Mentre l’Ecuador continua a combattere la crisi energetica, il presidente Daniel Noboa ha dichiarato lo stato di emergenza. Questa è la seconda volta che viene adottata questa misura straordinaria dall’inizio della presidenza di Noboa.

Noboa dell’Ecuador dichiara lo stato di emergenza per la crisi energetica

L’Ecuador sta affrontando una siccità che ha colpito la produzione di energia idroelettrica. Ieri, il 19 aprile 2024, il presidente Noboa ha annunciato lo stato di emergenza per due mesi a causa della grave crisi nel settore energetico. L’obiettivo è garantire la continuità del servizio su scala nazionale.

Daniel Noboa, citato dal giornale ecuadoriano Expreso, afferma: “Dichiarare lo stato di emergenza in relazione ai gravi disordini interni e ai disastri pubblici in tutto il paese, causati dalla situazione di emergenza nel settore dell’energia elettrica, al fine di garantire la continuità dei servizi energetici”.

Durante lo stato di emergenza, le forze armate saranno dispiegate per proteggere le infrastrutture energetiche al fine di contrastare possibili atti di sabotaggio e terrorismo.

Noboa ha anche dichiarato di aver chiesto le dimissioni al ministro dell’Energia, Andrea Arrobo. Il presidente ecuadoriano ha nominato il ministro dei Trasporti, Roberto Luque, come nuovo ministro dell’Energia ad interim, che manterrà contemporaneamente il suo attuale incarico.

La siccità in sud america

La siccità derivante dal fenomeno climatico El Niño ha colpito la produzione delle dighe idroelettriche nei paesi sudamericani. In Ecuador, dove gli impianti idroelettrici sono i principali generatori di energia, il Paese sta affrontando una grave crisi energetica a causa della chiusura degli impianti situati nei bacini prosciugati.

La situazione attuale ha portato a tagli programmati nell’erogazione elettrica e ha reso necessarie importazioni di energia dalla Colombia. Anche la Colombia dipende fortemente dall’energia idroelettrica e ha subito danni causati dagli eventi climatici. Di conseguenza, la capitale colombiana, Bogotà, ha imposto il razionamento dell’acqua.

Le misure contro la criminalità

Dopo aver assunto l’incarico di presidente nel novembre 2023, Daniel Noboa ha dichiarato lo stato di emergenza per la seconda volta. La prima volta è stata il 9 gennaio 2024, quando è stato dichiarato lo stato di emergenza per contrastare la violenza delle bande criminali nelle città. La misura straordinaria è terminata l’8 aprile, dato che la Costituzione ne impedisce la proroga oltre tre mesi.

Domani, 21 aprile, gli ecuadoriani andranno alle urne per votare su un ampio referendum che include proposte che vanno dal rafforzamento delle misure di sicurezza alla riforma del sistema giudiziario.