Un parallelismo duro ma che, senza dubbio, rende l’idea. Giuseppe Conte, impegnato a Matera per un’iniziativa elettorale in vista delle regionali in Basilicata, paragona la fase attuale della politica italiana a quella di Mani pulite. Colpa della pioggia di inchieste che la attraversano, a destra e a sinistra.
Conte da Matera: “Oggi nella politica morbo diffuso come durante Mani pulite”
Riscopre le radici del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. Quelle della moralità da restituire alle istituzioni politiche italiane che sembrano averla smarrita. Lo fa da Pisticci, in provincia di Matera, dove si trova per la campagna elettorale per le Elezioni regionali in Basilicata che si terranno il 21 e 22 aprile.
Una politica che, oggi come ieri, sembra aver perso la propria bussola morale, travolta da inchieste che sembrano non risparmiare nessuno schieramento, dal Partito democratico, colpito dalle inchieste su voto di scambio e corruzione elettorale in Puglia, al centrodestra, con il vice governatore leghista della Sicilia sospeso per accuse analoghe.
Per Conte i richiami a quella stagione drammatica per lo Stato italiano, che portò alla fine della Prima Repubblica, sono evidenti.
“Stiamo attraversando una fase che un po’ ci ricorda quella di ‘mani pulite’ quando iniziarono a venir fuori degli scandali e la politica del tempo non comprese che c’era un morbo diffuso, un modo di far politica completamente deviato che chiama la magistratura ad assumersi una responsabilità che dovrebbe invece competere alla politica”.
Di fronte a una simile deriva, il presidente M5S ritiene ci sia una sola strada percorribile, quella di un riscatto dell’intero sistema e invita i partiti a compierlo. Pena la rovina.
“Io dico, visti gli scandali da Nord a Sud, fermiamoci tutti e cerchiamo di recuperare la dignità della politica“.
La Basilicata e il problema della sanità: “Diritto alle cure non è effettivo”
Una crisi della politica che poi, inevitabilmente, si riversa sui cittadini, che si vedono sottratti di quei servizi cui avrebbero diritto.
Come la sanità, che Conte elegge a tema centrale della sua visita in Basilicata e punto programmatico fondamentale per il Movimento 5 Stelle. In un video lanciato sui suoi canali social, infatti, il presidente del Movimento sottolinea i problemi dei cittadini lucani, parlando di “allarme rosso per la situazione sanitaria“, tra liste d’attesa lunghissime che costringono i pazienti a recarsi in altre regioni per ricevere le cure.
300 km per una puntura, più di 1 anno per un esame radiologico, migliaia di cittadini costretti a migrare in altre province e regioni per garantirsi il sacrosanto diritto alla salute.
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) April 17, 2024
I lucani meritano rispetto e impegno, non promesse e slogan. E cambiare si può. pic.twitter.com/zdDwZJaBqZ
Ai giornalisti Conte ribadisce la necessità di intervenire su sanità e infrastrutture.
“In Basilicata c’è bisogno innanzitutto di sanità, sanità e ancora sanità, e infrastrutture, infrastrutture, infrastrutture. Lo chiede la gente. Il diritto alle cure deve essere effettivo, e qui non lo è. Poi ci sono le difficoltà di un piano infrastrutturale che non viene realizzato”.
Agli elettori lucani, quindi, Conte chiede il sostegno a quella che definisce “una squadra affidabile e seria“, promettendo una svolta “nel giro di qualche mese“.
Ma il tema della sanità è presente anche nell’ultimo affondo del presidente pentastellato, questa volta rivolto al governo e ai suoi piani per il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).
A nome dei Cinquestelle, Conte esprime grande preoccupazione per la direzione “completamente sbagliata” presa dal piano per le decisioni dell’esecutivo.
“Anziché di Fratelli d’Italia, si stanno dimostrando in materia di sanità ‘Nemici d’Italia’ e ‘amici delle armi’. Secondo noi, questo Pnrr si sta orientando verso una direzione assolutamente diversa rispetto a come l’abbiamo orientato originariamente, che era crescita economica coniugata allo sviluppo sociale. Non abbiamo bisogno di nuove armi, non abbiamo bisogno di investire nella direzione sbagliata. Qui occorre sanità, occorre realizzare il diritto alla piena cittadinanza di tutti i cittadini”.
Insomma, la visita in Basilicata sembra segnare un ritorno del M5S e del suo leader, almeno a parole, a quella vicinanza ai bisogni diretti dei cittadini che gli fecero guadagnare consensi e sostenitori in tutto il Paese – oltre all’appellativo di ‘populista’, in senso dispregiativo, da parte dei suoi avversari. Saranno le prossime tornate elettorali a dire se questa linea avrà incontrato o meno la fiducia dei cittadini.