La Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti (INARCASSA) rappresenta il punto di riferimento per la tutela previdenziale e assistenziale di ingegneri e architetti che operano come liberi professionisti in Italia. Fondata nel 1958 e trasformata in associazione privata nel 1995, INARCASSA opera sotto il controllo pubblico, garantendo una copertura assicurativa obbligatoria per i suoi iscritti.
Cos’è INARCASSA? Storia ed evoluzione
Dalla sua fondazione come ente pubblico nel 1958, INARCASSA ha attraversato significative trasformazioni:
- 1971: divenne l’Ente di Previdenza dei soli liberi professionisti.
- 1995: privatizzazione e adozione di un modello basato su Statuto e Regolamento Generale di Previdenza.
- 2021: adeguamento al sistema contributivo, passando da un modello retributivo a uno contributivo.
Chi deve iscriversi a INARCASSA?
L’iscrizione a INARCASSA è mandatoria per:
- Ingegneri e architetti iscritti agli albi professionali.
- Professionisti che non sono coperti da altre forme di previdenza obbligatoria a causa del loro status di lavoratori autonomi.
- Detentori di partita IVA, che operano individualmente o come soci di società di professionisti.
Il codice ATECO 41.20.00 (costruzioni edilizie) rappresenta una specificità: i professionisti con questo codice possono iscriversi solo se dichiarano di svolgere anche attività professionale.
Prestazioni e servizi offerti da INARCASSA
INARCASSA non si limita a fornire pensioni, ma estende la sua offerta a una vasta gamma di prestazioni assistenziali e servizi che supportano i professionisti lungo tutto l’arco della loro carriera e oltre.
Pensioni
INARCASSA eroga diverse tipologie di pensioni:
- Pensioni di vecchiaia: accessibili a partire dai 66 anni e 6 mesi con almeno 35 anni di contribuzione.
- Pensioni anticipate: disponibili dai 63 anni e 6 mesi con 35 anni di contributi, con un decremento dell’importo del 0,43% per ogni mese di anticipo.
- Pensioni di invalidità e inabilità: requisiti minimi di contribuzione di 2-3 anni, a seconda del tipo di prestazione.
- Pensioni ai superstiti: a supporto dei familiari in caso di decesso del professionista.
Assistenza e servizi aggiuntivi
INARCASSA offre anche:
- Indennità di maternità/paternità e invalidità temporanea: accessibili fin dall’inizio dell’iscrizione.
- Coperture sanitarie e sussidi per non autosufficienza: forniscono un ulteriore strato di protezione finanziaria.
- Mutui e prestiti d’onore: destinati ai giovani professionisti per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro autonomo.
- Convenzioni: che includono sconti e servizi specializzati per gli iscritti.
Contribuzione e gestione finanziaria
La contribuzione a INARCASSA è calcolata in percentuale sui redditi prodotti. Esistono anche contributi minimi fissi, indipendenti dal reddito prodotto. Per l’anno 2024 questo corrisponde a 2.695 € (l’importo cambia ogni anno in base all’indice ISTAT).
Contributo soggettivo obbligatorio
Il contributo soggettivo è una quota obbligatoria calcolata in percentuale sul reddito professionale netto dichiarato ai fini Irpef. Per l’anno 2024, la percentuale è fissata al 14,5%, applicabile su un reddito massimo di 131.100 euro. Indipendentemente dal reddito, è previsto un contributo minimo annuale che, per l’anno corrente, è di 2.695 euro.
Questo contributo può essere frazionato in dodicesimi, adeguandosi così alla durata dell’iscrizione annuale. È importante notare che il contributo soggettivo è interamente deducibile ai fini fiscali, offrendo un vantaggio significativo in termini di riduzione del carico fiscale annuale.
Contributo soggettivo facoltativo
Dal 1° gennaio 2013, INARCASSA permette ai suoi iscritti, inclusi i pensionati, di versare un contributo soggettivo facoltativo oltre a quello obbligatorio. Questo contributo è volto a incrementare il montante contributivo personale e, di conseguenza, l’ammontare delle prestazioni pensionistiche.
L’aliquota per il contributo facoltativo varia dall’1% all’8,5% del reddito professionale netto. Per il 2024, l’importo minimo è di 245 euro, mentre quello massimo è di 12.125 euro. I versamenti possono essere effettuati fino al 31 dicembre dell’anno in corso e sono interamente deducibili ai fini fiscali.
Contributo integrativo
Il contributo integrativo è calcolato applicando una percentuale del 4% sul volume d’affari IVA, escludendo le fatture relative a prestazioni estere. Anche per questo contributo, esiste un minimo annuale di 815 euro per il 2024. È importante sottolineare che questo contributo non è assoggettato all’Irpef e non concorre alla formazione del reddito professionale.
Questo contributo è frazionabile in dodicesimi in base ai mesi di iscrizione effettiva e deve essere versato da tutti i professionisti titolari di partita IVA iscritti all’albo.
Contributo di maternità/paternità
Per l’anno in corso, il contributo per le prestazioni di maternità e paternità è stabilito in 60 euro. Questo contributo è frazionabile in base ai mesi di iscrizione effettiva e deve essere versato in due rate semestrali.
Modalità di dichiarazione e versamento dei contributi
Gli iscritti devono presentare annualmente una dichiarazione del proprio fatturato professionale a INARCASSA. Questa dichiarazione è essenziale per il calcolo accurato dei contributi dovuti e deve includere sia il reddito IRPEF che il volume d’affari IVA.
I contributi possono essere versati tramite diversi metodi, inclusi il sistema PagoPA, modello F24, SDD (addebito diretto), bonifico bancario o tramite la Inarcassa Card.