Bonus affitto 2024: chi pensava che il Governo avesse eliminato tutti gli incentivi per l’edilizia dovrà ricredersi. Sebbene possa non aver sostenuto il Superbonus, ritenuto colpevole di aver sconvolto i conti pubblici, c’è comunque un aiuto per affrontare i canoni alle stelle, quasi nascosto: da 1.000 a 2.000€ per alleggerire le spese di locazione.
A questo punto, è necessario rivedere le principali caratteristiche del bonus affitti 2024, un sostegno alle famiglie per le spese di locazione. Almeno per il momento, si tralasciano le indicazioni pervenute con la direttiva europea “case green”.
Una direttiva che prevede entro il 2030 una riduzione del 55% delle emissioni nocive rispetto a quanto stimato nel 1990, con l’obiettivo di raggiungere emissioni zero entro il 2050. Pertanto, le previsioni future vertono sulla realizzazione di un patrimonio edilizio totalmente green.
Una buona notizia, anche se senza forti incentivi statali potrebbe trasformarsi nell’ennesima sberla per l’equilibrio economico familiare di molte persone, già messo a dura prova dagli improvvisi aumenti dei beni e servizi di prima necessità. Attualmente, nella legge di Bilancio 2024 sono stati confermati il Bonus affitto, il Bonus affitto giovani e il Bonus mutuo prima casa. Vediamo insieme come funzionano.
Bonus Affitti 2024
Si tratta della possibilità di ottenere un’agevolazione fiscale per le spese sostenute per la locazione. Il bonus affitti 2024 può essere richiesto sia per ottenere una detrazione per l’affitto della casa principale che per il trasferimento in un altro appartamento per ragioni lavorative.
Il beneficio fiscale viene distinto in base a due elementi. Il primo riguarda la tipologia del contratto di locazione; l’altro, invece, il reddito del nucleo familiare e sono così distribuite:
- riconosciuto un importo pari a 300 euro, in presenza di un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro;
- riconosciuto un importo pari a 150 euro, in presenza di un reddito che oscilla tra 15.493,71 e 30.987,41 euro.
È importante sottolineare che in presenza del superamento di tali limiti, non viene riconosciuta alcuna agevolazione. L’importo soglia di reddito del nucleo familiare complessivo riguarda fino a 30.987,41 euro viene riconosciuto anche per il Bonus affitti su contratto di locazione a canone concordato. La detrazione fiscale viene così attribuita:
- spettano 495,80 euro, in presenza di un reddito familiare di non oltre 15.493,71 euro;
- spettano 247,90 euro, in presenza di un reddito familiare che oscilla tra 15.493,71 e 30.987,41 euro.
Ricordiamo che il bonus affitti vale anche per i lavoratori dipendenti che per motivi di lavoro trasferiscono la propria residenza in un altro appartamento. In questo caso, viene riconosciuta una detrazione fiscale pari a 991,60 euro, a condizione che il reddito familiare non risulti superiore a 15.493,71 euro, mentre per i redditi tra 15.493,71 e 30.987,41 euro, il beneficio corrisposto è pari a 495,80 euro.
Bonus affitto giovani 2024
Come detto, nella legge di Bilancio 2024 è stato confermato il Bonus affitto giovani. Si tratta della possibilità di ottenere una detrazione fiscale nella misura del 20% per le spese di locazione. In questo caso, l’importo soglia non supera 2.000 euro.
Secondo quanto riportato da patronato.com, possono accedere a questa tipologia di incentivo i giovani che hanno compiuto tra i 20 e i 31 anni, all’atto della sottoscrizione del contratto, a condizione che abbiano un reddito familiare totale di non oltre 15.493,71 euro annui. Inoltre, è necessario che la residenza risulti in un appartamento locato diverso dall’abitazione principale familiare. In questo caso, l’importo minimo rilasciato a fronte della detrazione è pari a 991,60 euro.
Fringe benefit 2024
Per quanto riguarda il bonus mutuo e affitto 2024, secondo quanto disposto nell’articolo 6 della Legge di Bilancio 2024, per il capitolo dei fringe benefit che riguarda l’anno d’imposta 2024, i datori di lavoro possono scegliere se attribuire in busta paga degli ulteriori incentivi per le spese dell’affitto o per gli interessi del mutuo per la casa principale. I fringe benefit previsti dall’attuale normativa sono così distribuiti:
- 1.000 euro per tutti i lavoratori;
- Per i lavoratori con figli spettano 2.000 euro, se under 24 con reddito annuo entro 2.840,51 euro, mentre se over 24 il limite reddituale non deve superare l’importo pari a 4.000 euro annui.
Secondo quanto riportato da fiscooggi.it, nella circolare 5/E dell’Agenzia delle Entrate, resa nota il 7 marzo, sul welfare aziendale (l’articolo 1, commi 16 e 17, della legge di bilancio 2024), si legge che:
“Si precisa che, limitatamente al periodo d’imposta 2024, non concorrono alla formazione del reddito, entro il limite complessivo di mille euro, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica, del gas naturale, le spese per l’affitto della prima casa ovvero per gli interessi sul mutuo relative alla prima casa; il limite è innalzato a 2.000 euro, per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico, previa dichiarazione al datore di lavoro di avervi diritto, con indicazione del codice fiscale dei figli”.