Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è il possibile successore di Matteo Salvini alla guida della Lega? L’endorsement del padre fondatore, Umberto Bossi, è arrivato nella giornata di ieri creando velenose polemiche che oggi, l’attuale segretario nazionale ha provato a mettere a tacere nel corso della festa per i 40 anni della Lega a Varese.
Sulle parole di apprezzamento del senatur per il ministro, Giancarlo Giorgetti, infatti, Salvini ha replicato:
“A Bossi, visto che ha costruito tutto, tutto è permesso”.
Una festa quella di oggi – 14 Aprile – a Varese a cui non ha partecipato Bossi, ma alla quale era presente il ministro Giorgetti che ha ringraziato il vicepremier leghista per aver portato avanti la battaglia della Lega, ma, ha anche sottolineato la necessità di non obbedire cecamente alle gerarchie.
Giorgetti a Varese: “Grazie a Matteo. Rispetto delle gerarchie non sia servilismo”
Dopo quello del segretario nazionale Matteo Salvini, quello del Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, era senza dubbio l’intervento più atteso della manifestazione. Fresco di investitura da prescelto per la successione alla segreteria nazionale, il ministro leghista ha prima di tutto ringraziato Umberto Bossi e poi Matteo Salvini.
“Ci sono state persone incredibili, capaci di interpretare il loro tempo e la loro gente che ci hanno insegnato come andare su quel terreno tortuoso. Grazie ai militanti e a Bossi, a Matteo che porta avanti questa battaglia, a Maroni che non c’è più”.
Ma è tra le righe di un’altra dichiarazione che si possono leggere accenni alla futura battaglia per la segreteria nazionale.
“Abbiamo imparato che certe volte bisogna urlare, certe volte stare zitti, certe volte reagire e altre sopportare. Queste regole sono regole che io continuo a considerare, avendo fatto io segretario della Lega Lombarda. Sono regole fatte anche di principi di gerarchia e disciplina, che però non deve diventare servilismo.”
ha detto Giorgetti che ha, poi, continuato
“Sarebbe un errore. Sono regole che ci fanno forti e certi che alla vetta arriveremo”.
Molinari: “I disagi della base vanno ascoltati, lo diciamo da tempo”
Sembrerebbe essere schierato sulla linea del fondatore Umberto Bossi, il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, che al termine della festa per il 40ennale della Lega Lombarda ha detto:
“Bossi si ascolta, si rispetta e non si commenta perché è il capo e quindi condivido l’analisi di Salvini. E non penso che Bossi si faccia influenzare da chicchessia”.
Molinari ha concluso poi sottolineando che:
“I disagi della base vanno ascoltati e che ci sia una questione settentrionale da riportare al centro dell’agenda è una cosa che noi nel partito diciamo da tempo e su cui discutiamo da tempo.”