Riscatto laurea per disoccupati per anticipare la pensione: è possibile? Non che ci fossero particolari dubbi sulla possibilità di riscattare gli anni di studi universitari. Tuttavia, molti sono più preoccupati dei costi da sostenere, mentre altri sono più propensi a presentare l’autorizzazione del riscatto dei contributi all’INPS per acquisire una data certa, per poi versare quanto dovuto dopo l’occupazione. Una prassi poco conosciuta, ma che per qualcuno rappresenta un vantaggio per l’accesso alla pensione. Vediamo insieme i costi e la convenienza del riscatto della laurea per chi è senza lavoro.

Riscatto laurea per disoccupati

Che conviene riscattare gli anni di studi universitari con il sistema agevolato aderendo alla versione fissa non è una novità appurata all’ultimo momento. Quello che però pochi comprendono riguarda l’autorizzazione rilasciata dall’INPS per il versamento contributivo volontario legato al periodo di studi universitari, previa la presentazione della domanda.

In sostanza, il riscatto della laurea agevolato permette, con una spesa minore rispetto ai costi ordinari, di trasformare gli anni di studi universitari in anni utili ai fini della pensione. È necessario notare che l’accumulo contributivo con l’effetto incrementale della futura pensione risulta essere ridotto rispetto al riscatto ordinario.

Chi ha diritto al riscatto agevolato della laurea?

 Il riscatto del corso di laurea per disoccupati può essere richiesto da tutti coloro che hanno conseguito il titolo di studio universitario.

Solo in questo caso, è possibile presentare la richiesta che permette di valorizzare ai fini pensionistici il periodo legato al conseguimento del diploma di laurea o titolo equiparato.

Si tratta di un diritto esercitabile anche da coloro che risultano disoccupati e, all’atto della domanda, si trovano in una delle seguenti condizioni:

  • non iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza;
  • non hanno iniziato l’attività lavorativa in Italia o all’estero.

È importante notare che la normativa prevede dei periodi legati al percorso di studi universitari non riscattabili, che riguardano:

  • l’iscrizione fuori corso;
  • i periodi coperti da contribuzione obbligatoria, figurativa o da riscatto che non siano solo presso il fondo cui è diretta la domanda stessa.

Il riscatto della laurea può riguardare l’intero periodo universitario o parte di esso; pertanto è possibile riscattare due o più corsi di laurea.

Come convertire gli anni universitari per chi è senza lavoro?

Come detto, la norma prevede il riscatto della laurea anche per coloro che risultano inoccupati, a condizione che soddisfino i requisiti sopra citati.

L’INPS nella circolare n. 29 dell’11 marzo 2008, ha spiegato che il riscatto può essere richiesto da coloro che risultano disoccupati, al momento della domanda, a patto che non siano mai stati registrati in alcuna forma obbligatoria di previdenza, inclusa la Gestione Separata.

Inoltre, sono ammessi al beneficio coloro che non hanno intrapreso un’attività lavorativa, in Italia o all’estero.

Il laureato disoccupato può riscattare gli anni di studi universitari utili ai fini previdenziali, così come disposto dall’attuale normativa vigente. Questo comporta il versamento contributivo per ogni anno di laurea che si desidera riscattare.

Tale contributo viene calcolato moltiplicando il livello medio imponibile annuo degli artigiani e commercianti rapportato per l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), applicato all’atto della presentazione della richiesta di accesso all’agevolazione.

Il richiedente deve versare il contributo all’INPS e viene registrato in una contabilità separata dal Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti (FPLD).

L’accumulo contributivo versato è soggetto alla rivalutazione in base alle disposizioni vigenti per il sistema contributivo fino alla data di presentazione della richiesta.

È importante notare che raggiunto l’accumulo contributivo, il richiedente può presentare istanza per il trasferimento del montante contributivo maturato presso la gestione previdenziale alla quale è o è stato iscritto.

Quanto costa riscattare 5 anni di università?

Il costo del riscatto della laurea è condizionato dal sistema pensionistico applicabile per la liquidazione della pensione; pertanto è possibile che per il periodo da riscattare venga applicato il sistema retributivo o il sistema contributivo.

Per il 2024, i costi per il riscatto agevolato della laurea, per almeno 12 mesi di versamenti contributivi pari a 52 settimane, corrispondono a 6.088 euro.

In sostanza, per riscattare almeno 5 anni di studi universitari, è necessario sostenere una spesa di circa 30.440 euro.

È possibile rateizzare tale importo per un periodo di almeno 10 anni, ovvero massimo 120 rate mensili.

Va detto che l’INPS non prevede l’applicazione di interessi.

È importante notare che l’importo dei versamenti contributivi generati dal riscatto della laurea è detraibile al 19% ai fini IRPEF nella dichiarazione dei redditi, a condizione che il contribuente sia fiscalmente a carico dei genitori.

In alternativa, l‘onere è integralmente deducibile dal reddito imponibile del lavoratore.