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Guerra a Gaza, l’ambasciatore israeliano all’ONU attacca l’Iran: “Chiediamo ogni sanzione contro Teheran dopo l’attacco”

Dopo l’attacco con droni da parte delle forze iraniane nella serata di ieri 13 aprile, oggi 14 aprile in Israele si teme che questo sia l’inizio di una fase nuova nella guerra nella regione. Il premier israeliano Netanyahu promette la vittoria, mentre Hamas respinge l’ennesima bozza di accordo per liberare gli ostaggi.

L’Idf (esercito israeliano) afferma di aver distrutto il 99% dei droni lanciati dall’Iran, mentre il presidente Usa Biden chiede che i toni si abbassino, indicando che le forze militari statunitensi non parteciperanno ad un attacco israeliano contro l’Iran.

Israele: “Chiediamo tutte le sanzioni contro l’Iran”

23:30

Duro attacco di Gilad Erdan, ambasciatore israeliano all’ONU che ha paragonato l’Iran alla Germania del Terzo Reich durante l’ultima riunione delle Nazioni Unite: “Il regime iraniano non è diverso dal Terzo Reich e l’ayatollah Ali Khamanei non e’ diverso da Hitler. Chiediamo tutte le sanzioni contro l’Iran”.

 

Regno Unito: “L’Iran vuole creare caos nella regione mediorientale”

23:19

Barbara Woodward, ambasciatrice britannica all’ONU, ha sottolineato che le azioni dell‘Iran rappresentano un grave rischio per un’escalation nella regione mediorientale. L’Iran dunque ha dimostrato ancora una volta l’intento di voler scatenare il caos.

 

Gaza, Hamas chiede una tregua di sei settimane

23:08

I rappresentati di Hamas avrebbero presentato ai mediatori un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, chiedendo una tregua di almeno sei settimane prima di avviare uno scambi con i detenuti palestinesi nelle carceri d’Israele. A riferirlo è il quotidiano Haaretz.

 

Iran: “Pronti a colpire anche basi USA in caso di contrattacco d’Israele”

22:48

Arrivano nuove minacce da parte dell’Iran dopo l’attacco condotto contro Israele. Il regime di Teheran è pronto a colpire anche le basi americane nella regione qualora il governo israeliano decidesse di contrattaccare dopo l’offensiva iraniana di ieri 13 aprile 2024.

 

La Francia convoca l’ambasciatore iraniano dopo attacco ad Israele

22:41

Anche la Francia ha preso posizione dopo l’attacco condotto dall’Iran contro Israele. Stephane Sejourne, ministro degli esteri francese, ha convocato l’ambasciatore iraniano per discutere dell’azione condotta da Teheran.

 

ONU, Guterres condanna l’attacco dell’Iran contro Israele

22:26

Anche Antonio Guterres, segretario generale dell’ONU, ha ribadito la sua ferma condanna all’Iran dopo l’attacco condotto contro Israele. La stessa carta delle Nazioni Unite, ha ricordato Guterres durante il Consiglio di Sicurezza, vieta l’uso della forza contro l’integrità territoriale o l’indipendenza di ogni Stato.

 

Il Regno Unito convoca l’incaricato d’affari dell’Iran

21:54

Il Regno Unito ha convocato l’incaricato d’affari di Teheran a Londra per protestare contro l’attacco dell’Iran contro Israele. La Gran Bretagna, come riportato dal portavoce del Ministero degli Esteri, ha condannato il gesto offensivo dell’Iran.

 

 

Tajani: “Un’escalation in Medio Oriente non gioverebbe a nessuno”

21:33

Antonio Tajani, ministro degli esteri italiano, ha rilasciato un’intervista a Stasera Italia su Rete 4: “Un’escalation in Medio Oriente non gioverebbe a nessuno. L’interesse comune è quello di lavorare per la pace e la stabilità. ‘L’attenzione dell’intelligence italiana è aumentata dopo l’attacco dell’Iran a Israele perché ”potrebbero esserci lupi solitari”.

Iran, Khamenei: “Gerusalemme sarà nelle mani dei musulmani”

21:15

Ali Khamenei, guida suprema dell‘Iran, ha lanciato una nuova sfida ad Israele. Il capo del governo iraniano ha pubblicato un video di alcuni droni che sorvolano la città di Gerusalemme, e scrivendo in ebraico che la città sarà nelle mani dei musulmani: “Gerusalemme sarà nelle mani dei musulmani e il mondo musulmano celebrerà la liberazione della Palestina”.

Tajani: “Il contingente italiano verrà rispetto dall’Iran”

20:58

Arrivano rassicurazioni da parte del ministro degli esteri Antonio Tajani, ospite di Stasera Italia su Rete 4. Il vice premier ha confermato che l’Iran non attaccherà il contigente italiano che attualmente presta servizio in Libano: “Gli iraniani ci hanno assicurato che verranno rispettati i nostri militari italiani nell’area. Il contingente italiano in Libano è sotto l’egida dell’Onu, è in condizioni di essere protetto, non credo ci siano pericoli né per i militari italiani né per i cittadini italiani in Israele e in Iran”.

Tajani: “Segnali incoraggianti da Israele e Iran, l’invito del G7 pare sia stato accolto”

20:45

Antonio Tajani, ministro degli Esteri italiano, ha rilasciato un’intervista a Stasera Italia su Rete 4 spiegando come sia da parte israeliana che da parte iraniana stiano arrivano segnali incoraggianti dopo l’attacco condotto da Teheran nella giornata di ieri 13 aprile 2024: “Questa sera arrivano segnali incoraggianti sia da Teheran che da Gerusalmemme, mi pare sia stato accolto l’invito del G7 a essere prudenti. La diplomazia occidentale è al lavoro, come dimostra il G7 che ha dato segnali chiari di sostegno a Israele e di condanna dell’attacco, ma ha anche dato un messaggio di portare la pace, invitando entrambe le parti a non avviare operazioni militari”.

Israele: “Non estenderemo operazioni militari”

20:30

Israele ha deciso di non estendere le proprie operazioni militari in seguito all’attacco dell’Iran. La conferma è arrivata da Daniel Hagari, portavoce dell’esercito israeliano. Israele allo stesso tempo però vorrà valutare ogni scenario ma rimane in allerta dato che ha approvato sia dei piani militari offensivi che difensivi. A riferirlo è il Times of Israel.

