Chi è al momento disoccupato e precedentemente era assunto con contratto di lavoro in somministrazione può beneficiare del bonus Sar 2024.

Si tratta, appunto, di una misura di sostegno al reddito, chiamato anche con il nome di bonus disoccupati.

Nel testo, spieghiamo chi ne ha diritto, i requisiti da possedere, l’importo della misura e come presentare la domanda.

Chi ha diritto al bonus Sar 2024

Il bonus Sar 2024 spetta ai lavoratori disoccupati, prima assunti con contratto di somministrazione.

Le casistiche sono tre:

  • Disoccupati da almeno 45 giorni che hanno maturato almeno 110 giorni di lavoro o 440 ore di lavoro in caso di contratto part-time o con MOG, durante gli ultimi 12 mesi;
  • Disoccupati da almeno 45 giorni e hanno concluso la procedura MOL;
  • Disoccupati da almeno 45 giorni e hanno maturato almeno 90 giorni di lavoro o 360 ore lavorate nel caso di contratti part-time e contratti MOG, durante i 12 mesi precedenti.

Quando presentare la domanda del bonus Sar?

La domanda deve essere presentata dopo almeno sessanta giorni dalla maturazione del requisito dei quarantacinque giorni di disoccupazione.

Dopo di che, si hanno a disposizione sessantotto giorni di tempo per inoltrare la richiesta. Quindi, per essere più precisi, la domanda può essere presentata tra il 106° giorno e il 173° giorno dall’ultimo rapporto di lavoro.

Come presentare la domanda? Il richiedente deve presentare la domanda utilizzando il sistema FTWeb. La domanda può essere presentata in totale autonomia o, in alternativa, è possibile anche rivolgersi agli sportelli sindacali di settore.

Una volta compilati tutti i campi del modulo e allegati i documenti che, tra poco indicheremo, il sistema FTWeb restituirà un modulo di domanda da stampare e da sottoscrivere con firma autografa. La procedura si considera conclusa una volta scansionata la domanda e caricata sulla piattaforma.

È necessario essere in possesso di una serie di documenti da trasmettere in formato PDF. Quali sono i documenti necessari?

  • Documento d’identità;
  • Codice fiscale;
  • Copia delle buste paga rilasciate dall’Agenzia per il lavoro;
  • Estratto conto previdenziale emesso dall’Inps almeno 105 giorni dopo l’ultimo giorno di lavoro;
  • Certificati di malattia;
  • Certificati di infortunio;
  • Certificati di maternità;
  • Iban.

Come funziona?

A sostegno dei disoccupati, nel 2024 è attivo il bonus Sar, una misura che spetta per tutti coloro che prima del periodo di disoccupazione erano assunti con contratto di lavoro di somministrazione, sia a tempo determinato che a tempo indeterminato e anche con contratto di apprendistato.

Cos’è il contratto di somministrazione? Si tratta di un rapporto di lavoro che ha tre soggetti:

  • Agenzia per il lavoro;
  • Il datore di lavoro;
  • L’utilizzatore.

Questa formula contrattuale prevede che il lavoratore sia assunto e retribuito dal somministratore, ovvero l’agenzia per il lavoro, per svolgere la propria attività presso l’azienda o l’impresa dell’utilizzatore.

Tornando alla misura, Sar che vuol dire Sostegno al Reddito è una misura che può essere percepita più volte. C’è una sola regola da rispettare: i giorni che sono già stati conteggiati per una precedente domanda non possono più rientrare nelle successive.

Il richiedente, dopo aver maturato i quarantacinque giorni di disoccupazione, può sottoscrivere un nuovo contratto di lavoro senza perdere il diritto a ricevere il bonus Sar.

Importo della misura

La misura prevede un importo pari a 1000 euro, al lordo delle imposte previste dalla legge. In questo caso, spetta per chi rientra nella prima e nella seconda casistica di cui abbiamo precedentemente parlato.

L’importo della misura spetta in misura pari a 780 euro, al lordo delle imposte previste dalla legge, per la terza casistica.