Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha emanato un nuovo decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 86 del 12 aprile, che mira a favorire l’auto-imprenditoria giovanile e femminile nel settore agricolo. Questo provvedimento introduce una serie di incentivi sotto forma di contributi a fondo perduto e mutui agevolati a tasso zero, destinati a promuovere lo sviluppo e la sostenibilità delle aziende agricole. Ecco come funziona nel dettaglio il bonus agricoltura per le giovani imprenditrici.
Bonus agricoltura per donne e giovani: cosa prevede il decreto
Il decreto ministeriale stabilisce chiaramente i criteri e le modalità per l’ottenimento di queste agevolazioni, nonché i requisiti necessari per accedervi. Le disposizioni riguardano sia i giovani che le donne che desiderano avviare o consolidare un’attività nel campo agricolo. L’obiettivo principale è quello di sostenere progetti finalizzati al miglioramento delle infrastrutture, del rendimento e della sostenibilità globale delle aziende agricole.
Bonus agricoltura per donne e giovani: chi può beneficiare delle agevolazioni
Le agevolazioni sono rivolte alle micro e PMI agricole che esercitano esclusivamente l’attività agricola da almeno due anni. Queste imprese devono presentare progetti volti allo sviluppo o al consolidamento dell’azienda attraverso iniziative nei settori della produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
I beneficiari devono soddisfare una serie di requisiti, tra cui:
- Essere costituiti da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda.
- Esercitare esclusivamente l’attività agricola.
- Essere amministrati e condotti da un giovane di età compresa tra i 18 ed i 41 anni non compiuti o da una donna, con qualifica di imprenditore agricolo professionale o coltivatore diretto.
- Essere già subentrati, anche a titolo successorio, da non più di sei mesi alla data di presentazione della domanda.
- Avere sede operativa sul territorio nazionale.
Anche le micro e PMI che presentano progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli possono fare domanda. In questo caso, sono richiesti il svolgimento esclusivo di attività agricola, la sede operativa in Italia e l’amministrazione/gestione da parte di giovani o donne.
Tipologie di agevolazioni
Le agevolazioni previste includono mutui a tasso zero e contributi a fondo perduto, con percentuali di finanziamento specifiche:
- Mutui a tasso zero, non superiori al 60% della spesa ammissibile.
- Contributi a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile.
Requisiti per l’accesso
Per poter accedere a contributi e mutui a tasso zero, le imprese devono rispettare i requisiti sopra citati e presentare progetti che prevedano un investimento massimo di 1,5 milioni di euro. Tali progetti devono mirare al raggiungimento di almeno uno degli obiettivi specificati nel decreto ministeriale, tra cui:
- Miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda, tramite la riduzione dei costi di produzione e l’innovazione nei processi produttivi.
- Miglioramento delle condizioni ambientali, compreso il benessere animale e la riduzione dell’impatto ecologico, escludendo gli investimenti obbligatori per conformarsi alle norme UE.
- Sviluppo o modernizzazione delle infrastrutture legate all’agricoltura, incluse iniziative per il miglioramento energetico e la gestione sostenibile delle risorse idriche.
- Contributi specifici per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, come la riduzione delle emissioni di gas serra e il miglioramento della capacità di sequestro del carbonio.
- Promozione di una bioeconomia circolare, attraverso l’uso efficiente e sostenibile delle risorse naturali, come l’acqua e il suolo, e la riduzione della dipendenza dai prodotti chimici.
- Iniziative volte a conservare la biodiversità e migliorare i servizi ecosistemici.
Come e quando presentare domanda
Le imprese interessate devono compilare le domande di ammissione alle agevolazioni fornendo dettagli completi riguardo:
- Identificazione dell’impresa (nome e dimensioni).
- Descrizione dettagliata del progetto, inclusa la sua ubicazione.
- Elenco completo delle spese ammissibili.
- Importo totale del finanziamento richiesto.
Le richieste devono essere inviate all’ISMEA secondo precise modalità che verranno comunicate entro i prossimi 30 giorni. Una volta approvata la domanda, i beneficiari hanno sei mesi di tempo per fornire a ISMEA tutta la documentazione necessaria per la stipula dei contratti di concessione delle agevolazioni.
Spese ammissibili per le agevolazioni
Per garantire un utilizzo efficace degli incentivi, le spese ammissibili comprendono diverse categorie di investimenti e servizi necessari alla realizzazione dei progetti:
- Studi di fattibilità e analisi di mercato per valutare la viabilità del progetto.
- Miglioramenti agronomici e fondiari, inclusi interventi sulla terra e sulle infrastrutture esistenti.
- Costruzione o miglioramento di strutture fisse, come edifici e altre infrastrutture vitali.
- Acquisto di macchinari nuovi e attrezzature essenziali per l’operatività dell’azienda agricola.
- Spese legali e amministrative per ottenere le necessarie autorizzazioni edilizie.
- Onorari per servizi di progettazione forniti da architetti, ingegneri e altri consulenti professionali.
- Acquisizione di beni pluriennali, quali software, brevetti, licenze e diritti d’autore, essenziali per l’innovazione e la crescita aziendale.