Bonus fino a 1.000€ per chi è senza lavoro da almeno 45 giorni. Il vento soffia per alcune categorie di lavoratori che, oltre alla Naspi, possono richiedere un ulteriore Sostegno al Reddito. Tuttavia, il segno negativo fin troppo evidente riguarda il limitato accesso al beneficio economico. Vediamo insieme chi può presentare domanda per il bonus da 1.000€ per chi è senza lavoro.
1.000€ di bonus per chi è senza lavoro
Arriva un segnale incoraggiante da formatemp.it, che consente a chi è senza lavoro e che, in passato, è stato assunto con uno o più contratti di somministrazione a tempo determinato o indeterminato, inclusi quelli di apprendistato, di ricevere un bonus di 1.000€.
La tantum viene riconosciuta dal Fondo per la Formazione dei lavoratori in somministrazione in favore di coloro che rientrano in una delle seguenti condizioni:
- siano disoccupati da almeno 45 giorni e abbiano accumulato almeno 110 giorni di lavoro (o 440 ore lavorate, in caso di part-time verticale, part-time misto e contratti con Monte Ore Garantito – MOG) negli ultimi 12 mesi a partire dall’ultimo giorno effettivo di lavoro in somministrazione;
- siano disoccupati da almeno 45 giorni e abbiano completato la procedura di Mancanza di Occasioni di Lavoro – MOL ai sensi dell’art. 25 CCNL Agenzie per il Lavoro;
- siano disoccupati da almeno 45 giorni e abbiano accumulato almeno 90 giorni di lavoro (o 360 ore lavorate, in caso di part-time verticale, part-time misto e contratti con Monte Ore Garantito – MOG) negli ultimi 12 mesi a partire dall’ultimo giorno effettivo di lavoro in somministrazione.
Il bonus può essere richiesto più volte, ovvero ogni volta che si soddisfano nuovamente i requisiti per accedere al beneficio.
Quali bonus ci sono per chi non lavora?
Attualmente, chi non lavora può richiedere all’INPS uno dei seguenti sussidi:
- Assegni integrativi, ASDI;
- Indennità di Disoccupazione, DIS-COLL, Nuovo RA, ASpI, NASpI;
- Supporto per la Formazione e il Lavoro;
- Assegno di Inclusione;
- Contributo Straordinario di Solidarietà.
A quanto ammonta il bonus SaR?
È importante notare che questa tipologia di aiuto economico viene fornita da formatemp.it. Per i beneficiari che rientrano nelle prime due condizioni di ammissione al Sostegno al Reddito (SAR), viene erogata una tantum pari a 1.000 euro al lordo delle imposte previste dalla legge.
Per coloro che rientrano nella terza categoria, viene corrisposto un sostegno al reddito pari a 780 euro al lordo delle imposte previste dalla legge.
1.000€ bonus SaR per chi è senza lavoro: ecco come fare la domanda
Come detto, i lavoratori in somministrazione che soddisfano i requisiti possono presentare la domanda di Sostegno al Reddito esclusivamente tramite il sistema FTWeb, secondo una delle seguenti modalità:
- presso gli Sportelli Sindacali di settore: Felsa Cisl, Nidil Cgil, UilTemp;
- in autonomia tramite la registrazione alla piattaforma FTWeb.
Non è possibile presentare la domanda di accesso al beneficio con modalità diverse da quelle indicate sopra; pertanto, le domande trasmesse in modo non conforme saranno considerate non pervenute.
È importante evidenziare che, in allegato alla domanda, devono essere inclusi diversi documenti, come foto o in formato “pdf”. In sintesi, sono necessari i seguenti documenti:
- documento di identità in corso di validità;
- codice fiscale o tessera sanitaria;
- copia delle buste paga, inclusa quella relativa alla cessazione lavorativa, rilasciate dall’Agenzia per il Lavoro, che attestino l’anzianità lavorativa;
- estratto conto previdenziale che dimostri almeno 45 giorni di disoccupazione;
- certificati di malattia, infortunio o maternità;
- coordinate bancarie “IBAN” e titolarità del conto corrente bancario o postale.
È importante notare che in caso di dimissioni volontarie per giusta causa, è necessario presentare la documentazione relativa al riconoscimento della NASPI.
Il richiedente può verificare lo stato di avanzamento della domanda SaR utilizzando la sezione dedicata alla “Verifica lo stato della domanda SAR”, inserendo il proprio codice fiscale e il numero di protocollo della pratica.