Max Giusti dice come la pensa su Bollicine, la Gialappa’s, Amadeus e la Roma, in esclusiva per TAG24.IT. In un Sistina completamente vuoto, alle 18 del pomeriggio, dopo aver attraversato Roma: in jeans, occhiali da sole e giacca a vento. Entra in teatro con tutta la sua semplicità, dopo una notte insonne, a suo dire, e accompagnato dal figlio Matteo. Pochi minuti per appostarci sotto la luce giusta, e cominciamo dal debutto. Una serata che ha fatto il pieno di vip, un vero successo. Lui che il successo sa bene cos’è, e che non gli ha dato alla testa spiega: “Il successo è quando il pubblico si diverte, si lascia andare. L’emozione del debutto è stata tanta, per me era come giocare al Camp Nou di Madrid – ha affermato il mattatore – stasera ci saranno più di mille persone. Bollicine è uno spettacolo molto franco, diretto, contemporaneo, non ha filtri particolari se non quello dell’educazione, del buon gusto.”

Max Giusti al Teatro Sistina con Bollicine

Max Giusti su Bollicine, e sui grandi cantanti: “Cantavano l’amore”

Bollicine piace perché a differenza di altri spettacoli non si lascia andare a inutili nostalgie, è realista, contemporaneo, non risparmia paragoni con le vecchie generazioni. “I grandi artisti del passato hanno cantato l’amore. A settant’anni hanno ancora storie d’amore. Sulle relazioni di routine, dopo tanti anni – ha spiegato sorridendo Max Giusti – il problema non è che senza amore non si vive, a dove vado a dormire stanotte, visto che non ho una casa.”

Max Giusti con Massimo Romeo Piparo, Teatro Sistina

Una società senza valori un pò mi preoccupa

Dagli amori infiniti di un tempo, alle relazioni usa e getta di oggi, i valori non sembrano essere più gli stessi: oggi essere una persona con dei valori è un bene? “I valori servono per se stessi, per vivere in comunità. Una società senza valori un pò mi preoccupa, ma non è detto che chi faccia trap non ne abbia – ha sottolineato subito dopo Giusti – quanto alla trap, la vera problematica è che cerchi di essere di questa generazione, ma non lo sei. I testi dei nuovi artisti ti fanno sentire fuori.”

Tifoso della Roma, non è riuscito a seguire la sua squadra del cuore durante la serata premiere

“C’era Lotito in platea, si capiva che giocava la Roma, non la Lazio. Ho proibito a tutto lo staff di darmi il risultato, sono appassionato e tifoso della Roma, mi ha fatto molto piacere sapere com’è andata: vivo il calcio in maniera molto intima. Non amo gli attori che ostentano – ha sottolineato l’attore – De Rossi sta andando bene, mi piace il suo approccio moderno e romantico al calcio.”

Max Giusti con lo staff

Lavorare con la Gialappa’s è il massimo, a suo dire

“L’avventura con la Gialappa’s fino a un mese e mezzo fa non era prevista. Una sera dopo il Marchese del Grillo, a Milano, ho detto fatemi pensare qualche giorno, ma solo per capire se avevo voglia. L’imitazione dello chef Alessandro Borghese è diventata virale in pochissime ore, quand’ero piccolo già li seguivo. Sono le spalle più brave.”

E su Amadeus

“Spero Amadeus possa scegliere il meglio per sé, è giusto che ognuno sia libero. Per Fiorello spero lo stesso, è un artista straordinario, è giusto che scelgano ciò che li entusiasma entrambi – si è congedato il conduttore e doppiatore – spero di non perdere mai il desiderio di cambiare sperimentare nuovi linguaggi.”