 

Israele: “Gli ostaggi di Hamas sono trattenuti a Rafah”

20:21

L’esercito israeliano è convinto del fatto che gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas siano trattenuti a Rafah, nella zona sud della Striscia di Gaza. Proprio qui Israele sembra pronto a compiere un’offensiva militare e farà tutto il possibile per riportare a casa gli ostaggi.

 

USA: “La risposta d’Israele è stata straordinaria”

20:18

Soddisfazione per gli Stati Uniti dopo la risposta d’Israele all’attacco lanciato dall’Iran. Il governo americano, dopo aver effettuato i controlli del caso, ha definito la risposta israeliana straordinaria.

Dichiarazione del G7: l’Iran destabilizza il Medio Oriente

19:22

I leader dei paesi del G7 hanno accusato l’Iran di compiere ulteriori passi “verso la destabilizzazione della regione”, aggiungendo che Teheran “rischia di provocare un’escalation regionale incontrollabile”.

“Questo deve essere evitato”, aggiunge la nota.

“Continueremo a lavorare per stabilizzare la situazione ed evitare un’ulteriore escalation. In questo spirito, chiediamo che l’Iran e i suoi delegati cessino i loro attacchi, e siamo pronti ad adottare ulteriori misure ora e in risposta a ulteriori iniziative destabilizzanti”.

Stati Uniti, Europa, Canada e Gran Bretagna vogliono la fine dell’occupazione israeliana

19:03

I Paesi di questo blocco riconoscono la violazione dei diritti dei palestinesi e spingono per una soluzione politica che porti alla fine dell’occupazione israeliana e alla nascita di uno Stato Palestinese.

Stati Uniti

Lo scorso 12 aprile il Segretario di Stato americano Anthony Blinken aveva effettuato un giro di telefonate per chiedere a Cina, Arabia Saudita e Turchia di mediare con l’Iran per evitare attacchi che avrebbero potuto sortire conseguenze nefaste. La Casa Bianca è da mesi impegnata per evitare che il conflitto si allarghi all’intera regione. Blinken ha effettuato numerosi tour nell’area, passando anche per il Libano, dove si annidano gli Hezbollah, gli alleati di Teheran che con Israele scambiano colpi direttamente dal confine. Gli Usa, in procinto di disimpegnarsi dall’Iraq e con le elezioni in arrivo, non vogliono un Medio Oriente in fiamme, ma continuano a considerare Teheran il nemico numero uno, a maggior ragione dopo quest’attacco.

Europa

Unanime la condanna di Francia, Germania e Italia e dei Paesi Ue. L’Unione Europea, attraverso il presidente della Commissione Ursula von der Leyen, ha intimato all’Iran di “cessare immediatamente gli attacchi”. Anche a Bruxelles le elezioni sono alle porte e una larga parte dell’opinione pubblica negli ultimi mesi si e’ dissociata dalle prese di posizione dei singoli Paesi, ritenute troppo sbilanciate a favore di Israele, alla luce della gravissima situazione umanitaria a Gaza. L’Europa dietro la minaccia iraniana vede agitarsi lo spettro del terrorismo di matrice islamica e questo e’ un fattore che contribuira’ a determinare il risultato delle elezioni.

Canada e Gran Bretagna

Sostegno a Israele e condanna all’Iran, che il primo ministro britannico Rİshi Sunak accusa di “voler seminare il caos”.  A parte inviti alla moderazione giunti da Ottawa, i due Paesi sono rimasti allineati con la politica estera statunitense. Tuttavia in Gran Bretagna si sono moltiplicate le accuse al governo e  le polemiche per le forniture militari che continuano a essere garantite a Israele.

L’attacco di Teheran spacca il mondo in due

18:58

L’attacco sferrato dall’Iran verso Israele nella notte non ha avuto conseguenze rilevanti per lo Stato ebraico, ma ha finito con l’aggravare ulteriormente la frattura tra i blocchi creatisi nel panorama internazionale all’indomani dell’attacco del 7 ottobre scorso. L’Occidente, seguendo la linea degli Stati Uniti, ha subito riconosciuto il diritto di Israele a difendersi, giustificato numerose operazioni per poi chiedere di limitare i bombardamenti solo quando la situazione umanitaria a Gaza era divenuta insostenibile e gli appelli dell’Onu innumerevoli.

Un fronte all’inizio compatto, poi diversificatosi alla luce della crisi umanitaria che affligge i civili e alle decine di migliaia di vittime della Striscia. Fratture che non hanno pero’ portato la politica a intraprendere iniziative concrete per una soluzione condivisa. I droni e missili iraniani hanno ricompattato questo fronte, la cui posizione è stata uniforme: netta condanna all’attacco iraniano e Teheran che torna a essere additato come il capofila dei regimi che puntano a colpire le democrazie occidentali.

Sull’altro fronte i Paesi che hanno espresso “estrema preoccupazione” per una possibile escalation e le ricadute sulla regione. Paesi come Cina, Russia, Turchia, Egitto, Arabia Saudita che hanno un dialogo aperto con i leader di Hamas, in alcuni casi (Il Cairo e Ankara) vogliono evitare flussi di profughi. Ci sono poi i Paesi che hanno sin dall’inizio invitato Israele alla moderazione e che, nel caso della Turchia, sono poi passati dalle accuse feroci e alle sanzioni al commercio.

Oppure, come nel caso di Pechino e Mosca, che hanno assunto posizioni nettamente contro Israele in sede di Consiglio di Sicurezza del’Onu.

 

Il ministro britannico condanna l’attacco durante una chiamata con la controparte iraniana

18:35

David Cameron ha affermato di aver condannato nei “termini più forti” l’attacco dell’Iran a Israele durante una telefonata con l’iraniano Hossein Amirabdollahian.

“Ho chiarito che l’Iran deve fermare questi attacchi sconsiderati, allentare l’escalation e rilasciare la MSC Aries”, ha scritto in un post su X.

Sabato l’Iran ha sequestrato la nave portacontainer MSC Aries, collegata a Israele, vicino allo Stretto di Hormuz.

