Londra si avvia a scegliere il suo nuovo sindaco, il prossimo 2 maggio. Oltre all’attuale primo cittadino, Sadiq Khan, alla caccia del terzo mandato consecutivo, hanno presentato la propria candidatura altri dodici esponenti della politica e della società civile.

Tra di loro spicca Brian Rose, in rappresentanza del partito London Real. A farne una figura molto interessante è il fatto di aver presentato all’interno del suo programma una proposta la quale punta a fare della capitale britannica una città ad alta vocazione crypto. Andiamo a vedere come.

Brian Rose intende fare di Londra un hub crypto

Il programma con cui Brian Rose ha caratterizzato la sua candidatura, prevede un paio di proposte ad alta vocazione tecnologica. La prima riguarda l’introduzione di un token del valore di 100 sterline, che verrebbe poi distribuito ad ogni abitante capitolino. Per vararlo, Rose prevede un fondo pari a un miliardo di sterline, per reperire le quali sarebbe introdotta un’imposta una tantum pari all’1% sui profitti derivanti dal settore finanziario.

La seconda proposta prevede invece l’esplorazione di un progetto pilota incentrato sull’utilizzo delle valute virtuali all’interno dell’amministrazione cittadina e nelle transazioni quotidiane. Un progetto teso con tutta evidenza a fare di Londra un vero e proprio hub crypto. Sfruttando peraltro un solido quadro normativo e una vivace scena tecnologica, tali da renderla un luogo ideale per le società e gli appassionati di criptovalute. Ad affermarlo è CoinWire, che proprio di recente ha pubblicato una graduatoria delle città a maggior vocazione crittografica.

Naturalmente, il programma di Rose non è incentrato unicamente su questa aspirazione. Proprio i due punti in questione, però, lo caratterizzano rispetto agli altri candidati che hanno preferito concentrarsi su aspetti più tradizionali. Proprio per questo potrebbe calamitare l’attenzione dell’elettorato più propenso all’innovazione finanziaria, in particolare quello più giovane.

Una sfida molto difficile

Occorre anche sottolineare che, almeno stando ai sondaggi, Sadiq Khan è largamente favorito sul resto del lotto. L’attuale sindaco, infatti, gode di larga popolarità, tanto da staccare di oltre venti percentuali nei sondaggi la principale concorrente, la conservatrice Susan Hall. Un distacco che ha spinto i Tories a defilarsi da una campagna elettorale data per persa in partenza.

Proprio il particolare accento posto su un tema come quello delle criptovalute e sulla necessità di aumentare la consapevolezza dei cittadini londinesi al riguardo, potrebbe permettere a Rose di ricevere attenzioni maggiori rispetto agli altri candidati.

Intanto, però, anche Londra entra nel novero delle città che potrebbero rivelarsi la sede ideale per ospitare le tante aziende che operano nel settore della blockchain. Un novero cui, del resto, ambiscono in molti.

Le altre città europee che stanno svoltando verso le criptovalute

Londra, ove realmente decidesse di proporsi come hub crypto, si troverebbe a concorrere con un lotto già qualificato di avversarie. A partire da Lugano, ove sono presenti un gran numero di ATM Bitcoin e molte attività collegate all’innovazione finanziaria.

Tra le altre città europee, occorre poi sottolineare quanto segnalato sempre da CoinWire. All’interno della sua graduatoria, in cui Londra è al secondo posto, c’è anche Roma. La Città Eterna, infatti, va a posizionarsi in crescita nel mercato del lavoro crypto continentale. Può farlo grazie a un clima normativo favorevole e a una prospera industria fintech, tali da rendere l’Urbe molto attraente per i professionisti delle criptovalute.

A livello mondiale, invece, è da sottolineare il primato conseguito da New York, per la soddisfazione del suo sindaco Eric Adams, che proprio sul desiderio di farne un hub crypto ha impostato la sua campagna. La Grande Mela riesce a strappare questo primato grazie alla sua centralità finanziaria, con il concorso di Wall Street che, un tempo bastione della finanza tradizionale, si è trasformato nel corso degli ultimi anni in un punto di riferimento per il settore delle criptovalute e della blockchain.