Il 15 aprile del 1452 vedeva la nascita di Leonardo Da Vinci, emblema del genio italiano. Non poteva che essere questa, dunque, la data scelta per la celebrazione della Giornata Nazionale del Made in Italy, voluta dal ministro Adolfo Urso in segno di riconoscimento all’eccellenza italiana e inaugurata oggi al Ministero.
Giornata nazionale del Made in Italy, Urso: “Produrre di più in Italia, è ciò che vogliono i consumatori”
È raggiante Adolfo Urso all’uscita dalla sede del Mimit, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy da lui presieduto, che ha ospitato l’inaugurazione della prima Giornata nazionale del Made in Italy.
Un appuntamento simbolico considerato fondamentale dal ministro e dall’esecutivo, per dare nuovo slancio alle fortune delle aziende e dei prodotti italiani nel mondo, nel segno di una tradizione che vede l’Italia da sempre punto di riferimento internazionale.
La giornata ha visto il suo apice nella consegna del premio ‘Profeti in Patria’, assegnato a tutti coloro che hanno esportato i valori del genio italiano all’estero.
Raggiunto dai cronisti, tra cui l’inviato di TAG24 Michele Lilla, Urso ha respinto nettamente l’idea che il made in Italy, oggi, sia un valore tramandato quasi esclusivamente dalle piccole e medie imprese, sottolineando come anche le multinazionali facciano la loro parte per dare risalto all’eccellenza italiana.
“Abbiamo appena premiato due grandi multinazionali. Una che afferma il made in Italy nel mondo, nel settore delle infrastrutture e delle costruzioni, e un’altra che ha investito molto nel nostro Paese, una grande industria farmaceutica, settore che, per esempio, sta crescendo di più, sia in esportazione sia in investimenti esteri nel nostro Paese, dimostrando come l’Italia sia appetibile per le multinazionali“.
Una convinzione, quella del ministro, che non viene scalfita neanche quando Lilla gli ricorda la vicenda Stellantis, con la multinazionale del settore automotive che non sembra provare per il nostro Paese quell’attrattiva di cui parla Urso, malgrado il pressing di Ministero e sindacati.
“Stiamo sviluppando un confronto costruttivo con Stellantis, una grande azienda con profonde e radicate radici in Italia, nella piena consapevolezza che l’auto sia un orgoglio del made in Italy nel mondo e sia un valore aggiunto nella percezione dei consumatori. Proprio questo valore aggiunto – il fatto, cioè, che ogni prodotto italiano nel mondo viene considerato particolarmente raffinato, ben fatto, elegante e di alta qualità – speriamo possa far capire che occorre produrre di più in Italia, perché questo è ciò che i consumatori mondiali vogliono”.
Malagò: “Made in Italy Importante per lo sport. La pista da bob di Cortina? Tutto nei tempi”
Anche il presidente del Coni Giovanni Malagò considera fondamentale il ruolo del made in Italy nello sport.
In particolare, la tanto discussa pista da bob per le Olimpiadi invernali di Cortina 2026 sarà un esempio di tale eccellenza per il numero 1 del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
“Più made in Italy di così. Ha vinto il bando un’impresa italiana e tre giorni fa ha dichiarato che sta rispettando il crono-programma. Poi c’è sempre qualcuno che parla di ritardi e sottolinea le cose che non vanno, ma chi si sta occupando del cantiere dice il contrario”.
Infine, una chiusura su quanto accaduto nel corso della partita di Serie A tra Udinese e Roma, sospesa a seguito di un malore del difensore giallorosso Evan N’Dicka, per volere delle due società. Un atteggiamento lodato da Malagò.
“Un bel precedente, assolutamente e sotto ogni punto di vista. Bravi gli allenatori, le squadre e l’arbitro”.