La giunta militare del Niger ha terminato, il mese scorso, l’accordo militare con gli Stati Uniti. Ha, invece, optato per una cooperazione militare con la Russia. Migliaia di nigerini sono scesi in strada per protestare contro la presenza delle forze americane nel Paese e hanno chiesto il ritiro delle truppe.

Niger, proteste per chiedere il ritiro delle truppe americane

I manifestanti si sono radunati, ieri, 13 aprile 2024, a Niamey, capitale del Niger. Secondo quanto riporta AfricaNews le protesto hanno avuto inizio in seguito all’appello delle organizzazioni della società civile  vicine al governo militare al potere. Queste hanno affermato il sostegno alla giunta, mentre hanno chiesto il ritiro delle truppe americane e di tutte le forze straniere dal Paese.

Dopo il colpo di stato del luglio 2023, il Niger ha cambiato strategia e si è allontanato dalla cooperazione con gli Stati Uniti avvicinandosi alla Russia.

L’allontanamento dagli alleati storici

Dopo il golpe del 26 luglio 2023, la giunta militare nigerina ha chiesto il ritiro delle truppe francesi. I nigerini si sono uniti per le proteste antifrancesi. Il ritiro è stato completato alla fine del mese di dicembre. Le tensioni tra la Francia e la sua ex colonia sono continuate fino alla chiusura dell’ambasciata francese a Niamey nel gennaio 2024.

Durante questi mesi, gli Stati Uniti hanno mantenuto la loro presenza militare nel Paese nonostante le relazioni deteriorate. Il 16 marzo 2024, la giunta ha annunciato di aver chiesto a Washington il ritiro delle truppe presenti per le operazioni dell’antiterrorismo. Gli Stati Uniti affermano di non aver ricevuto una richiesta formale da parte della giunta del Niger di lasciare le basi militari. Attualmente circa mille militari statunitensi operano nelle due basi.

La cooperazione militare con la Russia

Il Niger ha deciso di lasciare il blocco politico ed economico regionale, Ecowas, e ha stretto legami con la Russia. Mercoledì, 10 aprile, sono arrivati istruttori e armi russi per aiutare il Niger a migliorare le sue difese aeree. Questo ha evidenziato l’apertura della giunta verso una cooperazione più stretta con Mosca. Non è esclusa un’ulteriore collaborazione in altre aree.

Le proteste di ieri hanno richiamato alla mente quelle contro le truppe francesi. Al momento non è chiaro se e quando gli Stati Uniti ritireranno le proprie truppe.