M.O.: Il Qatar minaccia ritiro da negoziati per cessate il fuoco dopo accuse di Israele
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Il Qatar respinge le accuse, provenienti soprattutto da Israele, di frenare il negoziato per un cessate il fuoco a Gaza e sta valutando di ritirarsi dal suo ruolo di mediatore nei colloqui tra Israele e Hamas. Lo riporta la stampa israeliana.
Il primo ministro del Qatar, Mohammed Al Thani, si legge su Yedioth Ahronoth, ha detto che il suo Paese sta “riconsiderando” il suo ruolo di mediatore tra Israele e Hamas nei negoziati per un accordo per il rilascio dei 133 ostaggi israeliani detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza, dal momento che tale ruolo “è stato strumentalizzato da alcuni politici per i loro interessi privati.”
Anche senza nominarlo, Al Thani si riferiva probabilmente al governo israeliano, in particolare il premier Benjamin Netanyahu e il ministro dell’Economia Nir Barkat che accusa Doha di finanziare Hamas, mentre, al contrario, il Qatar ritiene che il finanziamento del gruppo terroristico di Gaza sia avvenuto proprio per volere di Netanyahu.
Secondo Hamas, il ritardo dei negoziati dipende dagli Stati Uniti che “hanno adottato pienamente la posizione israeliana”.
Dall’altra parte, Israele ritiene che i mediatori Usa non facciano abbastanza pressioni sulla controparte, ovvero il mediatore Qatar. Lo stallo dei negoziati è principalmente dovuto al rifiuto di Israele della richiesta di Hamas di impegnarsi a cessare completamente i combattimenti; un altro ostacolo all’accordo è il piano di riportare gli abitanti di Gaza nel nord della Striscia di Gaza, su cui non si trova un compromesso.