Manifestazione nazionale CGIL e UIL a Roma, Bombardieri: “C’è un Paese reale che soffre”. Landini: “Continueremo a batterci per diritti oggi negati”
Ancora una volta in piazza per chiedere salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, difesa e rafforzamento della sanità pubblica, nonché una giusta riforma fiscale e la tutela dei salari. La manifestazione nazionale CGIL e UIL di oggi, 20 aprile 2024, partirà da piazzale Ugo la Malfa a Roma, per poi sfilare in via del Circo Massimo, viale Aventino, piazza Albania, viale della Piramide Cestia, piazza di Porta San Paolo fino ad arrivare in piazzale Ostiense.
Qui, sul palco, si alterneranno i lavoratori, per poi lasciare spazio ai segretari generali dei sindacati CGIL e UIL, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. Lo scorso 12 aprile proprio il segretario CGIL ha depositato alla Corte di Cassazione di Roma, quattro quesiti di un referendum in merito a sicurezza sul lavoro, appalti e lotta alla precarietà.
TAG24 presente al corteo con immagini, video e interviste dell’inviato Thomas Cardinali.
Bombardieri: “Siete senza coscienza se non intervenite sulle morti sul lavoro”
13:30
Dopo il segretario CGIL Landini, è Bombardieri a prendere la parola.
“Questa piazza chiede di essere ascoltata, chiede di avere risposte dal Governo. Servono investimenti, risorse. Raccontate balle”
afferma il segretario UIL, attaccando il Governo sul DEF.
“Stamattina c’è stata l’ultima morte sul lavoro: non avete una coscienza se non intervenite. Se un’azienda sacrifica una vita umana e la sicurezza a vantaggio del profitto, quell’azienda va fermata subito e non dopo un processo”
spiega in seguito, affrontando la scottante questione della sicurezza sul lavoro.
“Questa piazza non ne può più di pagare le tasse attraverso l’Irpef di lavoratori e pensionati. Fatele pagare a chi non le ha mai pagate. Certo, è complicato se fate condoni. Ne avete fatti 20 da quando è iniziato questo governo. E a pagare poi sono sempre gli stessi”.
Bombardieri attacca il Governo anche sulla Sanità, dove continuano i tagli:
“Ma in coscienza, vi sentite di poter dire, alle persone che incontrate, che la Sanità è dignitosa? Vi sentite di poter dire che avere fatto sforzi per migliorarla? Ogni anno 700mila persone partono dal Mezzogiorno per andare a farsi curare al Nord Italia! Spiegatelo quando fate i comizi!”
sono le sue parole.
L’intervento di Bombardieri chiude la manifestazione CGIL e UIL a Roma.
Landini sul palco della manifestazione: autonomia differenziata, sanità, lavoro e precarietà
12:40
Maurizio Landini sale sul palco della manifestazione per il suo intervento.
“Quello che sta venendo fuori è che dietro alle morti, agli infortuni, alle malattie professionali che stanno aumentando, c’è proprio un modello di fare impresa che va messo in discussione. Se ci pensiamo, è quello che è successo negli ultimi 20-25 anni che ha cambiato la legislazione del nostro Paese. L’intermediazione di manodopera era vietata per legge, ora è possibile. Il sistema degli appalti e dei subappalti fino ad arrivare ai subappalti a cascata previsto dal codice degli appalti, sono porcherie fatte con modifiche legislative. (…) Noi dobbiamo cambiare queste leggi“
“Non solo è una porcheria, perché non fa altro che aumentare le divisioni: non è quella la strada. Noi abbiamo bisogno di fare sistema: dobbiamo imparare dall’esperienza”.
“C’è un governo che impedisce di manifestare e vuole controllare ciò che si dice e che si fa. Quando metti in discussione questo diritto, metti in discussione la democrazia di un Paese. Siamo in un momento in cui si sta cercando di comprimere la libertà delle persone. E lo vedo anche per come funzionano gli organi di informazione. Il governo guidato da Giorgia Meloni vuole costruire un regime e noi siamo in piazza perché stiamo difendendo la nostra democrazia, nata dalla resistenza e prevista dalla nostra Costituzione”
aggiunge Landini.
“Quando parlo di regime quello che si è messo in movimento è l’idea di voler controllare tutto. Non è accettabile, è un concetto che si sta estendendo. La destra vuole limitare la libertà e il diritto all’autodeterminazione delle donne”
spiega.
Il segretario CGIL annuncia anche una manifestazione per il 23 aprile alle 17 davanti a Palazzo Madama con presidio, contro la questione PNRR sui consultori.