Il G7 condanna l’attacco dell’Iran a Israele

18:25

Dopo una videoconferenza tenuta dai leader del G7, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha affermato che il gruppo “ha condannato all’unanimità” l’attacco con droni e missili, ma ha aggiunto che “tutte le parti devono dar prova di moderazione”.

“Continueremo tutti i nostri sforzi per lavorare verso la riduzione della tensione. Porre fine alla crisi a Gaza il più presto possibile, in particolare attraverso un cessate il fuoco immediato, farà la differenza”, ha aggiunto Michel.

Ha inoltre affermato che la situazione nell’intera regione, compreso il Libano, sarà discussa al Consiglio europeo della prossima settimana.

Terminata la riunione del G7: Giorgia Meloni lascia Palazzo Chigi

18:05

Terminata la riunione, sempre a quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni ha lasciato Palazzo Chigi.

Due palestinesi feriti in diversi attacchi in Cisgiordania da parte di coloni israeliani

17:31

Le forze israeliane hanno sparato e ferito un giovane nella città di Hableh, a sud della città di Qalqilya, nella Cisgiordania occupata, secondo fonti locali citate dall’agenzia di stampa Wafa.

L’uomo, colpito alla mano, è stato trasferito al Darwish Nazal Governmental Hospital.

Separatamente, nella città di al-Khader, a sud di Betlemme, Alaa Omar Abu Ghalioun, 42 anni, è stato picchiato e ferito da un gruppo di coloni israeliani illegali che operavano sotto la protezione dell’esercito israeliano, ha riferito Wafa.

L’incidente è avvenuto sul terreno della vittima nella zona di Batin al-Maasi, a sud di al-Khader, secondo l’intervista di Wafa all’attivista palestinese Ahmed Salah.

Piantedosi, massima allerta sugli obiettivi sensibili

17:06

“Grande attenzione per la situazione in Medio Oriente a seguito degli attacchi iraniani contro lo Stato di Israele”. Lo scrive su X il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che aggiunge: “Sono in contatto con i prefetti delle città italiane e ho convocato, domani al Viminale, un comitato con i vertici delle Forze di Polizia e dell’intelligence per fare il punto sulla situazione. L’allerta sugli obiettivi sensibili è massima”.

Terminata riunione G7

16:56

E’ terminata la videoconferenza con i leader del G7, e dell’Ue, convocata dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per discutere dell’attacco iraniano contro Israele. La riunione è durata poco meno di un’ora.

Il ministero degli Esteri israeliano suggerisce sanzioni all’Iran dopo l’attacco

16:39

L’Iran “deve pagare un prezzo per la sua aggressione” dopo il suo attacco di ritorsione contro il territorio israeliano, dice il portavoce del ministero degli Esteri Lior Haiat.

“La scorsa notte, l’Iran ha lanciato un attacco su larga scala e senza precedenti – composto da centinaia di droni, missili cruise e missili balistici – contro lo Stato di Israele. È necessario imporre sanzioni dolorose all’Iran, compreso, ma non limitato a, il campo dei missili”.

Tra gli obiettivi principali dell’Iran c’erano un centro di intelligence e una base aerea nel deserto del Negev, che secondo Teheran è stata utilizzata da Israele per colpire il consolato iraniano a Damasco il 1° aprile.

Psi, Europa alzi voce, collaborare tutti a cessate fuoco

16:37

Enzo Maraio, segretario del PSI (Partito Socialista Italiano): “Ora più che mai è necessario che la voce dell’Europa si faccia sentire più forte che mai, superando le incertezze degli ultimi mesi. La politica e le istituzioni, maggioranza e opposizione, in questo momento di straordinaria emergenza,  devono collaborare per sollecitare la comunità internazionale e arrivare al cessate il fuoco immediato e per evitare  una drammatica escalation in Medio Oriente. È un focolaio, senza interventi si rischiano drammi più grandi ancora”.

 

New York Times, Iran e Israele al primo grande bivio

16:26

Gli iraniani – dichiara Sanam Vakil, direttore del programma Medio Oriente alla Chatham House – hanno giocato le loro carte: “Hanno deciso di svelare il bluff di Israele e sentivano fosse arrivato il momento dopo gli ultimi sei mesi e il tentativo di ricacciarli indietro”.

Per anni, continua il quotidiano liberal americano, l’Iran ha incassato colpo su colpo da Israele: l’assassinio di scienziati nucleari e comandanti militari, esplosioni nelle sue basi nucleari e militari, hackeraggi, infiltrazioni nell’intelligence e un “imbarazzante” furto di documenti sul nucleare. Ma dopo l’assalto condotto da Hamas il 7 ottobre, Israele è andata in guerra a Gaza, intensificando i suoi attacchi sugli interessi iraniani e sui comandanti che si trovavano in Siria.

In una serie di raid compiuti da dicembre, Israele ha ucciso almeno diciotto alti ufficiali e personale militare che faceva parte delle QudsForce, l’unità di élite della Guardia rivoluzionaria islamica che opera fuori da confini iraniani. Teheran è stata criticata più volte dai suoi alleati per non aver risposto subito con durezza. Tra questi, le maggiori critiche sono arrivate dalle milizie di Hezbollah, che rappresenta il suo alleato più vicino e più solido in Libano.

Ma con gli attacchi condotti ieri, sostengono gli analisti, Teheran ha sentito il bisogno di tracciare una linea rossa e avvertire Israele che non avrebbe accettato più attacchi. Adesso, però, le due parti sono finite in una fase di stallo, ma entrambe consapevoli che un’escalation può portare danni enormi a tutte e due.

Crisi in Medio Oriente, arrivo a palazzo Chigi della premier Meloni per riunione straordinaria del G7

16:25

È in programma oggi intorno alle 16 la riunione con i leader del G7 in videoconferenza. La call, è stata convocata dalla presidenza italiana a seguito dell’offensiva dell’Iran nei confronti di Israele.

