I Paesi del G7 non vogliono restare a guardare e puntano ad una de-escalation in Medio Oriente. Dopo il vertice di Capri, iniziato due giorni fa e terminato oggi 19 aprile 2024, anche il Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha ribadito l’impegno per evitare l’estensione di una guerre in uno scenario delicatissimo come quello mediorientale.
G7 a Capri, Tajani: “Chiediamo all’Iran di cessare i rapporti con Hamas”
Il vertice secondo Tajani ha rinforzato la coesione dei Paesi G7, che lavorano in sinergia per allentare la tensione fra Israele e Iran ma anche per arrivare ad un cessate il fuoco a Gaza. Il vicepremier però ha messo in ballo direttamente anche il governo di Teheran, lanciando un messaggio piuttosto chiaro dopo l’attacco condotto contro Israele lo scorso 13 aprile:
“Chiediamo all’Iran di cessare il rapporto con Hamas così come di evitare di sostenere ancora Hezbollah e rifornire i ribelli Houthi. Non escludiamo la possibilità di adottare nuove sanzioni e altre misure”.
I ministri degli Esteri del G7 hanno condannato l’attacco dell’Iran
Una linea seguita da tutti gli altri ministri degli Esteri del G7, oltre che dall’Alto Rappresentante dell’UE Josep Borrell. I principali leader occidentali, nel documento finale pubblicato dopo il vertice di Capri, hanno condannato senza mezzi termini l’offensiva di Teheran. Inoltre, nella stessa nota, è stato ribadito il sostegno ad Israele e al suo popolo visto che le azioni dell’Iran hanno il solo scopo di destabilizzare la regione. Tuttavia, i Paesi del G7, per evitare un peggioramento della situazione, hanno chiesto un contribuito significativo a tutte le parti in causa.
Sul tavolo del G7 è finito anche il tema della guerra in Ucraina
Il vertice del G7 però si è concentrato chiaramente anche sulla guerra in corso in Ucraina. Il diktat è sempre lo stesso: il governo ucraino riceverà il sostegno dei principali Paesi occidentali dal punto di vista militare, finanziario, politico ed economico. Per questo motivo anche a Capri è stato accolto con favore il il nuovo strumento a favore di Kiev, che riceverà 50 miliardi di euro dall’Unione Europea. Un’azione analoga a quella già condotta da Canada e Giappone.
Tajani: “Intensifichiamo la nostra assistenza nei confronti di Kiev”
Anche Tajani, durante la conferenza stampa odierna, ha ribadito l’impegno del nostro governo. L’Italia infatti punta a garantire un’ulteriore protezione aerea dell’Ucraina, in una fase molto complessa del guerra con la Russia.
“Stiamo intensificando la nostra assistenza in materia di difesa e sicurezza all’Ucraina e stiamo aumentando le nostre capacità di produzione e consegna. Esprimiamo la nostra determinazione in particolare a rafforzare le capacità di difesa aerea di Kiev”.