Paese. La posizione di Khan, noto oppositore della Brexit, non è stata però presa in considerazione.