La manovra in retromarcia con l’auto, il piccolo Matteo che viene colpito e la folle corsa al pronto soccorso: purtroppo il bimbo, di un anno e mezzo, non ce l’ha fatta. Investito dal padre per un tragico errore nel giardino di casa, è morto in ospedale martedì 16 aprile 2024, dopo due giorni di agonia. L’incidente è avvenuto a Dosson di Casier, in provincia di Treviso, la scorsa domenica.

Fa retromarcia e investe il figlio in provincia di Treviso: il bimbo è morto dopo due giorni di agonia

La tragedia in pochi istanti: Matteo si trovava fuori casa quando l’auto del padre Olaf, 45 anni, dipendente di Alterativa Ambiente, lo ha investito. Stando a quanto raccontato dalla madre, in un attimo di distrazione non ha più visto il figlio: si stavano preparando per uscire.

Arrivato in gravissime condizioni, con un trauma cranico e lesioni alla testa, Matteo si è spento nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso.

Sul corpo del bimbo è stata disposta l’autopsia.

Il padre indagato per omicidio colposo

Al vaglio dell’autorità giudiziaria c’è adesso la posizione del padre, che è indagato per omicidio colposo. Un atto dovuto, per poter procedere con tutte le verifiche del caso.

Distrutti dal dolore i genitori, così come gli altri parenti del piccolo Matteo. Il sindaco di Casier, Renzo Carraretto, ha espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia:

Ho già parlato con i genitori del bimbo, cerco di stargli vicino per tutti i bisogni che dovessero esserci. Noi siamo provati ancora dal fatto del 2019 quando un bambino è stato investito da un cancello, ora ci è capitata ancora una tragedia simile e non capiamo come possa essere successa una cosa di questo tipo ad una creatura di nemmeno 2 anni. I genitori in quel momento non potevano fare di più di quello che hanno fatto, sono cose che capitano in una frazione di secondo e non te ne rendi neanche conto. Per questo, li terremo stretti in un abbraccio

sono le sue parole.

Lo scorso 2 aprile un altro bimbo è stato investito a Gardone Riviera, in provincia di Brescia, dove si trovava in vacanza con i genitori, finendo in ospedale in gravi condizioni.