Dagli Usa arriva un video che sta spopolando sul web: due turisti in Nevada distruggono rocce millenarie situate all’interno del parco Redstone Dunes Trail, negli Stati Uniti. La scena in poco tempo è diventata virale e ha catturato l’attenzione dei più curiosi. La coppia di turisti ora è ricercata dalla polizia e rischia fino a 6 mesi di carcere.
Nevada, due turisti distruggono rocce di 140 milioni di anni fa
Due persone sono attualmente ricercate dalla polizia statunitense e rischiano – oltre ad una multa – fino a sei mesi di carcere per aver distrutto alcune rocce millenarie in un parco archeologico del Nevada. Si tratta di rocce risalenti a circa 140 milioni di anni fa, situate nella suggestiva cornice del parco Redstone Dunes Trail.
E’ successo lo scorso 7 aprile scorso ma la notizia ha iniziato a girare oggi, a causa del video che ha inchiodato i turisti, diventato virale sul web. I ranger del National Park Service si sono attivati per individuare gli autori del reato e hanno chiesto aiuto alla popolazione della zona per identificare i responsabili.
Il danno è stato giudicato “irreversibile” secondo John Haynes, il portavoce del parco, che ha commentato così l’atto vandalico:
“Perché hanno dovuto fare questa cosa in un’area così bella? È uno dei miei posti preferiti e loro sono andati lì per distruggerla. Non lo capisco”.
Video dei turisti all’opera nel parco in Nevada
Il parco dove in Nevada sono state distrutte delle rocce millenarie, per mano di sconsiderati turisti, è molto suggestivo. Si estende su un’area che comprende circa 1,5 milioni di montagne e canyon, che tra massi giganti e sfumature di rosso, rappresenta una riserva naturale tutelata dal Nevada e dall’Arizona, dove si riversa per una parte. Un business che ogni anno attira quasi 6 milioni di visitatori.
Ecco il video dei turisti che distruggono i massi del canyon:
Di recente le montagne italiane sono state teatro di una tragedia: una turista mentre scattava una foto, è precipitata giù dal Monte Conero, nella riserva parco naturale delle Marche.