La premier Giorgia Meloni, giunta a Palazzo Chigi ha condannato gli attacchi iraniani contro Israele:

“Il Governo italiano ribadisce la condanna agli attacchi iraniani contro Israele. La presidenza italiana del G7 ha organizzato per il primo pomeriggio di oggi una conferenza in collegamento a livello dei leader. Esprimiamo forte preoccupazione per una destabilizzazione ulteriore della regione e continuiamo a lavorare per evitarla”

 

Gantz: “Ci vendicheremo al momento e al modo adatto”

15:50

Il ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz ha rilasciato dichiarazioni durissime sull’attacco iraniano a Israele. Per il ministro lo Stato Ebraico deve rafforzare “l’alleanza strategica e la cooperazione regionale” e aggiunge che:

L’Iran è un problema globale, è una sfida regionale ed è anche un pericolo per Israele, e ieri il mondo era chiaramente al fianco di Israele di fronte al pericolo. Israele contro l’Iran, il mondo contro l’Iran: questo è il risultato. Questo è un risultato strategico, che dobbiamo sfruttare per la sicurezza di Israele. Questo evento non è finito: l’alleanza strategica e il sistema di cooperazione regionale che abbiamo costruito e che ha superato la prova significativa devono essere rafforzati proprio ora. Israele ha dimostrato ieri di essere un’ancora di potere militare e tecnologico e un’ancora di sicurezza in Medio Oriente

Di fronte alla minaccia iraniana costruiremo una coalizione regionale e chiederemo il prezzo all’Iran, nel modo e nel momento che ci conviene. E, cosa più importante, di fronte al desiderio dei nostri nemici di farci del male, ci uniremo e diventeremo più forti. Anche oggi dobbiamo ricordare che non abbiamo ancora portato a termine i nostri compiti, in primo luogo la restituzione degli ostaggi e l’eliminazione della minaccia contro gli abitanti del nord e del sud. Continueremo la campagna, con determinazione e responsabilità. E insieme vinceremo

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Tajani: “Ho chiesto all’Iran di intercedere con gli Houthi: non colpiscano le navi italiane”

15:33

Il ministro degli Esteri Tajani ha dichiarato che:

Ho chiesto al ministro degli Esteri iraniano di farsi parte presso gli Houthi per far sì che le navi mercantili italiane non vengano colpite nel Mar Rosso. Verranno colpite solo le navi israeliane o che portano armi a Israele. Lì c’è la nostra Marina militare che vigila e protegge il traffico mercantile

Biden: “Non vogliamo un conflitto con l’Iran”

15:32

Dopo il colloquio telefonico con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è tornato sulla questione del Medio Oriente sottolineando che gli Usa non vogliono assistere ad una escalation della crisi.

A riportare le dichiarazioni della Casa Bianca un alto funzionario, che riferisce che il segretario John Kirby si è unito alle parole di Biden:

Non vogliamo assistere a una escalation. Non stiamo cercando una guerra più ampia con l’Iran

Israele: “Su richiesta di Biden non attaccheremo l’Iran”

15:11

Il New York Times ha riportato la notizia che Israele avrebbe annullato l’attacco all’Iran su richiesta del presidente statunitense Joe Biden. Infatti, secondo quanto riportato dalla testata, il capo della Casa Bianca è riuscito a persuadere il premier Netanyahu dal vendicarsi dell’attacco subito da parte dell’Iran questa notte.

L’annullamento arriva, nonostante diversi membri del gabinetto di guerra israeliano fossero favorevoli a lanciare un attacco di risposta. A consolidare la decisione il fatto che il bombardamento non ha causato gravi danni a Israele.

Iran: “Abbiamo avvertito dell’attacco”

14:17

Secondo quanto riferito dal governo iraniano, il Paese ha informato 72 ore prima gli stati confinanti per avvisarli dell’imminente attacco e sostenendo che si sarebbe trattato della risposta contro i crimini di Israele.

Il governo di Teheran dichiara “certa, legittima e irrevocabile” tale risposta, come sottolineato anche dal ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian in una conferenza stampa con gli ambasciatori stranieri. Il ministro, però, ha rassicurato sulla volontà del suo Paese di limitare gli attacchi e reagire solo per autodifesa.

Tuttavia, questa è la prima volta che Teheran lancia un attacco militare diretto contro Israele, nonostante l’odio fra i due Paesi abbia radici profonde e lontane nel tempo, risalenti alla Rivoluzione islamica del 1979.

Nella mattina di oggi Teheran ha ricevuto la telefonata dal presidente turco Erdogan, che ha invitato il governo iraniano a “evitare azioni che facciano ulteriormente salire la tensione con Israele mettendo a rischio l’intera area“, aggiungendo che:

Il ministro, in seguito all’attacco di questa notte, ha chiesto all’Iran di evitare ulteriori atti che possano far aumentare la tensione e mettere a rischio la pace nell’intera regione. La Turchia non vuole l’escalation

Israele attacca fabbrica di armi di Hezbollah in Libano

14:08

Secondo quanto riferisce l’esercito israeliano in un comunicato, lo Stato Ebraico ha attaccato un sito di produzione di armi per i militanti di Hezbollah in Libano. Il raid è avvenuto nell’est del Libano, vicino al confine siriano, e sarebbe la risposta ai lanci missilistici dell’Iran:

I jet da combattimento hanno colpito un importante sito di produzione di armi di Hezbollah nella zona di Nabi Sheet nelle profondità del Libano

Mentre, una fonte di Hezbollah ha detto che:

L’attacco israeliano ha preso di mira un’area vicino a Baalbek e ha preso di mira un edificio a due piani appartenente a Hezbollah. Non ci sono state vittime

Lettera da Erdogan al Papa

13:56

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha inviato una lettera sulla Palestina a Papa Francesco.

Lo comunica l’agenzia stampa turca Andolu, che riporta la decisione del presidente di comunicare con il Santo Padre, affinché intervenga per evitare nuovi e ulteriori conglitti:

Non venga più permesso di calpestare i diritti umani e il diritto internazionale a Gaza

turchia restrizioni israele

Baerbock: “L’Iran ha portato il Medio Oriente sull’orlo del precipizio”

13:53

Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha commentato l’attacco di questa notte da parte dell’Iran a Israele, sostenendo che il bombardamento ha portato il Medio Oriente sull’orlo del precipizio e ha invitato alla moderazione:

Teheran ha gettato un’intera regione nel caos, la spirale di tensioni deve finire

Dall’altra parte, il cancelliere Olaf Scholz ha denunciato la possibile grave escalation che il conflitto sta assumendo e ha sottolineato la “solidarietà” della Germania a Israele rimane solida, tuttavia, anche il cancelliere ribadisce la necessità di “moderazione”:

Non possiamo che chiedere a tutti, in particolare all’Iran, di non continuare su questa strada

Sunak: “Distrutti la maggior parte dei droni iraniani”

13:52

Il primo ministro britannico, Rishi Sunak, ha dichiarato che l’aeronautica militare dell’Unione europea è riuscita a intercettare e distruggere i droni e i missili lanciati dall’Iran.