Nel suo discorso, il sindacalista illustra il tema della Sanità, settore sottoposto a nuovi tagli.
“La Corte dei Conti, nei giorni scorsi, ha detto che siamo di fronte a una crisi sistemica perché la spesa sanitaria pubblica, in Italia, è tra le più basse d’Europa: spendiamo la metà della Francia e della Germania. Ci sono già 12 Regioni su 20 che dichiarano di non essere in grado di garantire gli adeguati livelli di assistenza”.
L’intervento sul palco di un’assistente di volo per la salute pubblica
12:35
A salire sul palco è ora un’assistente di volo Ita Airways, che denuncia la situazione della Sanità nel Paese.
“Quasi due milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi per ragioni economiche. Cinquanta milioni sono gli euro destinati alla Sanità dal nostro governo. 23 dicembre 1978: in questa data una donna, una partigiana, Tina Anselmi, firma la legge 833 istituendo il Servizio Sanitario Nazionale e permettendo ai cittadini di curarsi allo stesso modo. 20 aprile 2024: la fotografia della sanità oggi mostra un’immagine diversa. Ospedali che chiudono, mancanza di medici, infermieri e posti letto, difficoltà a prenotare una visita in tempi utili, territori che si sguarniscono di medici di famiglia e pediatri”.
L’intervento sul palco di un operaio edile per la sicurezza sul lavoro
12:30
“Sembra quasi che parlare delle difficoltà che tanta gente ogni giorno incontra sia diventato un reato contro la morale pubblica. Ci saremmo attesi, da parte del Governoe delle istituzioni, maggiore rispetto e considerazione per i lavoratori in un settore così strategico”
afferma l’operaio edile intervenuto sul palco, che descrive le condizioni del proprio settore, tra precariato e mancanza di sicurezza.
“Al contrario, veniamo penalizzati: il lavoro resta precario e poco tutelato. Nei cantieri c’è ancora tanto lavoro nero: restano i luoghi di lavoro con il maggior numero di vittime in assoluto. Occorre interrompere questa lunga scia di sangue. Chiediamo alla politica di riscrivere, insieme a noi, un nuovo percorso di sviluppo”.
Si susseguono gli interventi dei lavoratori sul palco
12:05
I lavoratori intervengono sul palco della manifestazione, in attesa della chiusura con i segretari Bombardieri e Landini.
Le testimonianze dalla piazza: sicurezza, sanità e diritto all’aborto
12:00
“Chiediamo innanzitutto zero morti sul lavoro, che è una nostra campagna. Abbiamo 1042 morti all’anno per incidenti, questa è una strage che non è più tollerabile. Chiediamo anche che sia riconosciuto l’omicidio sul lavoro. Vogliamo una Sanità pubblica che sia un diritto universale e gratuito”
denuncia Rita Longobardi, segretaria generale della UIL FPL.
“Chiediamo un cambiamento di rotta radicale, è in atto un attacco ai diritti dei lavoratori”
sottolinea un altro lavoratore.
E sull’aborto e sulla legge 194, di cui si discute in Parlamento, una lavoratrice afferma:
“Le norme in questo Paese ci sono, vanno migliorate per garantire la libertà delle donne”.
Secondo fonti qualificate, circa 20mila persone si sono date appuntamento oggi in piazza a Roma.
Le immagini da piazzale Ostiense
11:50
Alcune immagini di piazzale Ostiense, dove si sono radunati i partecipanti alla manifestazione.
Il corteo arriva a Piramide
11:15
Il corteo arriva quindi in viale della Piramide proseguendo per piazzale Ostiense, dove si trova il palco che ospiterà una serie di interventi.
La chiusura della manifestazione sarà affidata a Bombardieri e Landini.
Maurizio Landini: “Continueremo a batterci perché i diritti fondamentali non sono garantiti”
10:55
“Questo è il Paese reale che parla. Il mondo del lavoro, quello che tiene in piedi questo Paese, non ce la fa più. Ha un problema salariale grande come una casa, una precarietà inaccettabile. E ha un problemi di fondo, perché diritti fondamentali oggi non sono garantiti, a partire dalla sanità pubblica e dalla salute“
spiega Maurizio Landini, segretario CGIL, in merito alla manifestazione “Adesso basta!”
“Non abbiamo nessuna intenzione di fermarci. Abbiamo iniziato questa mobilitazione a novembre, non sono arrivate risposte, intendiamo andare avanti”
sottolinea.
