Sono in arrivo presso il Ministero della Cultura nuove opportunità di lavoro per un esperto Digital Library. Il vincitore della procedura opererà all’interno del progetto “Conservazione e valorizzazione dell’archivio audiovisivo della RAI”.

L’incarico sarà conferito nel settore delle tecnologie di conservazione e valorizzazione del patrimonio audiovisivo. Per partecipare alla selezione, la domanda deve essere presentate entro il 29 aprile 2024.

Vediamo quali sono i requisiti richiesti, come si svolge la selezione, il compenso e la durata dell’incarico e le modalità di presentazione delle domande.

Opportunità di lavoro per un esperto presso il Ministero della Cultura

Il Ministero della Cultura è alla ricerca di un esperto nel settore delle tecnologie di conservazione e valorizzazione del patrimonio audiovisivo. All’esperto verrà conferito l’incarico di Digital Library, presso l’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale.

Il vincitore dovrà svolgere le seguenti funzioni di supporto:

  • Nell’individuazione del materiale da digitalizzare e definire i caratteri di metadatazione;
  • Alla realizzazione del prototipo del Portale (POC);
  • Nella progettazione del Centro di documentazione.

Inoltre, dovrà verificare, per esempio:

  • La tempestività con cui la Rai procede alla realizzazione delle attività;
  • La regolarità delle procedure e delle spese previste;
  • Eventuali incongruenze o irregolarità riscontrate nel corso dell’attuazione del progetto.

Chi può partecipare

Possono presentare la domanda di partecipazione al concorso per esperti solo coloro in possesso di determinati requisiti.

Innanzitutto, è richiesta la laurea magistrale in discipline tecnico scientifiche o in discipline umanistiche.
Inoltre, i candidati devono aver avuto esperienza di lavoro, per un periodo di almeno dieci anni, nei settori di attività da svolgere nell’ambito dell’incarico. I settori sono i seguenti:

  • Digitalizzazione e metadatazione del patrimonio audiovisivo;
  • Algoritmi di intelligenza artificiale;
  • Progettazione e sviluppo portali.

È richiesta, altresì, la conoscenza della lingua inglese pari o superiore al libello B1.

Iter selettivo

La selezione prevede un colloquio selettivo dei candidati in possesso dei requisiti sopra indicati. I candidati saranno valutati sulla base del punteggio derivante dal colloquio e dal curriculum vitae presentato.

In cosa consiste il colloquio? La prova orale sarà volta alla verifica delle competenze e delle esperienze dei candidati e la loro attitudine in relazione all’incarico. La valutazione avrà un punteggio massimo di 60 punti. Per quanto riguarda il curriculum vitae sarà attribuito un punteggio massimo di 40 punti.

Oggetto della valutazione saranno anche le seguenti esperienze:

  • Project Management presso le Pubbliche Amministrazioni o aziende pubbliche e private in progetti di elevata complessità;
  • Progettualità digitali e tecnologiche a rilevanza nazionale in ambito culturale;
  • Gestione di progetti di digitalizzazione del patrimonio culturale ad elevata complessità.

Come presentare la domanda

La domanda per partecipare alla selezione deve essere presentata entro le ore 12:00 del 29 aprile 2024, solo ed esclusivamente per via telematica, sul portale di reclutamento InPA.

L’accesso alla piattaforma è consentito previa autenticazione con le proprie credenziali digitali Spid, Cie, Cns o eIDAS.

Così come per gli altri concorsi e selezioni pubbliche, i candidati devono essere in possesso di un indirizzo di Posta elettronica certificata (PEC) personale.

Tutte le informazioni saranno pubblicate sul sito del Ministero della Cultura, nella sezione “Atti e Normativa – Avvisi”. La graduatoria finale, invece, sarà pubblicata sia sul sito del Ministero della Cultura che sul portale InPA.

Quanto dura l’incarico

Una volta selezionato l’esperto, il ruolo sarà conferito entro il mese di giugno 2024. L’esperto percepirà uno stipendio lordo massimo pari a 350,00 euro al giorno, con un impegno indicativo di 240 giornate complessive.

Quando dura l’incarico? È prevista una durata pari a trentasei mesi, nelle seguenti sedi esecutive:

  • Roma;
  • Torino;
  • Napoli.

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