Il lancio di Runes aiuterà Bitcoin a “colmare il divario” con Ethereum e Solana nello spazio degli asset digitali fungibili. Ad affermarlo è la società di investimento Franklin Templeton Digital Assets in un rapporto che è stato pubblicato nella giornata di ieri. Un pronostico il quale sembra configurare una vera e propria battaglia in un settore chiave come quello della finanza decentralizzata (DeFi).
Il rapporto di Franklin Templeton: cosa afferma
Il rapporto di Franklin Templeton esordisce ricordando un dato di fatto: “Attualmente il mercato dei token fungibili per Bitcoin è piuttosto piccolo rispetto a ETH e SOL. Tuttavia, con il lancio di uno standard di token più efficiente (Runes), BTC è ben posizionato per colmare il divario tra la sua capitalizzazione di mercato fungibile rispetto a quella di altre blockchain.”
Un dato di fatto che spinge il portavoce di Runestone Leonidas a riprendere il rapporto in un tweet pubblicato su X: “Con 1,4 trilioni di asset in gestione, Franklin Templeton è ottimista su Runes, e in qualche modo so che la maggior parte di voi si muoverà a metà della curva”.
Franklin Templeton ha poi proseguito la sua analisi riconoscendo il ruolo svolto dallo standard BRC-20 nella proliferazione di token fungibili su Bitcoin. Nonostante ciò, l’azienda non ha ignorare un dato di fatto: il processo di masterizzazione e conio dello standard crea una quantità significativa di spazzatura UTXO (Unspent Transaction Output). Detriti che vanno a gonfiare la rete e ad aumentare le commissioni derivanti dai frammenti di Bitcoin che rimangono dopo l’esecuzione di una transazione.
Proprio i token BRC-20 hanno subito un duro colpo nelle ultime settimane, con il primo di loro, Ordi, che ha lasciato sul terreno il 40% del proprio valore nel corso degli ultimi sette giorni. Stando ad un rapporto della società di intelligence blockchain LunarCrush , la flessione del comparto potrebbe essere correlata a Runes.
È stato Joe Vezzani, fondatore e CEO di Lunar Crush, ad affermare nel corso di una chiacchierata con Decrypt che intorno a Runes c’è molto ottimismo. Un sentimento il quale, però, va a scapito dei token BRC-20, con ampie ricadute in termini di mercato.
Runes porterà molti miglioramenti all’ecosistema Bitcoin
Franklin Templeton Digital Assets non ha esitato a confermare la validità del progetto Runes. Il suo lancio, infatti, comporta come conseguenza una lunga serie di miglioramenti nell’ecosistema di Bitcoin. Il primo dei quali riguarda proprio l’eliminazione dei detriti connessi agli UTXO. Cui si aggiungeranno quella della necessità di fare affidamento su dati off-chain, di token aggiuntivi, una maggiore privacy e una compatibilità con Bitcoin tale da farne una rete “fulminea”.
Occorre anche sottolineare come le rune non rappresentino l’unica risorsa digitale emergente che ha attirato l’attenzione di Franklin Templeton. Proprio all’inizio di questo mese, infatti, l’azienda ha acclamato gli Ordinals, indicandoli come i promotori di un “Rinascimento nell’attività BTC”. Tra di essi ha indicato in particolare NodeMonkes, Runestone, Bitcoin Pups, Ordinal Maxi Biz e Bitmap. Progetti che messi insieme già evidenziano una capitalizzazione di mercato combinata pari a oltre 1,11 miliardi di dollari.
Il dinamismo di Bitcoin e delle criptovalute in genere
Dal rapporto di Franklin Templeton Digital Assets emerge comunque un quadro molto dinamico, per l’icona crypto ideata da Satoshi Nakamoto. Tanto da affermare, al proposito: “Nell’ultimo anno, l’innovazione e lo sviluppo di Bitcoin hanno visto una rinascita dell’attività. Lo slancio positivo nelle innovazioni è guidato principalmente dagli NFT Bitcoin, noti come Ordinals, da nuovi token fungibili come BRC-20 e Runes, Bitcoin Layer 2 e altri primitivi Bitcoin DeFi.”
Un dinamismo il quale, peraltro, non sarà confinato all’ecosistema Bitcoin. In un rapporto separato pubblicato ieri, infatti, Franklin Templeton ha affermato che il numero totale di utenti di criptovalute supererà 1,2 miliardi entro il 2025. Un dato tale da avvicinare in maniera sensibile un vecchio sogno dei criptofans, l’adozione globale degli asset digitali.