Una risposta non eccessiva all’attacco di sabato, 13 aprile, del regime di Teheran e che non cambierà le strategie di Israele su Gaza.

E’ l’analisi fatta dal Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, in merito all’attacco lanciato la notte scorsa da Tel Aviv contro l’Iran.

Un attacco che il ministro Crosetto spera possa mettere fine alla crisi innescata dal bombardamento dell’ambasciata iraniana a Damasco che aveva scatenato la reazione di Teheran. Solleva dubbi, invece, sulla possibilità che il premier israeliano, Benjamin Netanyahu rinunci all’offensiva su Rafah, nonostante le pressioni di Stati Uniti e comunità internazionale.

Nelle ultime ore, infatti, per scongiurare la risposta all’Iran, gli Stati Uniti avevano ceduto sulla possibilità di un attacco a Gaza, compromesso che evidentemente non è stato accettato dal governo di Tel Aviv.

Crosetto: “Se Europa subisse attacco come Israele da Iran non potrebbe difendersi”

Cosa accadrebbe all’Europa se dovesse subire un attacco come quello subito da Israele? Non riuscirebbe a difendersi. E’ l’allarme del Ministro della Difesa, Guido Crosetto.

“Non così, no. Tra due o tre anni potremmo esserlo. Israele stessa ha avuto bisogno dell’aiuto di americani, inglesi, francesi e giordani. Aerei di queste quattro nazioni si sono alzati in volo per intercettare droni o missili che erano diretti in Israele”.

Crosetto: “La risposta di Israele non è stata eccessiva, speriamo la questione si chiuda qui”

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenuto questa mattina a “Giù la maschera” su Rai Radio 1, ha evidenziato come l’attacco di questa notte di Israele non lo abbia sorpreso, ma che per fortuna l’entità dell’attacco non è stata eccessiva.

“Era una cosa aspettata. Già nei giorni scorsi mi ero permesso di dire che Israele avrebbe risposto. La cosa importante era vedere il modo, l’intensità con cui ci sarebbe stata questa risposta. E tutto sommato, anche se usare questi termini, quando si parla di attacchi, è surreale, è stata una risposta non eccessiva tra le tante che potevano essere date”.

Il ministro della Difesa italiano ha anche auspicato che la risposta di Israele metta definitivamente fine alla crisi apertasi con il bombardamento dell’ambasciata iraniana a Damasco.

“Una risposta che potrebbe in qualche modo chiudere questa questione che si è aperta con la bomba in Siria che ha ucciso il generale iraniano e la risposta iraniana. Anche le dichiarazioni successive, da una parte e dall’altra, – ha aggiunto il ministro – ci danno la speranza che si possa almeno chiudere qua questo fronte.”

Crosetto: “Rafah, Israele non cambierà la sua strategia su Gaza”

Il fronte iraniano è distinto da quello palestinese e Israele non rinuncerà all’operazione su Rafah. Ne è convinto Guido Crosetto.

“Sono due capitoli distinti, su Gaza penso che la determinazione israeliana sia quella di andare avanti e anche a Rafa e che quindi non ci sia un cambio di strategia. L’idea di estirpare Hamas e di in qualche modo rendere più sicura la striscia di Gaza continua a essere prioritaria per il governo israeliano.”