Ancora scontri a La Sapienza di Roma: la premier Giorgia Meloni condanna senza remore gli episodi avvenuti oggi, martedì 16 aprile 2024, all’Università di Roma. La sede dell’ateneo della capitale è stata teatro di nuove tensioni tra gli studenti che manifestavano in sostegno alla Palestina e le forze di Polizia dello Stato. Il Presidente del Consiglio rammenta e sottolinea che: “Questo non è manifestare ma delinquere”.

Scontri Sapienza, la condanna di Giorgia Meloni

La guerra in Medio Oriente che sta distruggendo la Striscia di Gaza non sembra trovare una fine, per questo motivo in tutto il mondo continuano le proteste per sostenere la causa palestinese. Con il sempre più prossimo ingresso dell’Iran nel conflitto, la paura che questa guerra si allarghi a dismisura, con conseguenti reazioni da parte di Israele, si fa ogni giorno più concreta.

La voglia di schierarsi a favore della Palestina ha animato i manifestanti che si sono radunati oggi, 16 aprile 2024, in un corteo alla Sapienza di Roma. Non sono mancate tensioni tra gli studenti e la polizia. Due manifestanti sono stati arrestati mentre un dirigente delle forze dell’ordine è stato ferito.

Non tarda ad arrivare il commento della premier Giorgia Meloni che, senza indugiare, si schiera contro la violenza, esprimendo solidarietà al dirigente ferito, in un post su X:

“Piena condanna per le violenze avvenute oggi da parte dei collettivi a Roma. Devastazioni, aggressioni, scontri, assalti a un Rettorato e a un Commissariato, con un dirigente preso a pugni. Questo non è manifestare, ma delinquere. La mia solidarietà al dirigente della Polizia aggredito, a tutte le Forze dell’ordine e ai docenti”.

Il post su X di Giorgia Meloni

Scontri Sapienza: cosa è successo?

Circa trecento studenti oggi a Roma hanno deciso di unirsi in un corteo pro-Palestina, organizzato dal Coordinamento dei Collettivi, all’Università La Sapienza. I nuovi sviluppi del conflitto, il coinvolgimento dell’Iran e le prossime azioni di Israele sono state il motivo che ha animato i manifestanti. Si sono verificate tensioni tra la Polizia e i manifestanti: due di questi sono stati arrestati e un dirigente delle forze dell’ordine è rimasto ferito.

Uno dei cartelli in mostra tra i ragazzi rappresentava l’immagine della premier Giorgia Meloni insieme a Netanyahu, con le mani unite e sporche di sangue. Un messaggio chiaro da parte dei manifestanti, che non lascia scampo ad equivoci sulla richiesta di porre fine al sostegno dell’Italia allo Stato ebraico.