La polizia del New South Wales, Austrialia, è intervenuta oggi 13 aprile in un centro commerciale della periferia di Sydney, il Westfield Bondi Junction. Una persona avrebbe sparato e accoltellato diverse persone all’interno del centro, uccidendone 7.

Le informazioni al momento sono frammentarie e non si capisce ancora se si tratti di un attacco terroristico o meno. La polizia ha comunque isolato l’area, facendo intervenire un elicottero e le unità speciali. L’aggressore sarebbe stato ucciso.

La polizia australiana è intervenuta dopo unaa segnalazione di accoltellamenti a Westfield Bondi Junction

La preoccupazione fra gli abitanti di Sydney per ciò che sta accadendo in queste ore al centro commerciale di Westfield Bondi Junction è testimoniata dai molti video e dalle tante foto pubblicate specialmente su X. La polizia è intervenuta isolando l’area attorno al centro, dopo averlo evacuato e salvato molte delle persone che si trovavano lì quand’è avvenuto l’attacco.

Mentre la polizia indaga e raccoglie le prime testimonianze, le informazioni disponibili al momento indicano che l’aggressione è stata perpetrata da parte di un uomo armato di una pistola e di un coltello, che nel primo pomeriggio (ora australiana) di oggi 13 aprile avrebbe cominciato ad inseguire e a colpire chi gli capitava a tiro nel centro commerciale.

Le riprese video mostrano i clienti che corrono attraverso il ponte di vetro che collega il centro commerciale, mentre altri si sarebbero chiusi nei bagni per evitare di essere colpiti.

Sul posto sono intervenute la polizia, inclusa l’Unità Operativa Tattica, e le ambulanze: finora i paramedici hanno portato due persone in ospedale in ambulanza.

L’aggressore sarebbe stato ucciso dalla polizia. Il primo ministro australiano Albanese: “Scioccati dall’attacco”

Diverse persone risultano al momento ferite e quattro di esse purtroppo sarebbero morte. Fra le vittime ci sarebbe anche una madre con il proprio figlio.

Mentre negozianti e clienti si nascondevano spaventati da quanto stava succedendo, la polizia ha raggiunto il centro commerciale, evacuandolo ed impendendo altri ingressi dall’esterno.

L’aggressore, ad un certo punto, sarebbe stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco della polizia, rimanendone ucciso. Un portavoce della polizia ha riferito che è in corso un’importante operazione di polizia e che gli agenti stanno raccogliendo indizi sulla scena.

Arrivano anche le prime reazioni della politica, con la premier del New South Wales Penny Sharpe che ha espresso la propria vicinanza alle persone coinvolte, così come il primo ministro australiano Anthony Albanese:

I miei pensieri e quelli del governo del Nsw sono in questo momento con le vittime, le loro famiglie e i soccorritori, così come con coloro che potrebbero aver assistito a questi eventi orribili.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani rassicura: “La Farnesina sta seguendo la vicenda, non ci sono italiani coinvolti”

L’eco dell’aggressione avvenuta al centro commerciale è arrivata naturalmente anche in Italia, con il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha voluto chiarire la posizione italiana. Oltre ad esprime vicinanza alle persone coinvolte nell’attacco, Tajani ha fatto sapere di aver attivato i canali diplomatici e della Farnesina per sapere se ci fossero o meno italiani coinvolti.

Ecco quanto detto dal ministro a margine di un evento a Milano:

Stiamo seguendo la situazione in Australia attraverso la nostra ambasciata a Sidney e la nostra unità di crisi. Non ci sono notizie certe. La polizia australiana non esclude nessuna pista ma bisogna attendere le indagini da parte loro. La nostra unità di crisi ha inviato, come facciamo sempre, dei messaggi a tutti gli italiani che sono nell’area per far sì che ogni italiano possa essere aggiornato su ciò che sta accadendo. Al momento non ci risultano italiani coinvolti.