Era il 20 luglio del 1969 e Neil Armstrong aveva appena messo piede sulla luna e disse: “Un piccolo passo per l’uomo e un grande passo per l’umanità”. Sì, perché la storia dell’umanità è fatta di piccoli passi iniziali ma che possono cambiare il destino delle vicende umane. E in tempi di guerre ed estremismi anche la creazione di una stanza comune dove possono pregare insieme cattolici, musulmani  ed ebrei è un fatto significativo. Succede all’università di Firenze dove diventa realtà la proposta lanciata un paio di mesi fa da Gadi Piperno, rabbino capo di Firenze, in occasione di un dibattito al rettorato, cui presero parte anche l’imam Izzeddin Elzir e l’abate di San Miniato, padre Bernardo Gianni.

Nasce all’università di Firenze per cattolici, ebrei, musulmani

Mentre viviamo tra una guerra e l’altra, tra proteste pro Palestina e cortei l’ateneo fiorentino annuncia l’istituzione della “stanza del silenzio“, cioè uno spazio fisico dedicato al raccoglimento, alla preghiera, alla meditazione che l’Università di Firenze inaugurerà prima dell’inizio dell’estate presso il campus delle Scienze sociali a Novoli. L’area, voluta dalla rettrice Alessandra Petrucci, rappresenta il risultato dell’impegno concreto che l’ateneo ha assunto per favorire il dialogo tra le diverse sensibilità religiose. Un piccolo passo ma anche questo un grande passo per l’umanità.

Stefano Bisi