Sull’aborto e la legge 194, afferma:
“Siamo di fronte a una pericolosissima regressione. Questi che sono al governo hanno una logica di comando e controllo: vogliono impedire alle donne di decidere del proprio corpo“.
Landini quindi parla del mondo del lavoro, tra precarietà e subappalti:
“Noi vogliamo cambiare il modello di fare impresa, il modello economico e sociale che si è affermato in questi anni, fondato sullo sfruttamento del lavoro. Noi pensiamo sia da cambiare l’impianto legislativo, fino ad arrivare a una legge sulla rappresentanza. C’è da portare avanti anche una battaglia culturale, ridando voce al mondo del lavoro, a partire dai giovani che sono tra i più colpiti. Quando in un Paese ci sono 6 milioni di persone che, pur lavorando, sono povere, vuol dire che c’è un livello di ingiustizia infinito”.
Il segretario CIGL Landini si unisce alla manifestazione
10:32
Il segretario CIGL Maurizio Landini si unisce al corteo, posizionandosi accanto al segretario UIL Bombardieri.
La manifestazione prosegue, sotto la pioggia, su viale Aventino.
Alcuni partecipanti hanno stampato finte banconote da 10 euro con la faccia di ‘Joker’ e il numero 10 sostituito dalla cifra 3,3, dove si legge: “Il governo per i Ccnl pubblici riconosce un terzo dell’inflazione. Vogliamo salari dignitosi”.
Bombardieri: “Spaccatura con Cisl? Diverse sensibilità. Ilaria Salis una scelta dei partiti”
10:30
Pierpaolo Bombardieri, segretario UIL, interviene sui motivi che hanno spinto i sindacati a organizzare questa manifestazione.
“Vogliamo dimostrare che c’è un Paese che soffre, che ha difficoltà ad arrivare alla fine del mese. C’è un Paese che ha grandi difficoltà a fruire dei servizi sanitari; ci sono persone che hanno difficoltà a vivere una vita dignitosa. (…) Ci sono persone che pagano sempre le tasse e chi non le paga mai: il governo fa finta di non vedere”.
E sulla CISL, grande assente alla manifestazione, sottolinea:
“Ci sono diverse sensibilità. Noi continuiamo sulle piattaforme unitarie”.
Quindi evidenzia le richieste in merito alla sanità pubblica:
“Quattro milioni e mezzo di persone non hanno fatto visite mediche perché non avevano i soldi. La domanda che facciamo ai politici è: in un Paese come il nostro, è accettabile una cosa del genere? Noi continueremo a batterci per la tutela dei diritti e in modo particolare per la difesa della 194”.
Il segretario Uil spiega come la politica debba dare precise risposte ai cittadini.
“Ho grande rispetto per i partiti e la loro autonomia, per noi sono importanti i temi che portiamo oggi in piazza. Lasciamo a loro la scelta dei candidati e la campagna elettorale”.
Il corteo parte sulle note di “Non mi avete fatto niente” di Ermal Meta e Fabrizio Moro
9:40
Il corteo inizia la sua marcia verso piazzale Ostiense, sulle note della canzone “Non mi avete fatto niente” di Ermal Meta e Fabrizio Moro. In testa uno striscione con i simboli dei sindacati e la scritta “Adesso basta”, ossia il titolo della manifestazione.
Un altro richiama i conflitti in corso: “La guerra uccide, il lavoro pure”.
Alcuni partecipanti intonano ‘Bella ciao’ mentre altri, con strumenti musicali al seguito, suonano “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano.
La drammatica testimonianza della moglie di Edison Malaj, morto sul lavoro lo scorso febbraio
9:30
La moglie di Edison Malaj, operaio morto sul lavoro lo scorso 16 febbraio in provincia di Cosenza, è presente alla manifestazione CGIL e UIL. Indossa una maglietta con la foto del marito e si commuove quando parla di lui: “Una grande persona e un grande papà”.
“Lo portiamo qui oggi per dire basta ai morti sul lavoro. Chiediamo più sicurezza, queste cose adesso non devono più succedere. Non è possibile che, nel 2024, un padre di famiglia esca di casa e non torni più. Secondo me il governo non sta facendo abbastanza” è la sua testimonianza.
Il raduno dei partecipanti alla manifestazione “Adesso basta!”
9:00
I partecipanti alla manifestazione indetta da CGIL e UIL iniziano a radunarsi in piazzale Ugo La Malfa, davanti al Circo Massimo, dove è prevista la partenza del corteo.
L’ATAC ha fatto sapere che le linee dei bus sono deviate su percorsi alternativi.