Un numero, non determinato, di droni iraniani in risposta all’attacco di Teheran contro Israele

Queste le parole, alla BBC, del ministro, che aggiunge:

Sono grato allo sforzo di cooperazione internazionale e alla partecipazione del Regno Unito, nel caso in cui tutti i missili venissero intercettati, nessuno in Israele, ma anche nei paesi vicini, come la Giordania

Crisi Iran-Israele, Schlein sente Meloni: “Collaboriamo nell’interesse dell’Italia”. Conte: “Si fermi spirale violenza”

13:50

Politica italiana in ansia per la situazione in Medio Oriente dopo il raid della notte scorsa dell’Iran contro Israele. In mattinata la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, ha sentito la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per offrirle la collaborazione del Partito Democratico per l’individuazione di una soluzione che ponga fine all’escalation della tensione nella regione.

Un appello a fermare la spirale di violenza arriva anche dal leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, mentre +Europa, chiede che il ministro degli Esteri, Antonio Tajani e quello della Difesa, Guido Crosetto, riferiscano in Parlamento.

Crisi Iran-Israele, Schlein sente Meloni: “Collaboriamo nell’interesse dell’Italia”. Conte: “Si fermi spirale violenza”

Attacco Iran a Israele, Russia, preoccupazione per escalation nella regione

13:15

Iran convoca ambasciatori Francia, Gran Bretagna e Germania

13:00

L’Iran ha convocato gli ambasciatori francese, britannico e tedesco a Teheran per le reazioni all’attacco missilistico e di droni dell’Iran contro Israele.

“Gli ambasciatori britannico, francese e tedesco a Teheran sono stati convocati al Ministero degli Affari Esteri in seguito alle posizioni irresponsabili di alcuni funzionari di questi paesi riguardo alla risposta dell’Iran alle azioni del regime sionista (Israele) contro i cittadini e gli interessi del nostro paese”, riferisce l’agenzia Irna.

Appello della Giordania ad evitare escalation da tutte le parti

12:50

Papa Francesco: “Basta con la guerra, agli attacchi e alla violenza. Le nazioni si schierino dalla parte della pace”

12:30

Tensione in Italia Viva e Forza Italia: “Sono ore drammatiche”

11:46

Sono ore di grande preoccupazione per quanto sta avvenendo in Medio oriente. Condanniamo l’attacco del regime di Teheran e confermiamo il sostegno a Israele. Mai come oggi la sua stessa esistenza è minacciata. Mai come oggi Israele ha il dovere e il diritto di esistere

Esordisce così la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia viva accanto al senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato, all’onorevole Davide Faraone, capogruppo alla Camera, e al senatore Ivan Scalfarotto, responsabile Esteri di Italia viva:

In un mondo che va a fuoco, la grande assente è la politica. L’Europa non può continuare a discutere di piccole beghe di cortile: oggi come non mai, servono gli Stati Uniti d’Europa, serve un’iniziativa diplomatica forte che guidi il processo di pace per evitare una ulteriore escalation del conflitto

Da Forza Italia, i capigruppo al Senato e alla Camera Maurizio Gasparri e Paolo Barelli dicono:

Alla luce del grave attacco a Israele da parte dell’Iran chiederemo ai presidenti di Camera e Senato di valutare l’opportunità di una riunione delle commissioni Affari Esteri e Difesa dei due rami del Parlamento per valutare la situazione e le iniziative che l’Italia intende assumere nell’ambito del G7 e della comunità internazionale a tutela dello Stato di Israele che ha subito questo drammatico e proditorio attacco. La difesa della libertà e dell’esistenza di Israele è un’assoluta priorità anche per le istituzioni italiane. L’Italia è da sempre impegnata con il nostro governo a favorire la pace ed una de-escalation nella grave crisi medio-orientale, in cui prudenza e senso di responsabilità prevalgano sui venti di guerra

Tajani convoca riunione con Blinken

11:40

Il ministro degli Esteri italiano Tajani ha convocato una riunione che vedrà la presenza degli ambasciatori dei Paesi arabi e del segretario di stato americano Antony Blinken per il prossimo mercoledì:

Ho convocato gli ambasciatori dei paesi arabi per fare il punto della situazione, incontrerò il segretario di stato americano Blinken il prossimo mercoledì e poi ci sarà il G7 dei ministri degli Esteri a Capri e la situazione mediorientale sarà il punto principale che metterò all’ordine del giorno. Quindi continuiamo a lavorare per la pace che è il nostro primo obiettivo e per raggiungerla serve una de-escalation

Sulla sicurezza dell’Italia ha detto:

La situazione è senza pericoli particolari anche per i nostri concittadini. La nostra unità di crisi è operativa 24 ore su 24. Al momento non ci sono pericoli

Milei annulla il viaggio in Danimarca e torna in Argentina: “Preoccupazione per Israele”

11:39

Occhio critico e preoccupato quello del presidente argentino Javier Milei, in visita in Danimarca e costretto a interrompere il suo viaggio per ritornare nel Paese sudamericano. La CNN ha riferito che il portavoce della presidenza, Manuel Adorni, ha dichiarato che:

Milei ha interrotto il suo viaggio in Danimarca e tornerà in Argentina oggi per formare un comitato di crisi alla luce degli ultimi eventi in Israele e prenderà in carico la situazione e coordinerà le azioni con i presidenti del mondo occidentale

Il Sudamerica esprime solidarietà per Israele e il ministro degli Esteri cileno Alberto van Klaveren ha affermato che il Paese teme per “il grave inasprimento delle tensioni in Medio Oriente e per gli attacchi iraniani contro Israele. Il Cile condanna l’uso della forza e difende il diritto internazionale umanitario”. Al messaggio si unisce anche il segretariato degli Affari Esteri del Messico che sottolinea l’impatto “che potrebbe avere su migliaia” di vite:

Il Messico condanna l’uso della forza nelle relazioni internazionali e invita le parti all’autocontrollo e a cercare soluzioni pacifiche per evitare la generalizzazione del conflitto in Medio Oriente

Magi: “Meloni e Tajani vengano a riferire in Parlamento”

11:36

Il segretario di +Europa, Riccardo Magi, si è unito alla scia di condanna dell’attacco iraniano, ma chiede alla premier Giorgia Meloni e al ministro degli Esteri Antonio Tajani di riferire subito in Parlamento:

L’attacco iraniano in Israele va condannato con fermezza: il lancio di missili fermato dalla contraerea israeliana avrebbe potuto provocare una immane strage di civili. Al contempo va evitata una risposta da parte israeliana che provocherebbe un allargamento del conflitto con conseguenze inimmaginabili sullo scenario internazionale. Per questo è urgente che la premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani vengano a riferire al parlamento con urgenza quanto prima

Riccardo Magi

Iran: “Israele non risponda, impari la lezione”

11:19

I coraggiosi figli della Guardia Rivoluzionaria, con la collaborazione e il coordinamento di tutti i settori politici e della difesa del Paese, hanno aperto ieri sera una nuova pagina nella storia dell’autorità iraniana e hanno dato una lezione al nemico sionista

Questo il duro avvertimento a Israele da parte del presidente dell’Iran, Ebrahim Raisí, il quale ha dichiarato che la Guardia rivoluzionaria ha dato una lezione allo Stato Ebraico con gli attacchi missilistici e droni della scorsa notte.

Raisì

Usa: “Minaccia missilistica diminuita, ma le restrizioni rimangono”

11:15

Dall’ambasciata statunitense a Gerusalemme fanno sapere che:

La minaccia di bombardamenti di droni e/o missili è diminuita. Tuttavia le precedenti restrizioni di viaggio per i dipendenti governativi statunitensi e i loro familiari rimangono in vigore. I viaggi personali sono limitati all’interno e tra Tel Aviv (comprese Herzliya, Netanya e Even Yehuda), Gerusalemme e Be’er Sheva

L’allarme a trovare riparo per il lancio di missili e droni dall’Iran è stato revocato, ma i cittadini americani su suolo israeliano sono ancora soggetti a limitazioni e a prestare la massima cautela, mentre l’ambasciata continuerà a monitorare attentamente la situazione. Nella nota diffusa, inoltre, si legge che:

Le scuole in tutto Israele rimangono chiuse oggi. Molti voli sono stati cancellati o ritardati e i viaggiatori sono incoraggiati a verificare con la compagnia aerea lo stato del loro volo. I valichi di frontiera terrestri, compreso l’attraversamento del ponte di Allenby, sono aperti. Ricordiamo la continua necessità di cautela e di una maggiore consapevolezza della sicurezza personale, poiché gli incidenti di sicurezza spesso si verificano senza preavviso. Il contesto della sicurezza rimane complesso e può cambiare rapidamente a seconda della situazione politica e degli eventi recenti

Iran razzi e droni su Israele nella notte: le reazioni della politica

10:50

Quanto accaduto questa notte ha sconvolto il mondo della politica, che, questa mattina 14 aprile, si è duramente e fermamente opposta all’attacco iraniano dello Stato Ebraico. Molti i messaggi di solidarietà ai cittadini israeliani e di condanna del bombardamento.

Carlo Calenda, leader di Azione, ha dichiarato:

L’Iran e i suoi alleati estremisti attaccano Israele. Solidarietà da parte mia e di Azione. Ricordiamoci che sono nemici di Israele tanto quanto sono nemici dell’Occidente tutto. Avversari del nostro modo di vivere libero e democratico.

Queste, invece, le parole di Sandro Gozi, segretario generale del Partito democratico europeo e membro del “Team Europe” di Renew per le Europee 2024:

Ferma condanna per l’attacco iraniano contro Israele. L’Iran ha compiuto un ulteriore passo verso la destabilizzazione e il conflitto. Riaffermiamo il diritto inalienabile alla sicurezza di Israele e chiediamo a tutti gli attori di fare di tutto per evitare qualsiasi ulteriore escalation: lasciamo lavorare la diplomazia, affinché si costruisca un percorso di stabilità e pace nella regione.

Il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi, ha affermato:

Condanniamo l’attacco dell’Iran a Israele, che rischia di portare ad una pericolosa escalation. Seguiamo con apprensione i fatti, siamo vicini agli amici israeliani che esortiamo a interrompere le operazioni che coinvolgono i civili a Gaza, e sosteniamo la linea del governo espressa dalla presidente Giorgia Meloni dal ministro Antonio Tajani. È fondamentale ora non dividersi e lavorare tutti, in Italia e in Europa, per una immediata de-escalation e per la pace nella regione.

Dal Viminale, l’attenzione è puntata sulla sicurezza del conflitto in Medio Oriente. Il ministro dell’Interno Piantedosi ha indetto una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica per domani alle 15, in concerto con i vertici delle forze di polizia e dei servizi di intelligence, mentre per oggi, 14 aprile, il ministro sarà impegnato in colloqui telefonici con i prefetti delle maggiori città italiane, che potrebbero convocare dei Comitati provinciali per fare il punto della situazione. Alta l’allerta antiterrorismo su migliaia di obiettivi sensibili, con particolare attenzione ai circa 250 target considerati a maggior rischio.

Macron condanna l’attacco dell’Iran

10:31

Condanna dell’attacco a Israele da parte dell’Iran anche dal presidente francese Emmanuel Macron che ha commentato:

Condanniamo con la più grande fermezza l’attacco senza precedenti lanciato dall’Iran contro Israele.

Il governo di Parigi, però, invita alla moderazione fra le parti coinvolte ed esprime solidarietà al popolo dello Stato Ebraico:

L’attacco della notte scorsa minaccia di destabilizzare la regione. Esprimo la mia solidarietà al popolo israeliano e l’importanza per la Francia della sicurezza di Israele, dei nostri alleati e della stabilità regionale. La Francia lavora con i suoi alleati per una de-escalation e fa appello alla moderazione.

