Quanto accaduto questa notte ha sconvolto il mondo della politica, che, questa mattina 14 aprile, si è duramente e fermamente opposta all’attacco iraniano dello Stato Ebraico. Molti i messaggi di solidarietà ai cittadini israeliani e di condanna del bombardamento.
Carlo Calenda, leader di Azione, ha dichiarato:
L’Iran e i suoi alleati estremisti attaccano Israele. Solidarietà da parte mia e di Azione. Ricordiamoci che sono nemici di Israele tanto quanto sono nemici dell’Occidente tutto. Avversari del nostro modo di vivere libero e democratico.
Queste, invece, le parole di Sandro Gozi, segretario generale del Partito democratico europeo e membro del “Team Europe” di Renew per le Europee 2024:
Ferma condanna per l’attacco iraniano contro Israele. L’Iran ha compiuto un ulteriore passo verso la destabilizzazione e il conflitto. Riaffermiamo il diritto inalienabile alla sicurezza di Israele e chiediamo a tutti gli attori di fare di tutto per evitare qualsiasi ulteriore escalation: lasciamo lavorare la diplomazia, affinché si costruisca un percorso di stabilità e pace nella regione.
Il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi, ha affermato:
Condanniamo l’attacco dell’Iran a Israele, che rischia di portare ad una pericolosa escalation. Seguiamo con apprensione i fatti, siamo vicini agli amici israeliani che esortiamo a interrompere le operazioni che coinvolgono i civili a Gaza, e sosteniamo la linea del governo espressa dalla presidente Giorgia Meloni dal ministro Antonio Tajani. È fondamentale ora non dividersi e lavorare tutti, in Italia e in Europa, per una immediata de-escalation e per la pace nella regione.
Dal Viminale, l’attenzione è puntata sulla sicurezza del conflitto in Medio Oriente. Il ministro dell’Interno Piantedosi ha indetto una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica per domani alle 15, in concerto con i vertici delle forze di polizia e dei servizi di intelligence, mentre per oggi, 14 aprile, il ministro sarà impegnato in colloqui telefonici con i prefetti delle maggiori città italiane, che potrebbero convocare dei Comitati provinciali per fare il punto della situazione. Alta l’allerta antiterrorismo su migliaia di obiettivi sensibili, con particolare attenzione ai circa 250 target considerati a maggior rischio.