Armenia e Azerbaigian si scontrano alla Corte internazionale di giustizia. Le udienze all’Aja hanno avuto l’inizio ieri, 15 aprile 2024, e dureranno per due settimane. La massima corte internazionale esamina la lunga disputa su accuse reciproche di pulizia etnica tra Erevan e Baku.

Armenia e Azerbaigian si scontrano all’Aja sulla pulizia etnica

Azerbaigian e Armenia hanno fatto ricorso all’Aja dopo gli scontri del 2020 nella regione del Nagorno-Karabakh. La battaglia legale, quindi, risale al 2021. Le forze azere hanno riconquistato la regione nel settembre 2023 dopo anni di controllo armeno. Le parti si sono accusate reciprocamente di pulizia etnica e di violazione della Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale del 21 dicembre 1965.

I due paesi sembravano vicini ad un possibile accordo di pace nel Caucaso. Continuano, però, ad aumentare le tensioni tra due paesi che storicamente hanno relazioni complicate. Le decisioni dell’Aja sono vincolanti, tuttavia, la Corte non dispone di alcun meccanismo di attuazione.

Le udienze alla Corte internazionale di giustizia

L’Armenia ha formulato accuse di pulizia etnica e di violazione della Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale contro l’Azerbaigian. Inoltre, Erevan ha accusato Baku di promuovere il razzismo contro gli armeni, consentire discorsi di odio contro di loro e distruggere siti culturali armeni. Baku nega tutte queste accuse.

L’Azerbaigian ha presentato un ricorso contro l’Armenia con le stesse accuse. Ha anche accusato Erevan di non impegnarsi sinceramente nei negoziati prima di portare il caso in tribunale.

Durante l’udienza di ieri ha chiesto alla Corte internazionale di giustizia di respingere il caso intentato dall’Armenia sostenendo che non rientra sotto la giurisdizione della Corte.