Renzi: “I politici fanno solo tweet. La risposta iraniana era attesa”

10:15

Dura la risposta di Matteo Renzi, leader di Italia Viva. A Sky, il deputato si è scagliato contro la gestione politica della guerra a Gaza e sottolinea che:

La risposta iraniana era largamente attesa. La vera questione è che il mondo sembra impazzito perché è privo di un punto di equilibrio. Siamo in una anarchia totale. C’è uno scacchiere complicatissimo. Quello che farà Israele non siamo nelle condizioni di dirlo. L’Iran ha fatto una operazione di grande impatto mediatico, Israele si è difesa, ma siamo solo a metà del guado e non si vede la politica. In tutto questo dove è l’Europa? Stanno a fare i tweet i nostri dirigenti europei…

Matteo Renzi

Sulla conferenza voluta dal presidente statunitense Joe Biden, dichiara:

La riunione era doverosa e ha fatto bene Biden a chiederne la convocazione d’accordo con la presidente di turno del G7 Meloni. Ma il vero tema non è il G7 oggi ma capire che l’estremismo islamico è il più grande problema che ha il mondo. Il mondo islamico non è tutto estremista, tutt’altro, la stragrande maggioranza del mondo islamico non è estremista. C’è una divisione profonda tra gli estremisti che sono piccola minoranza guidata dall’Iran. La vera questione è capire la profondità della minaccia. In Arabia saudita si gioca la partita della pace attraverso Mohammed bin Salman e sconfiggere questa battaglia contro Teheran non va solo a vantaggio di Israele. Bene che il G7 si riunisca oggi, ma l’Europa non dice niente, non c’è, purtroppo.

L’Europa non tocca palla sui dossier. In Ue servono due cose che in questo momento non ci sono: la difesa comune europea, l’esercito comune, e uno sforzo diplomatico. Se noi continueremo a mandare avanti dei grigi burocrati e non dei politici alle riunioni non si cambierà mai. L’esercito europeo, l’elezione diretta del presidente della commissione europea e il superamento del diritto di veto: questa sono le cose che servono

Tajani: “Israele adotti prudenza, bisogna ridurre la tensione”

10:14

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha confermato in una intervista a RTL 102.5 che per domani mattina è prevista una riunione degli ambasciatori dei Paesi arabi a seguito della videoconferenza indetta del G7. Per il ministro:

L’obiettivo del governo italiano, che ha anche la responsabilità di guidare il G7, è prendere tutte le iniziative per evitare il peggioramento della situazione dopo l’attacco iraniano della notte scorsa, fermo restando che nessuno può pensare di cancellare Israele dalla carta geografica, come sostengono gli estremisti. Domattina ci sarà la riunione di tutti gli ambasciatori dei Paesi arabi; martedì incontrerò il ministro degli esteri canadesi e da mercoledì sera a Capri ci sarà il G7 degli Esteri.

Tajani ha ribadito che oggi la premier Giorgia Meloni sarà impegnata con la riunione del G7 e che la delicata questione del Medio Oriente sarà il tema dell’agenda politica nei prossimi appuntamenti. Ai microfoni di RTL 102.5 spiega che:

Serve una riduzione delle tensioni e bisognerà capire come impedire l’allargamento del conflitto. Mi auguro che Israele adotti la regola della prudenza e che non ci sia un contrattacco al contrattacco dell’Iran dopo che l’aeronautica israeliana aveva colpito il consolato di Teheran in Siria mentre c’era una riunione dei pasdaran con Hezbollah e Hamas.

Medio Oriente Tajani rischio escalation

Meloni condanna l’attacco dell’Iran: indetta riunione del G7

10:00

La premier italiana Giorgia Meloni ha fermamente condannato il lancio dei missili e dei droni dall’Iran verso Israele. 

Il governo italiano ribadisce la condanna agli attacchi iraniani contro Israele. La presidenza italiana del G7 ha organizzato per il primo pomeriggio di oggi una conferenza in collegamento a livello dei leader. Esprimiamo forte preoccupazione per una destabilizzazione ulteriore della regione e continuiamo a lavorare per evitarla

Queste le parole della Meloni sui suoi canali social. Annullata la sua presenza al Vinitaly.

Hamas: “La risposta dell’Iran è meritata per i crimini sionisti”

9:53

Hamas su Telegram ha elogiato l’attacco con i droni perpetrati ieri dall’Iran:

Consideriamo l’operazione militare dell’Iran contro l’occupante sionista come un diritto naturale e una risposta meritata al crimine di aver preso di mira il consolato iraniano a Damasco e di aver assassinato lì diversi leader delle Guardie Rivoluzionarie“.

The Guardian: “La Gran Bretagna ha messo a disposizione Typhoon della Raf”

9:43

Secondo un’indiscrezione pubblicata dal quotidiano britannico The Guardian, la Gran Bretagna ha messo a disposizione, nell’operazione congiunta di difesa dall’attacco iraniano a Israele, i caccia Typhoon della Raf.

Sirene di allarme nel nord al confine di Israele col Libano

9:24

Le sirene degli allarmi anti-razzi stanno risuonando nel nord di Israele, a ridosso del confine col Libano. Nel frattempo, il presidente israeliano Isaac Herzog ha ringraziato l’esercito e gli alleati di Israele dopo che l’Iran ha lanciato circa 300 droni e missili d’attacco contro il Paese.

Biden: “Riunione dei leader del G7 per una risposta diplomatica unitaria”

9:05

Il Presidente americano Joe Biden ha reso noto che oggi riunirà i leader del G7 “per coordinare una risposta diplomatica unitaria alla sfacciato attacco dell’Iran“. Gli Usa si impegneranno anche con i Paesi della regione e “rimarremo a stretto contatto con i leader israeliani“, si precisa.

L’Iran: “Gli Usa non intervengano o risponderemo”

8:48

Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana avverte gli Stati Uniti: se sosterranno e parteciperanno a una qualsiasi azione che danneggia l’Iran, ci sarà una risposta proporzionale alle minacce provenienti da qualunque Paese. Nella nota si contesta la mancanza di condanne, da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e della comunità internazionale, di quella che viene definita “l’aggressione del regime sionista e l’attacco alla sezione consolare dell’ambasciata iraniana a Damasco come parte del territorio del nostro paese e il martirio di 7 consiglieri“.

