Potenza è una città in crescita e ulteriori risultati positivi si vedranno nel breve periodo. Nel weekend del voto regionale della Basilicata, l’inviato di Tag24 Michele Lilla ha intervistato il sindaco del capoluogo lucano Mario Guarente che si dice pronto a ricandidarsi in vista delle prossime elezioni che si terranno a giugno.
Intervista al sindaco di Potenza Mario Guarente
La Basilicata è al centro della cronaca politica, almeno per questo weekend. La Regione andrà al voto per decidere chi la guiderà per i prossimi cinque anni, alle urne anche la città di Potenza amministrata dal Carroccio nell’ultimo quinquennio. Il sindaco Guarente ha rilasciato oggi un’intervista all’inviato di Tag24.it Michele Lilla parlando di cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi e di come il capoluogo lucano sia cresciuto.
Qual è l’atmosfera in vista delle elezioni di questo weekend? Lei è il primo sindaco leghista di Potenza…
“Sono il primo sindaco leghista di Potenza e di un capoluogo di Regione. Queste elezioni regionali si sono prospettate nel migliore modo anche grazie alla sciatteria del centrosinistra che ha ritirato i candidati nel giro di poco dalla presentazione. Mi dispiace per loro. Noi invece siamo ottimisti per un esito abbastanza scontato”.
E’ stato facile il dialogo tra Comune e Regione oppure ci sono problematiche con il dualismo postosi in essere con Matera che negli ultimi anni è diventata una città internazionale?
“Nel momento in cui sono diventato sindaco mi sono spogliato di tutte le casacche per essere il primo cittadino di tutti. Ha favorito il rapporto tra Potenza e la Regione, siamo riusciti a scongiurare un altro dissesto dopo gli altri due avvenuti negli ultimi venti anni, l’ultimo nella precedente consigliatura. Abbiamo ottenuto un finanziamento di 42 milioni di euro dalla Regione e la possibilità di poter dilazionare in venti anni un debito con il governo nazionale. I dissesti hanno un impatto sulla comunità: le tasse sono alte e vengono tagliati servizi pubblici o stipendi nella macchina amministrativa”
“Negli anni si è dovuto far fronte ad un debito di 12 milioni di euro. Bisogna ringraziare la macchina amministrativa e i cittadini per il loro impegno”
La presidente Meloni è stata qui qualche giorno fa per l’Accordo di Coesione. Quanto sono stati importante l’arrivo di Giorgia Meloni e i fondi stanziati per la città? Bisogna imparare dal passato a spenderli? Saranno impiegati anche per il restauro di Ponte Musmeci?
“Qualche volta c’è stata la corsa a spendere necessariamente i soldi. Non mi piace il gioco della critica al passato: il governo Meloni ha stanziato importanti risorse che si affiancano ai 65 milioni del Pnrr e ai 35 milioni di fondi europei che siamo riusciti a reperire grazie ad alcuni canali di riferimento”
“Lei ha fatto riferimento anche a Ponte Musmeci che qualcuno ha definito anche il ponte più bello del mondo. Per chi non lo conoscesse basterebbe andare su YouTube per conoscere la sua storia: sarà oggetto di un restauro conservativo che non lo sconvolgerà. Il restauro è stato affidato allo studio Corres che ha sedi in Spagna ed America ed è considerato tra i migliori al mondo”
“Il ponte è generato con una sola colata di cemento e questo sarà un intervento da più di 10 milioni di euro per garantire che sia resistente per i prossimi 60 anni ed anche oltre”
Spesso accusano Potenza di essere una città un po’ spoglia di monumenti e di storia…
“Chi dice questo non conosce affatto la nostra storia. Potenza è una città con un bellissimo centro storico di origine medievale con una serie di chicche architettoniche e storiche: abbiamo testimonianze di storia romana e pre-romana ed abbiamo un patrimonio di architettura moderna e contemporanea. Si pensi non solo a Ponte Musmeci ma anche alla Nave del Serpentone, a Piazza della Prefettura…”
“E’ una città che deve essere ripensata. 100 milioni di opere cambieranno il volto della nostra città”
A giugno si voterà per le elezioni comunali a Potenza. Si ricandiderà?
“Ho dato la disponibilità per la ricandidatura perché questa è una consigliatura che non è stata sfruttata a pieno a causa della pandemia ma sono tanti gli investimenti che abbiamo portato avanti. Cinicamente mi piacerebbe inaugurare ciò che ho iniziato e non farlo inaugurare a qualcun altro”
Scambierebbe la poltrona da sindaco per una dell’emiciclo di Bruxelles?
“Le cose sono conciliabili. Io faccio il sindaco di Potenza e faccio parte del Comitato Europeo delle Regioni con sede a Bruxelles, il ruolo dell’eurodeputato mi affascina ma fare il sindaco della propria città regala un orgoglio indescrivibile: è molto più appagante di fare il ministro, il deputato o il senatore. Che orgoglio vedere realizzate le cose che volevi realizzare per i cittadini”
“Io non ho mai cambiato il numero di cellulare e vengo spesso raggiunto da critiche o da complimenti, fa parte del gioco”