Quel 3-0 di Anfield è storia, ma Atalanta-Liverpool è presente, ora non si può sbagliare, il passaggio del turno è vicino in questa Europa League 2024 per la Dea, con Alberto Fontana sicuro su un punto: “Non ci saranno chissà quali cambiamenti, la squadra ha una sua spina dorsale e non rinuncerà ad esso”.
Dal 1997 al 2001 a difendere la porta della squadra bergamasca per un totale di 99 presenze: l’ex portiere nerazzurro si è disteso da palo a palo in quegli anni dove l’Atalanta ancora non era una macchina da guerra come quella di oggi, che riesce ad imporre il proprio volere contro una corazzata come il Liverpool. Manca poco per concludere l’opera perfetta, ma servirà non snaturarsi. Questo il segreto di una squadra diventata “una big a tutti gli effetti”, spiega Fontana, anche perchè la squadra di Jurgen Klopp ha la forza tecnica e mentale per cercare di ribaltare il netto svantaggio.
“Se passa il turno, l’Atalanta si candida come favorita per la vittoria finale“, afferma con decisione Alberto Fontana, che in esclusiva a Tag24 spera che il rapporto tra Gasperini e l’Atalanta possa continuare ancora a lungo.
Europa League 2024 nel segno di Atalanta-Liverpool, le parole di Alberto Fontana a Tag24
C’era un tempo in cui l’Atalanta metteva le basi per crescere. Il percorso non lascia dubbi ad Alberto Fontana: la Dea è una big a tutti gli effettti.
D: È il momento della verità, l’Atalanta deve dimostrare di essere grande.
R: Per me l’Atalanta è già grande, da un po’ di anni è lassù, ormai è una big. È logico che bisogna completare l’opera, e contro una squadra come il Liverpool bisogna continuare a darle del Lei fino alla fine.
D: Qual è il pericolo di partire con un vantaggio di tre reti?
R: Dubito possa accadere, ma il fatto di dare per scontato il passaggio del turno.
D: Vedi un’Atalanta matura?
R: Sì, poi quando una partita è così di alto livello sei più concentrato. È una questione di approccio, che penso non mancherà.
D: Vedremo un’Atalanta diversa rispetto Anfield?
R: No, bene o male la squadra è quella. Gasperini ha le sue certezze, in questi anni è diventato un pelo più riflessivo in certe partite, non sempre puoi andare cento all’ora.
D: Ha fatto stridere però il pareggio con il Verona.
R: Perché la Serie A è il campionato più difficile di tutti. Anche una piccola, se non affrontata a dovere, poi la paghi.
Vista finale
L’occasione è ghiotta: far fuori la favorita per eccellenza per ottenere quei gradi. Perchè Alberto Fontana non ha dubbi: in caso di passaggio del turno, l’Atalanta ha tutte le carte in regola per mettere le mani sull’Europa League.
D: Parlando per ipotesi, se l’Atalanta dovesse passare il turno, diventerebbe la favorita per la vittoria finale?
R: Certo che sì, perché se butti fuori il Liverpool che la favoritissima lo diventi in automatico. A Bergamo ci credono, non lo sbandierano, ma ci pensano.
D: Di riflesso darà stimoli anche per il campionato e la Coppa Italia?
R: L’Atalanta ha bisogno di un trofeo, perché costruisce grandi giocatori e crea un gruppo importante. Ora serve portare a casa qualcosa, sarebbe importante. Quest’anno credo che la Dea abbia le carte in regola per portare a casa qualcosa.
Futuro con Gasperini?
D: Se dovesse arrivare un trofeo, sarebbe un lieto fine per Gasperini che poi si guarderebbe intorno?
R: C’è un feeling particolare tra Gasp e la piazza. Un allenatore così importante poi ha il diritto di pensare cosa potrà fare, ma io credo a quei rapporti che se nascono bene possono poi continuare ancor meglio. Questa è una realtà bella e con programmazione, basti vedere anche l’Under 23 che permette di far crescere i giocatori giovani. A livello di programmazione l’Atalanta è l’esempio più bello che abbiamo in Italia.