Il Real Bedford Football Club (RBFC), una piccola squadra semiprofessionistica inglese, è la prima squadra di calcio alimentata da Bitcoin. Ad affermarlo, in un comunicato emesso nella giornata di ieri, sono i gemelli Cameron e Tyler Vinklevoss, gestori dell’exchange di criptovalute Gemini e noti per aver accusato Mark Zuckerberg di aver rubato loro l’idea di Facebook.

L’RBFC è stato acquistato nel 2022 dall’investitore e podcaster di Bitcoin Peter McCormack. Grazie ad un accordo siglato con i gemelli Winklevoss, questi ultimi diventano comproprietari della RBFC, insieme a lui, residente da sempre a Bedford.

Una piccola squadra inglese sarà alimentata da Bitcoin

I gemelli Cameron e Tyler Vinklevoss hanno investito ben 4,5 milioni di dollari in Bitcoin in una sconosciuta squadra semiprofessionistica inglese, il Real Bedford Football Club. A dare l’annuncio sono stati gli stessi proprietari dell’exchange Gemini, in un comunicato stampa pubblicato nella giornata di ieri.

Si tratta di una notizia sorprendente, alla luce del fatto che solitamente ad attrarre finanziamenti sono i grandi club della Premier League, la più grande lega calcistica del globo. Il RBFC milita infatti nel calcio semiprofessionistico, dove non girano certo le montagne di soldi che gratificano i piani alti del calcio britannico.

Naturalmente, la fantasia dei tifosi, in particolare quelli del club interessato, si è subito involata, pensando che l’iniezione di liquidità virtuale potrebbe fare da base per la sua crescita esponenziale. Al momento, però, i piani di sviluppo sembrano abbastanza moderati.

A cosa serviranno i soldi immessi nel Real Bedford Football Club?

È stato McCormack a spiegare il motivo che lo ha spinto a rivolgersi ai gemelli Winklevoss per la squadra da lui precedentemente acquistata. Ha infatti affermato che voleva uno o più partner in grado di aiutarlo a investire in infrastrutture le quali potessero far da base alla crescita del sodalizio.

Parte dell’investimento, infatti, sarà destinato a fare da garanzia per i finanziamenti tesi alla costruzione di un nuovo centro di formazione. Una struttura che, almeno stando alle sue previsioni, verrà a costare circa 1,6 milioni di sterline (2 milioni di dollari).

Lo stesso McCormack ha poi sottolineato di non avere l’intenzione di vendere i BTC. Quelli ricevuti dai gemelli Vinklevoss saranno infatti immessi in un apposito fondo, destinato a sostenere il club anche nei momenti meno fortunati. Queste le sue parole, al proposito: “La mossa intelligente è tenere il Bitcoin, prendere in prestito sterline per pagarlo, e poi il centro di formazione si ripaga da solo in un periodo di sette anni perché è anche parte di un club che porta soldi”.

Il commento dei gemelli Vinklevoss

Anche i gemelli Vinklevoss hanno commentato l’annuncio da loro stessi dato. Cameron, in particolare, ha affermato alla CNBC: “C’era questo allineamento di valori con tutti noi che siamo stati i primi Bitcoiner”. Per poi aggiungere: “Ciò che trapela è che devi avere visione, devi avere convinzione e devi essere persistente. Devi resistere nei momenti belli e in quelli brutti. Ogni viaggio come questo sarà una strada accidentata. Ci saranno battute d’arresto e difficoltà”.

Va sottolineato che la compartecipazione nella proprietà del club di Bedford da parte dei proprietari di Gemini non è una novità assoluta, nei rapporti tra football e criptovalute. Molte società di ogni parte del mondo hanno infatti aderito a proposte di sponsorizzazione, a partire da quelle della Premier League. Così come centinaia di sodalizi delle più grandi leghe professionali di ogni parte del globo hanno aderito alle proposte di Chiliz, emettendo propri token.

Un legame, quello tra football e innovazione finanziaria, che è diventato ancora più stretto durante la pandemia di Covid. La chiusura degli stadi per motivi sanitari, infatti, ha messo alle strette i bilanci societari di tutte le squadre, costringendole a cercare nuove fonti d’entrata.

Non a tutti è però andata bene. Inter e Roma, infatti, dopo aver sottoscritto accordi multimilionari di sponsorizzazione con DigitalBits, si sono trovati di fronte all’inadempienza della società, trovandosi quindi costretti ad adire le vie legali.