Modello 730, via al Bonus Università private: ecco come funziona la detrazione Irpef rivolta a chi si iscrive in un ateneo non statale.
Il mese di maggio si sta avvicinando ed è già tempo di pensare e di organizzare i documenti per presentare la dichiarazione dei redditi. L’agevolazione fiscale consiste in una detrazione Irpef rivolta a tutti coloro che preferiscono iscriversi e conseguire un titolo di studio in un ateneo privato. Ogni anno vengono stabiliti massimali, che sono soggetti a variazioni in base ai dipartimenti ed all’area in cui è ubicata la struttura universitaria. Scopriamo in questa guida come funziona il Bonus università private per chi presenterà la dichiarazione dei redditi a partire dal mese di maggio.
Modello 730, via al Bonus Università private: ecco come funziona
Tra le agevolazioni fiscali a cui possono accedere gli studenti universitari c’è il Bonus Università private, che è rivolto a chi decide di iscriversi e di conseguire un titolo accademico presso un ateneo universitario non statale. La normativa riconosce una detrazione fiscale Irpef sull’ammontare dei costi di iscrizione presso un ateneo universitario non statale. Tale bonus è stato introdotto dalla Legge n. 208 del 2015 e ogni anno stabilisce limiti differenti. Tale agevolazione viene riconosciuta a tutti gli studenti o ai genitori o ai tutori che pagano la retta universitaria. Per poter beneficiare della detrazione Irpef è necessario essere in possesso di determinati requisiti.
Modello 730, Bonus Università private: quali sono i requisiti?
Per poter beneficiare del Bonus Università private è necessario essere in possesso di determinati requisiti. Il requisito reddituale che è necessario rispettare è avere un reddito di importo inferiore ai 240.000 euro: man mano che il reddito diminuisce aumenta l’importo detraibile. La detrazione fiscale massima si ottiene con un reddito complessivo non superiore ai 120.000 euro.
Il bonus università private spetta a tutti coloro che sostengono spese per l’iscrizione a corsi di laurea triennale, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico, ma anche master di I e di II livello, corsi di perfezionamento, di specializzazione e di dottorati di ricerca. La detrazione fiscale Irpef viene riconosciuta nella dichiarazione dei redditi come “sconto” sulle imposte che devono essere versate al Fisco. Gli importi riguardanti la detrazione fiscale variano in base all’area geografica in cui trova la struttura universitaria ed in base al dipartimento scelto dallo studente.
Modello 730, Bonus Università private: detrazioni riconosciute
L’esecutivo ogni anno stabilisce il massimo valore della detrazione fiscale e vengono rielaborate le tabelle con gli importi. Per lo scorso anno fiscale il Decreto del ministero dell’Istruzione del 7 dicembre 2023 consente di stabilire gli importi oggetto di detrazione fiscale delle spese sostenute per pagare le rette universitarie. Per quanto concerne l’iscrizione a corsi di studio del settore dell’area sanitario-medica, gli studenti che si iscrivono al Dipartimento di Medicina possono beneficiare di una detrazione massima pari a 3.900 euro per le strutture universitarie geolocalizzate nel Settentrione italiano, per quelli del Centro Italia la massima detrazione fiscale è pari a 3.100 euro e per quelli del Meridione la detrazione è pari a 2.900 euro.
Per i corsi di studio dell’area sanitaria la massima detrazione fiscale prevista è pari a 3.900 euro per gli studenti del Settentrione, 2.900 euro nel Centro Italia e di 2.700 euro nel Meridione e nell’Italia insulare. Nel caso in cui uno studente si iscrivesse ad un corso di studio nell’area scientifico-tecnologica, la detrazione massima sarebbe pari a 3.700 euro per i cittadini residenti nel Settentrione italiano, a 2.900 euro per i cittadini del Centro Italia e pari a 2.600 euro per i cittadini che risiedono nel Meridione e nell’Italia insulare. Per quanto concerne gli studenti che si iscrivono ad un corso di laurea afferente all’area umanistico-sociale, la detrazione massima prevista sarebbe pari a 3.200 euro per i cittadini residenti nell’Italia settentrionale, pari a 2.800 euro per i cittadini residenti nell’Italia centrale e pari a 2.500 euro per i cittadini che risiedono nel Sud Italia.