Chi vive in condominio lo sa bene: uno dei motivi più frequenti di litigi è il mancato rispetto degli orari di silenzio. Dalla musica ad alto volume alle urla, dai cani che abbiano ai lavori di ristrutturazione. Si tratta di una modica parte dei rumori fatti fuori orario.
Non si tratta tanto del fastidio che il suono di uno strumento musicale può causare, ma ci sono alcune regole che devono essere assolutamente rispettate ed evitare rumori nelle ore di silenzio.
Vediamo quando è possibile far rumore e quando, invece, rispettare il silenzio. Vediamo, inoltre, quali sono tutte le conseguenze per chi non rispetta le regole.
Quando si può far rumore in condominio
Quando si vive in condominio si devono rispettare molte regole, per il corretto vivere comune. Una delle questioni più spinose riguarda i rumori molesti, soprattutto nelle fasce orarie notturne o nel primo pomeriggio. Si tratta dei cosiddetti orari di silenzio, in cui ci si riposa.
In linea di massima, qualora il regolamento condominiale non preveda fasce orarie di silenzio, si può far rumore (sempre entro certi limiti di tollerabilità) fino a quando non arriva il buio.
Il rumore è concesso fino alle 21:00. Quindi, sarebbe poco opportuno suonare uno strumento musicale o giocare con il proprio cane nel cuore della notte.
Quando non si può far rumore in condominio
Una volta trascorsa la notte, si può ricominciare un’attività più intensa, sempre nel rispetto dei limiti.
Solitamente, il rumore è nuovamente consentito a partire dalle 8:00 del mattino. A questa ora, infatti, ricominciano le attività lavorative, i figli vanno a scuola.
Il regolamento condominiale può prevedere anche orari successivi, ma mai prima delle 8:00 (sarebbe un caso abbastanza raro).
Bisogna anche considerare le eccezioni, per esempio, delle domeniche o dei giorni festivi, in cui sarebbe bene non far rumore anche dopo le 8:00.
Le variazioni sono abbastanza intuitive e si può iniziare a far rumore più tardi rispetto al solito. Il giorno festivo, almeno nella maggior parte dei casi, non è né lavorativo e neppure scolastico.
Nello stesso tempo, durante la giornata stessa sono ammesse eccezioni dovute ai festeggiamenti. Si pensi, per esempio, al Capodanno. In questo caso, sono ammessi rumori oltre la soglia anche se comunque eccedere rispetto alla media per durata e intensità.
Quali sono gli orari di silenzio in condominio
La legge non fissa regole categoriche sui rumori in condominio, in quanto queste saranno contenute nel regolamento condominiale che può prevedere orari differenti.
Le fasce orarie di silenzio si riferiscono al silenzio notturno e pomeridiano e, nella maggior parte dei casi, sono:
- Dalle 21:00 alle 08:00;
- Dalle 12:00 alle 15:00.
In alcuni casi, il riposo giornaliero viene anche suddiviso in due fasce:
- Dalle 12:00 alle 13:00;
- Dalle 15:00 e alle 16:00.
Anche in questo caso si tratta di un’indicazione generale e gli orari possono cambiare da regolamento a regolamento. Durante queste fasce orarie i condomini devono cercare di non far rumore o, quanto meno, ridurli al minimo possibile. Tuttavia, indipendentemente dall’orario è sempre opportuno non superare il limite di normale tollerabilità.
Cosa rischia chi non rispetta le regole
Chi non rispetta le regole rischia diverse conseguenze:
- Pagamento di un risarcimento danni;
- Sanzioni previste dal regolamento condominiale;
- Condanna per reato di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone. È previsto l’arresto fino a 3 mesi o l’ammenda fino a 309 euro.
La sola violazione del regolamento condominiale non costituisce automaticamente il superamento della normale tollerabilità e neppure l’ipotesi di reato.
Inoltre, l’orario dei rumori non è neppure un indicatore sufficiente per incolpare i condomini, ma deve essere valutata anche rispetto alla tollerabilità.