Insieme all’amico Francesco Belleggia e ai due fratelli Marco e Gabriele Bianchi – per cui da poco è stato chiesto un nuovo processo di secondo grado – nel settembre del 2020 Mario Pincarelli, all’epoca 22enne, si macchiò dell’omicidio del coetaneo Willy Monteiro Duarte a Colleferro, in provincia di Roma. A pochi giorni dalla sentenza con cui la Cassazione ha reso definitiva la condanna a 21 anni di carcere nei suoi confronti, ieri, 16 aprile, il ragazzo è convolato a nozze con una 28enne originaria di Bracciano. A fargli da testimone, nel corso di una cerimonia privata svoltasi nel penitenziario di Borgata Aurelia, è stata l’avvocata Loredana Mazzenga, che in questi anni lo ha assistito legalmente e che ora a Tag24 ha spiegato perché ha deciso di accettare la sua richiesta.
Mario Pincarelli si sposa in carcere: l’intervista all’avvocata Loredana Mazzenga
Il suo assistito, Mario Pincarelli, ieri si è sposato in carcere. Come ha preso il fatto che abbia deciso di chiederle di fargli da testimone?
“Ci ho riflettuto molto. Poi ho compreso che probabilmente mi veniva chiesto perché sono stata la professionista che ha lottato tanto per palesare le sue ragioni e, da un punto di vista umano, la persona che lo ha ascoltato di più in questi quasi quattro anni, durante i colloqui in carcere.
Ricordiamoci che Pincarelli, al momento dell’ingresso in carcere, aveva appena 22 anni e che ha condiviso con la sottoscritta i pensieri, le ansie, le paure che lo hanno colpito durante il percorso detentivo quando, con il passare del tempo, acquisiva sempre più consapevolezza di ciò che purtroppo si era verificato.
Ho deciso di accettare perché, al di là del ruolo che ognuno di noi ha nella società, siamo principalmente essere umani. Non approvo assolutamente ciò che è accaduto, ma io sono una persona, con il ruolo di difensore. Ho svolto il mio ruolo con la massima correttezza, rispetto e sensibilità per la vittima e per la famiglia della stessa, per il resto sono libera di effettuare le mie scelte“.
Entrando in carcere per la cerimonia ha dichiarato ai microfoni dei giornalisti presenti che lui “voleva avere questa esperienza” e che la ragazza che ha sposato, che lo avrebbe conosciuto guardando la tv, le è sembrata “innamorata e assolutamente convinta della sua scelta”…
“Da ciò che ho visto, a me sembra di sì. Sinceramente non capisco come sia possibile, ma lei più volte mi ha confermato la sua volontà e ieri, dopo la celebrazione del matrimonio, mi ha riferito di sentirsi felice, perché a suo dire è innamorata di Mario. Mi ha anche detto di aver finalmente realizzato il suo desiderio”.
Mario invece cosa le ha detto?
“Era sereno. Potrà vedere Laura una volta a settimana, come i detenuti comuni. Per i primi permessi dovrà aspettare, invece, sei o sette anni”.
In passato ha dichiarato che il ragazzo “è stato l’unico fra gli imputati ad esprimere vicinanza alla famiglia della vittima”, Willy. Ieri gli ha rivolto un pensiero?
“Diversamente da ciò che si pensa e dica, Pincarelli ha sempre avuto un pensiero per Willy e per la sua famiglia. Anche in udienza ha espresso vicinanza ai familiari, affermando che immaginava il loro dolore, pensando a quello che avrebbero provato i propri genitori se si fossero trovati nella loro situazione, ovviamente con il suo modo di esprimersi. Ieri non gli ho chiesto nulla sull’argomento. Mi sono limitata a svolgere il ruolo di testimone, lasciandolo ai suoi affetti, in particolare alla compagnia della moglie”.