Un “Superman Socialista” che corre in aiuto del Venezuela. Se in Italia a volte non si sa a quale santo votarsi, Nicolàs Maduro ha scelto un alleato più extraterrestre che celestiale: “Superbaffo” vuole convincere gli elettori venezuelani a riconfermare Maduro come presidente del Venezuela.
Compito arduo, considerati i tanti problemi che affliggono il paese venezuelano, ma Maduro non dispera di vincere contro un’opposizione che ha perso i candidati poco prima di presentare le liste elettorali. Ora bisogna vedere se questo luglio i 13 oppositori moderati riusciranno a fronteggiare la “forza socialista ed antimperialista” di “Superbaffo”.
Maduro ripesca la serie animata “SuperBaffo” per vincere le elezioni: il campione del socialismo alla riscossa
Tempi complicati per Nicolàs Maduro. L’attuale presidente venezuelano, in vista delle prossime elezioni politiche di questo luglio, deve fronteggiare diversi problemi: alta inflazione, frizioni politiche e militari con gli stati vicini, le sanzioni che gli Stati Uniti ed altri paesi hanno applicato ad alcuni prodotti venezuelani, tutte questioni che ricadono sulle spalle dei cittadini dello stato sudamericano.
Cosa fare per vincere la tornata elettorale, con sondaggi che danno Maduro al 15-20% di gradimento? La soluzione del socialista è un cartone animato, “Superbaffo“, creato tre anni fa e ripescato in questi giorni su Instagram e YouTube.
Dotato di canali social dedicati, questo misto fra Stalin, Saddam Hussein e Freddie Mercury (nello stile della serie tv d’animazione “Archer”), promette di risolvere tutti i problemi che attanagliano il Venezuela. L’inflazione? Un pugno in faccia agli speculatori! Le sparatorie in città? Molta più polizia nelle strade (anche se qui ci si potrebbe domandare a cosa serva “Superbaffo” se bisogna militarizzare tutto lo stato)…
Alcuni esperti di politica sudamericana ritengono che tali iniziative servano al governo per ripulire la propria immagine e distrarre l’attenzione nazionale e non dalla crisi politica interna.
Un’operazione per ripulirsi l’immagine?
Certo, tutto questo può sembrare kitsch o cringe per chi guarda da tutt’altro sistema politico e culturale, ed è sempre meglio che impedire agli avversari di presentare la propria candidatura adducendo scuse continue (come nel caso della filosofa Yoris, esclusione che si è attirata il biasimo di Francia e Brasile).
La presentazione, alla fine di marzo, dei candidati alle elezioni presidenziali era stata infatti un’occasione per altre critiche a Maduro, che ha fatto di tutto per far desistere Maria Corina Machado di correre con la Piattaforma Unitaria.
Il talent show organizzato per trovare il jingle della campagna elettorale di Maduro
Dopo aver ripescato “Superbaffo”, Maduro ha anche avuto un’altra idea: l’organizzazione di un talent show per cantanti. L’originalità dell’iniziativa sta nello scopo finale: trovare il miglior jingle che faccia da sottofondo alla campagna elettorale del presidente uscente.
Il programma, “Factor M“, verrà presentato in anteprima sulla Televisione Sociale Venezuelana (Tves) il prossimo 28 aprile e durerà fino al 19 giugno. Verranno selezionati 6 cantanti (3 uomini e 3 donne) che realizzeranno la miglior canzone che abbia come temi il socialismo, il Venezuela e la rivoluzione.