Arrivano ulteriori novità in tema di sicurezza sul lavoro: la patente a punti si ottiene con l’autocertificazione dei requisiti e, oltre al settore edile, potrà essere estesa anche ad altri ambiti.

Il Governo è ancora al lavoro per arginare le morti sul lavoro, che hanno raggiunto numeri molto elevati.
La patente a punti si applicherà dal 1° ottobre 2024 e sarà obbligatoria per le imprese e anche per i lavoratori autonomi operanti in cantieri edili temporanei o mobili.

Le novità sono contenute in un emendamento al Decreto PNRR approvato dalla commissione Bilancio della Camera. L’emendamento, in pratica, va a riscrivere l’articolo 29 del Decreto, introducendo una serie di modifiche.

Vediamo come funzionerà, chi sono gli esclusi e quali sono le ultime novità sull’autocertificazione.

Arriva l’autocertificazione per la patente a punti

Novità sulla patente a punti per i cantieri, ovvero la soluzione introdotta dal Governo dopo l’ennesima tragedia sul lavoro. Si tratta di un provvedimento introdotto per arginare le morti sul lavoro. Sarà sufficiente?

Dai requisiti autocertificativi alle decurtazioni ridotte per gli infortuni che comportano inabilità, dalla possibilità di crediti aggiuntivi oltre al punteggio iniziale ed estensione ad altri settori oltre all’edilizia: sono queste le novità previste.

Iniziamo dall’autocertificazione, introdotta per dimostrare il possesso dei requisiti per il rilascio della patente a punti. Basterà, quindi, un’autocertificazione per la verifica dei requisiti e se non fosse veritiera scatterà la revoca della patente.

Per quanto riguarda i requisiti, è stata aggiunta la designazione del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

Inizialmente, la patente avrà 30 punti, ovvero crediti. È necessario conservarne almeno 15 per poter continuare ad operare nei cantieri. Ci sono, in questo caso, alcune eccezioni. Se i lavori eseguiti superano il 30% del valore del contratto, sarà possibile completare l’appalto o il subappalto anche con meno di 15 punti.

Inoltre, arriverà anche la possibilità di avere crediti aggiuntivi rispetto al punteggio iniziale. Una possibilità che sarà prevista da un apposito decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Attive, sentito l’Ispettorato nazionale del lavoro.

Infine, viene eliminata la possibilità di reintegrare i crediti decurtati a seguito della frequenza di appositi corsi di formazione. Come recuperare i punti decurtati sarà stabilito da un successivo decreto.

Chi è obbligato

La patente a punti si applicherà a partire dal 1° ottobre 2024 e sarà obbligatoria per le imprese e i lavoratori autonomi che operano in cantieri edili temporanei o mobili.

Chi sono gli esclusi? L’obbligo della patente a punti non scatta per le imprese che effettuano solo forniture o prestazioni di natura intellettuale come, per esempio, quelle ingegneristiche.

Si prevede l’applicazione futura anche ad altri settori. Tuttavia, questa è una decisione che sarà assunta, eventualmente, sentiti i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro e sarà un apposito decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ad individuarle.

Ciò è previsto dall’emendamento al decreto PNRR approvato dalla commissione Bilancio della Camera.

Sanzioni previste

Concludiamo con il capitolo sanzioni. Nuove regole anche su questo fronte. Inizialmente, le multe erano previste da 6000 euro a 12.000 euro, sarà pari al 10% del valore dei lavori, ma non inferiore a 6000 euro.

Inoltre, sono state apportate anche modifiche alla tabella con le decurtazioni per le diverse violazioni.
Quali sono le nuove decurtazioni? Per quanto riguarda l’infortunio che comporta l’inabilità temporanea assoluta con astensione oltre sessanta giorni vengono tolti 5 punti e 8 punti in caso di inabilità permanente al lavoro parziale.

C’è ancora molto su cui lavorare, prima di arrivare ad un quadro completo della misura. Come abbiamo detto, in ogni caso, la patente non andrà in vigore prima del mese di ottobre.