Ponte sullo Stretto: ci sono 4.000 persone che sono a rischio di esproprio. Quasi 4 milioni di mq di terreni verranno cancellati su entrambi i litorali.
Sono preoccupati i Sindaci di Villa San Giovanni e di Messina. L’ambizioso progetto di costruire il Ponte sullo Stretto di Messina rappresenta un serio rischio per molte proprietà calabresi e siciliane. Si tratta di quasi quattro milioni di mq di terreni, che sarebbero destinati a differenti usi e potrebbero essere eliminati per sempre su entrambi i litorali.
Ponte sullo Stretto: a rischio molte proprietà immobiliari
L’ambizioso progetto di realizzare il Ponte sullo Stretto metterà a rischio molte proprietà immobiliari: ad essere preoccupati sono i sindaci di Villa San Giovanni e Messina. Molte zone ad elevata densità abitativa (sia ad uso residenziale sia ad uso turistico) potrebbero venire meno. Se si considera la sponda calabrese, il Comune di Villa san Giovanni sarà tagliato in due tra Piale e Cannitello. Anche il lungomare dirà definitivamente addio a 400 m di lido. Per evitare l’esproprio, la sindaca Giusy Caminiti ha domandato alla società di costruire delle villette bifamiliari.
Sulla sponda siciliana sarà la zona messinese dell’Annunziata ad essere interessata dalla costruzione del Ponte sullo Stretto: anche in questa zona ci saranno numerosi espropri ed indennizzi. Le zone che saranno interessate dal maggior numero di espropri saranno Villa San Giovanni, Cannitello e Torre Faro nella città messinese. Rimane il nodo fondamentale da sciogliere: “Dove andranno gli espropriati una volta indennizzati?”.
Sul fronte del trend del mercato immobiliare le proiezioni parlano di un’impennata dei prezzi dei beni immobiliari a Messina. L’aumento delle quotazioni sarà di 25 punti percentuali. Per gli immobili che saranno oggetto esproprio sarà pagato un indennizzo, che sarà computato in base ai valori OMI.
Quali sono le problematiche relative agli espropri?
Con la costruzione del Ponte di Messina ci saranno numerosi espropri: i proprietari dei beni espropriati saranno indennizzati, ma il calcolo dell’indennizzo non tiene in considerazione le caratteristiche dell’immobile.
Non sarà infrequente il caso in cui molte famiglie calabresi o siciliane non saranno debitamente in grado di poter acquistare beni immobiliari della medesima tipologia in cui risiedevano prima dell’esproprio. C’è da dire che c’è chi è alla ricerca di immobili e fabbricati che saranno adibiti a residence per i lavoratori che saranno impiegati per la costruzione del Ponte di Messina. Quindi, c’è chi è alla ricerca di beni immobiliari per fare affari.
Ponte sullo Stretto: caratteristiche e iter
Il Ponte sullo Stretto rappresenterà un’opera in grado di unire il Continente italiano con la Sicilia. L’opera porterà crescita, sviluppo e lavoro per la Sicilia e la Calabria. Si tratta di un progetto straordinario, che sarà un riferimento internazionale. Il Ponte inizierà il suo iter tra la documentazione progettuale e le verifiche di impatto ambientale. A giugno ci dovrebbe essere il via all’apertura del cantiere effettivo: per il momento non c’è alcun operaio, ma si potrà avviare tutte le indagini archeologiche, geotecniche, le bonifiche e tutte le opere che sono considerate propedeutiche per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.
L’iter si concluderà con la definitiva approvazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile. La fase di realizzazione inizierà nella stagione estiva 2024 e nel 2032 si prevede l’apertura dell’opera al traffico. Il Ponte sullo Stretto avrà determinate caratteristiche: la lunghezza globale sarà pari a 3666 metri, di cui 183 metri ciascuna sarà dedicata alle campate laterali.
La campata centrale sarà pari a 3.300 m. I cavi di sospensione saranno quattro e avranno un diametro di 1,26 metri, mentre l’altezza delle torri sarà di quasi 400 metri. La larghezza della struttura sarà di oltre 60 metri con tre corsie stradali e due corsie di servizio. Inoltre, ci saranno due binari ferroviari. Una volta aperto, il ponte sarà percorribile 24 ore su 24 e sette giorni su 7.