A poco più di un anno Jankto torna a parlare del suo coming out e del rapporto instaurato con Ranieri, suo allenatore al Cagliari: un legame sempre più profondo che gli ha permesso di acquisire sempre più serenità in un ambiente sano e sicuro.

Jankto torna sul coming-out e sul rapporto con Ranieri

Un coming out che ha cambiato, inevitabilmente, la vita di Jankto non soltanto come giocatore ma anche come uomo, fondamentale la presenza di Claudio Ranieri nella sua vita: capace di convincerlo a tornare in Italia e lottare per la causa del Cagliari.

In una lunga intervista Jakub Jankto ha voluto parlare di una fase di vita per lui complicata ma che ha portato ad una scelta necessaria e, allo stesso tempo, giusta che ha raccontato al quotidiano sportivo L’Équipe:

“Se sono un giocatore diverso da quando l’ho fatto? No, sono sempre lo stesso, non è cambiato nulla, perché ho sempre fatto distinzione tra la mia vita personale e il mio lavoro, cioè lo spogliatoio, il campo, lo stadio. Forse sarei cambiato se ci fossero state reazioni negative in tribuna, ma non è andata così. Il coming out ha cambiato alcuni aspetti della mia vita, non mi nascondo più. Penso di essere stato da esempio per tante persone, perché da allora va tutto molto bene. Ma non mi sento diverso, sono ancora quel bravo ragazzo”.

Il centrocampista ceco ha sottolineato l’importanza della sua crescita personale in vista di una scelta così importante che, inevitabilmente, ha determinato il resto della sua vita e di quella di suo figlio. A quel tempo, infatti, Jankto era ancora in Spagna e militava nel Getafe:

“Non so se sarei uscito allo scoperto in Italia o in Spagna quando ci siamo lasciati due anni fa. Vivevo a Madrid: lì mi sono posto la domanda per la prima volta, non sapevo cosa fare, uscire allo scoperto o continuare a uscire con altre ragazze. In effetti, pensavo principalmente a mio figlio, ma continuavo a chiedermi come avrei dovuto gestire questa situazione.

Nel dicembre 2022, durante la pausa invernale, sui social, sui giornali, girava la voce: ‘Jankto è gay?’. Forse ero stato visto ad appuntamenti con ragazzi. Mi ha colpito comunque, mi ha fatto male. Quello che succede a casa resta a casa, così dicono dello spogliatoio, no? A un certo punto c’è stato addirittura uno scoop: ‘Un giocatore ceco si prepara a fare coming out’. Stava peggiorando di giorno in giorno, era un periodo un po’ difficile, soprattutto perché non volevo farlo pubblicamente. Per me è come se qualcuno dovesse giustificare il fatto di essere biondo”.

ll ceco poi prosegue spiegando come i tempi precedenti al coming out lo abbiano segnato duramente e che gli abbiano fatto vivere momenti di forte dubbio riguardo la decisione di rendere la sua vita sentimentale da privata a pubblica.

Il rapporto con Ranieri e l’importanza di Cagliari

Il lieto fine, però, è arrivato a Cagliari quando Jankto è tornato in Italia: un rientro dovuto principalmente alla volontà di Claudio Ranieri. L’allenatore romano è arrivato sulla panchina rossoblù il 1° gennaio 2023 con il compito di riportare la squadra sarda in Serie A.

Una missione riuscita in pieno con il 5° posto e un biglietto per la massima serie italiana in cui quest’anno il Cagliari sta cercando di lottare per conquistare la tanto agognata salvezza. Ancora una volta, centro nevralgico dei rossoblù e gregario assoluto è Ranieri che ha avuto un ruolo importante soprattutto per il centrocampista:

“La paura che il coming out potesse intaccare la mia carriera? Non mi è mai passato per la mente. Poi, ovviamente, sapevo benissimo che non avrei firmato in Arabia Saudita il giorno dopo il mio coming out. Ero ancora un po’ scosso e se sapevo come era andata in Repubblica Ceca non sapevo come sarebbe andata in Italia. Claudio Ranieri, che avevo alla Sampdoria e che mi voleva al Cagliari, mi disse subito: ‘Se c’è il minimo problema ti do una mano’.

Quando sono arrivato all’aeroporto il primo giorno, molti sostenitori mi hanno accolto, da lì mi sono calmato. E, dal secondo giorno, ho avuto la massima tranquillità. La Sardegna mi ha aiutato tantissimo, è un popolo straordinario e ringrazio davvero la sua gente. Ero ancora un po’ in apprensione per le partite e poi, per quanto possa sembrare sorprendente, tutto è andato bene”.

Esperienza a Cagliari che Jankto ha tutta la voglia di continuare a vivere: con il suo contratto ancora valido fino al 2025 e la voglia di lottare insieme ai propri compagni per raggiungere la salvezza in questo campionato.

Al momento, infatti, il Cagliari è fuori dalla zona retrocessione e milita al 14esimo posto ma dovrà affrontare ancora diversi big match: primo sulla lista quello con l’Inter di domani, in cui Ranieri e i suoi proveranno a rallentare i nerazzurri verso la vittoria dello Scudetto, ma in seguito anche Juventus e Milan in sole 7 giornate di campionato per una vera prova di forza in cui i rossoblù dovranno cercare di non perdersi.