Prenderà il via il 5 maggio 2024 la sesta edizione del torneo ‘Francavilla al Mare Open’. Un evento sportivo che da anni ormai rappresenta una vera e propria fucina di talenti del tennis, permettendo inoltre ai giovani futuri campioni di ‘farsi le ossa’ e confrontarsi con professionisti già affermati nelle più alte posizioni del ranking Atp.
Lo racconta Francesco Ugolini, presidente dello Sporting club Francavilla al Mare che ospita l’evento, ai microfoni di TAG24, soffermandosi sull’importanza di un torneo simile e anticipando l’incontro con un’istituzione dello sport italiano: il Giro d’Italia che farà tappa proprio a Francavilla al Mare il 15 maggio.
Francavilla al Mare Open 2024, Ugolini promette: “Partiamo dagli ottimi risultati del passato, con qualche sorpresa in più”
Trampolino di lancio per nomi poi divenuti importanti. Questo è il Francavilla al Mare Open, torneo dell’Atp Challenger Tour che giunge quest’anno alla sua sesta edizione, che si svolgerà dal 5 al 12 maggio presso il circolo di tennis ‘Francavilla al Mare Sporting club’.
La manifestazione confermerà anche quest’anno la sua natura di grande terreno d’incontro tra campioni affermati e giovani che muovono i loro primi passi e aspirano, magari, ad affermarsi in uno sport che, mai come in questo momento, gode di una straordinaria visibilità e fascinazione collettiva grazie alla vittoria italiana della Coppa Davis e ai trionfi di Jannik Sinner.
Per parlare delle ambizioni di questa edizione 2024, TAG24 – che ha il piacere di essere sponsor della manifestazione – ha contattato il presidente dello Sporting club Francavilla al Mare, Francesco Ugolini.
D. Cosa ci dobbiamo aspettare da questa edizione 2024?
R. È la sesta edizione e l’augurio che ci possiamo fare è che sia addirittura superiore a quelle degli anni passati. Gli anni scorsi abbiamo avuto giocatori che sono diventati molto importanti, da Stefanos Tsitsipas a Matteo Berrettini, da Casper Ruud a Lorenzo Sonego. Due anni fa ha vinto qui da noi Matteo Arnaldi, che oggi conosciamo perché ha fatto parte della squadra che riportato la Coppa Davis in Italia. La speranza è, quindi, di avere un torneo che parta da questi presupposti, con magari qualche sorpresa in più.
D. Domanda quasi scontata, quanto sta influendo la grande popolarità acquisita dal tennis in Italia negli ultimi mesi?
R. Ci sono state alcune persone anche adulte che si stanno avvicinando al tennis, magari seguendo la ‘moda’ attuale. Poi ci sono altri – che già giocavano a tennis ma l’avevano abbandonato – che ora hanno ritrovato la passione anche grazie ai successi dei tennisti italiani in tutto il mondo. C’è sicuramente un risvolto anche sul territorio del successo del tennis italiano.
Lo stage con l’Accademia Piatti di Bordighera, dove si è formato Sinner
Il Francavilla al Mare Open, negli anni, si è dimostrato essere un grande bacino di giovani tennisti che si formano in tornei come questo che, proprio per questa ragione, diventano molto spettacolari proprio grazie alle qualità di questi giovani campioni.
Il tabellone sarà composto da un main draw di singolare da 32 giocatori, mentre quello di doppio vedrà 16 coppie.
D. Proprio in quei giorni, tuttavia, si svolgono anche gli Internazionali d’Italia. Teme che questa coincidenza di date possa impedire a qualche campione di venire da voi?
R. Sicuramente il torneo di Roma attira giocatori che hanno particolari obiettivi di classifica. È ovvio che un giocatore aspiri a partecipare a tornei così importanti. Ma anche l’anno scorso è accaduto lo stesso e non abbiamo avuto grandi problemi. Il nostro obiettivo è avere, come accaduto in passato, quei giovani che tra pochi mesi o tra un anno vedremo sul palcoscenico mondiale del tennis, accompagnati da altri giocatori famosi che stanno risalendo le classifiche del ranking. In questo modo creare un incontro tra campioni già affermati e i campioni del futuro.
D. Una novità di quest’anno è rappresentata dallo stage organizzato con la scuola dove si è formato proprio Jannik Sinner, l’Accademia Piatti Tennis Center di Bordighera. Un’opportunità decisamente molto grande…
R. Lo è davvero. Perché lo stage è aperto senza limiti di età, quindi possono partecipare sia i ragazzi più giovani, sia l’appassionato di tennis che si allena per i tornei locali e nazionali, sia chi vuole sentire la voce di chi ha allenato atleti che stanno avendo un ruolo importanti nel ranking mondiale. Non sono occasioni che capitano spesso perché l’Accademia Piatti è di importanza mondiale, quindi è un’opportunità per l’Abruzzo e per tutto il Centro-Sud. L’obiettivo non è di fare uno spot fine a se stesso ma di creare un legame tra l’Accademia Piatti e il nostro circolo in modo da avere un rapporto continuativo che possa accrescere le qualità dei tennisti . Abbiamo già avuto un bel riscontro e anche apprezzamenti molto importanti.
D. Le istituzioni hanno dato un sostegno forte all’iniziativa, segno che si rendono conto del ruolo importante che possono ricoprire questi eventi di carattere sportivo.
R. Ringraziamo il Comune e la Regione che ci sono stati vicini da sempre, così come anche i nostri sponsor che fanno parte dell’iniziativa. Siamo una squadra, una catena e ogni anello è indispensabile. Mi piace parlare degli sponsor come collaboratori nell’organizzazione del torneo.
Il Francavilla al Mare Open 2024 incontra il Giro d’Italia
Particolarmente suggestiva sarà la concomitanza del torneo con un’altra manifestazione sportiva di grande pregio come il Giro d’Italia, che farà tappa proprio a Francavilla al Mare il 15 maggio.
D. La sera del 15 maggio arriva la tappa del Giro d’Italia e ci sarà un incontro tra questi due sport, importanti ma sempre un po’ messi in secondo piano dietro allo sport nazionale che è il calcio e che, oggi, stanno riconquistando l’attenzione del grande pubblico.
R. Abbiamo voluto ricordare il Giro d’Italia come altro grande evento sportivo di quei giorni. Già dal poster, che raffigura il Convento Michetti colorato di rosa, poiché il Giro d’Italia lo ha scelto in rappresentanza di Francavilla al Mare. Poi, venerdì 12 maggio abbiamo previsto una cena evento intitolata ‘Il Giro incontra il tennis’ in cui vorremmo che partecipassero ciclisti e tennisti proprio per introdurci alla settimana successiva che sarà sempre di sport ma dedicata al ciclismo. Un’altra bella occasione per far incontrare due mondi di sport che, diversamente, non si sarebbero incontrati.
D. Oggi si critica tanto l’universo giovanile che sta troppo con la testa sui telefoni e sugli schermi, invece iniziative come questa sembrano dire l’esatto contrario…
R. È vero. Se vengono stimolati nel modo giusto, i ragazzi rispondono eccome. Faccio un esempio: per il torneo abbiamo bisogno di circa 40-50 raccattapalle e i ragazzi ci tengono molto a farne parte. Più si fa conoscere lo sport ai giovani e più viene voglia di praticarlo.