In Israele anche 31 feriti lievi per gli attacchi iraniani

8:33

Nbc News riferisce che ieri sera 31 persone sarebbero state lievemente ferite per l’attacco notturno sferrato dall’Iran. I media israeliani hanno riferito che un bambino di 10 e una bambina di 7 sono rimasti feriti gravemente dalle schegge.

Metsola: “L’attacco dell’Iran rischia di creare più caos ancora”

8:14

La presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, su X si è augurata che l’attacco dei droni iraniani ieri sera non sia l’inizio di un aggravamento della situazione in Medio Oriente:

L’attacco senza precedenti dell’Iran con droni e missili contro Israele è una grave escalation. Rischia di scatenare un ulteriore caos in tutto il Medio Oriente. L’Ue condanna l’attacco con la massima fermezza e continuerà ad adoperarsi per ridurre l’escalation e impedire che la situazione degeneri in un ulteriore spargimento di sangue“.

L’Iran all’Onu: “Col nostro attacco la questione è conclusa”

8:12

L’ambasciatore iraniano Saed Iravani ha inviato una lettera alla presidenza del Consiglio di sicurezza Onu e al segretario generale Antonio Guterres spiegando che l’Iran ha esercitato il proprio diritto di autodifesa dopo lo “sconsiderato” attacco all’ambasciata a Damasco da parte israeliana:

La questione può considerarsi chiusa così, ma se il regime israeliano commetterà un nuovo errore, la risposta sarà considerevolmente più dura“.

Tajani: “Mobiliteremo i Paesi del G7”

8:05

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso la preoccupazione sua e dell’Italia sul fatto che dopo l’attacco iraniano di ieri sera ci possano essere sviluppi ancora peggiori nella guerra a Gaza:

La ritorsione partita ieri notte potrebbe mettere in moto una spirale pericolosissima: le prossime ore saranno cruciali. Come prima cosa mobiliteremo i Paesi del G7 di cui abbiamo la presidenza di turno. Non possiamo rinunciare all’azione politica che deve viaggiare in parallelo con la valutazione della intensità dell’azione militare iraniana e dei danni prodotti. Il primo obiettivo è gettare acqua sul fuoco“.

Von der Leyen: “L’Iran e gli alleati abbandonino subito gli attacchi”

8:04

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha commentato su X gli ultimi sviluppi delle tensioni fra Israele ed Iran:

Condanno fermamente il palese e ingiustificabile attacco dell’Iran contro Israele. Invito l’Iran e i suoi alleati a cessare immediatamente questi attacchi. Tutti gli attori devono ora astenersi da ulteriori escalation e lavorare per ripristinare la stabilità nella regione“.

Israele riapre il suo spazio aereo

8:02

L’Autorità aeroportuale israeliana ha annunciato che i voli da e per l’aeroporto Ben-Gurion saranno soggetti a cambiamenti, ma anche che lo spazio aereo israeliano è stato riaperto.

Meloni convoca il G7 per discutere dell’attacco dell’Iran

7:41

Fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che la Presidenza italiana del G7 ha convocato per il primo pomeriggio di oggi una videoconferenza a livello leader, per discutere dell’attacco iraniano contro Israele.

Fonte Israele: “Finora nessuna decisione sulla risposta all’Iran”

7:37

Una fonte politica ha riferito al Times of Israel che il Gabinetto di guerra che si riunirà oggi alle 15 (ore israeliane) potrebbe decidere il tipo di risposta dopo l’attacco iraniano.

Israele: “Hamas ha respinto una proposta di accordo sugli ostaggi”

7:27

Dall’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu fanno sapere che Hamas avrebbe rifiutato un’altra proposta per liberare gli ostaggi israeliani:

Il rifiuto della proposta dei tre mediatori che prevedeva un margine di flessibilità significativamente maggiore da parte israeliana, dimostra che Sinwar non è interessato a un accordo umanitario e al ritorno dei ostaggi, e continua ad approfittare delle tensioni con l’Iran per cercare di unire i teatri e di realizzare un’escalation generale nella regione“.

Idf: “Intercettato il 99% dei proiettili lanciati dall’Iran”

7:25

Il portavoce militare capo dell’Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato in una conferenza stampa trasmessa in televisione che l’attacco iraniano è stato sconsiderato, ma che è stato respinto con successo dalle difese israeliane: dei 300 droni iraniani arrivati in Israele, il 99% è stato abbattuto.

La Cina si dice preoccupata per la possibile escalation: “Servono moderazione e calma”

7:24

Un portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino ha espresso in una nota la preoccupazione del governo cinese che gli effetti della guerra a Gaza si riversino anche nelle tensioni sempre più forti fra Iran ed Israele. La Cina chiede quindi calma e moderazione alle parti in causa.

Una bimba di 7 anni gravemente ferita dalle schegge di un drone iraniano

7:22

Una bambina di sette anni nel sud di Israele è rimasta gravemente ferita dopo essere stata colpita da schegge in seguito all’intercettazione di un drone iraniano nell’area di Arad.

Coloni israeliani uccidono un adolescente palestinese a nord-est di Ramallah

7:20

Un adolescente palestinese è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco da coloni israeliani nella notte di ieri 13 aprile nel villaggio di Beitin, a nord-est di Ramallah (Cisgiordania). Lo affermano fonti mediche.

Fonti locali hanno riferito che un gruppo di coloni ha attaccato il villaggio dall’ingresso occidentale, sparando contro i civili che hanno tentato di affrontarli.

Biden: “Gli Usa contrari all’offensiva contro l’Iran, non parteciperanno”

7:18

Il quotidiano online Axios riporta che il presidente degli Usa Joe Biden avrebbe telefonato al premier israeliano Benjamin Netanyahu, spiegandogli che gli Usa non parteciperanno a nessuna operazione offensiva contro Teheran e non sosterranno una tale operazione.

Gli Usa hanno però affermato allo stesso tempo, per bocca del ministro della Difesa americano Lloyd Austin, che verranno difesi i soldati statunitensi ed israeliani da attacchi esterni:

Non cerchiamo un conflitto con l’Iran ma non esiteremo ad agire per proteggere le nostre forze e sostenere la difesa di Israele“.