I pericoli si annidano in ogni angolo, ma alcuni sono invisibili all’occhio umano. Germi, batteri e virus, infatti, possono essere nemici estremamente subdoli e, a volte, il terrore che instillano nell’uomo può essere paralizzante. Specie, se si soffre di ipocondria, come il 55enne veneto denunciato per falso per aver cercato di fare esami medici e visite gratis fingendosi malato.
Ipocondriaco denunciato per falso: aveva dato finte generalità per farsi ricoverare
La paura del Covid ha reso un po’ tutti più attenti ai virus invisibile e alle malattie che provocano. Due anni difficili che, certamente, non hanno giovato a chi soffre di ipocondria, un disturbo psichico che consiste in una eccessiva e irrazionale preoccupazione per la propria salute.
Coloro che ne sono affetti, quindi, passano parecchio tempo a informarsi sulle malattie e sui sintomi, allarmandosi al minimo sospetto di corrispondenza fra ciò che ritengono di sentire e ciò che leggono nelle loro ricerche.
Questa la storia raccontata da Il Messaggero. È quanto accaduto a un uomo veneto di 55 anni, il quale, convinto di avere una grave malattia, avrebbe cercato in tutti i modi di fare quanti più esami medici e visite in maniera gratuita, tramite ricoveri in diversi ospedali in tutta Italia.
L’inizio delle indagini
Sull’uomo, però, adesso grava una denuncia per falso. Il 55enne, infatti, si sarebbe fatto ricoverare presso l’ospedale “Gravina” di Caltagirone, nel reparto di Neurologia, fornendo finte generalità e inventando sintomi inesistenti.
Con questo stratagemma, l’uomo era riuscito in precedenza a farsi ricoverare negli ospedali di Catania, Grosseto, Chieti, Venezia, Cremona e Parma. A sventare il suo piano, proprio alcuni membri del personale medico che lavorano anche per l’ospedale catanese, il “Cannizzaro”, e che, quindi, lo hanno riconosciuto.
La fuga
Il veneto, una volta capito di essere stato scoperto, ha tentato la fuga, ma gli agenti del commissariato di Borgo Ognina di Catania sono riusciti a identificarlo. È così che sono emerse le altre denunce effettuate presso le forze dell’ordine di Grosseto, Chieti, Venezia, Cremona e Parma.
La Questura di Catania ha avviato un’indagine e appurato che i ripetuti ricoveri sotto falsa identità sarebbero frutto della:
Circostanza che l’uomo, nutrendo una preoccupazione eccessiva riguardo la propria salute, per effettuare più esami clinici a costo zero e ottenere al contempo più consulenze mediche, si recava con cadenza mensile negli ospedali dei più disparati comuni d’Italia, registrandosi ogni volta sotto falso nome
Il 55enne rischia fino a un anno di carcere per aver fornito le false generalità.