Banca dati del catasto ad accesso agevolato. La riforma fiscale introduce diverse novità nel campo delle procedure catastali e immobiliari. L’obiettivo rimane quello di rendere il sistema snello, semplice e accessibile a tutti i cittadini.

Pertanto, il nuovo sistema prevede l’accesso agevolato alla banca dati del catasto non solo per i privati cittadini, ma anche per chi opera nel settore giurisdizionale o in attività di pubblico interesse.

Il decreto legislativo recentemente approvato istituisce l’accesso gratuito alla banca dati del catasto, consentendo anche volture automatiche in caso di successione. Vediamo insieme quali sono i cambiamenti derivanti dall’accesso agevolato alla banca dati del catasto.

Banca dati catasto accesso agevolato

Le principali novità sono state introdotte dal decreto legislativo in attuazione della legge delega sulla riforma fiscale e riguardano l’accesso gratuito ai dati catastali. Alla base dell’attuazione di questo sistema vi è un notevole vantaggio per i numerosi contribuenti che oggi si trovano a dover acquistare una mappa catastale, sia in formato cartaceo che digitale.

Si parla di un costo che oscilla tra un minimo di 25,82 euro e un massimo di 40 euro per la richiesta del file in formato digitale. La prima novità introdotta con la riforma fiscale riguarda la possibilità di richiedere le mappe catastali senza alcun onere grazie all’accesso a un servizio riconosciuto a titolo gratuito. Il sistema digitale diventa sempre più semplice e accessibile a tutti i cittadini, incluse le informazioni catastali, con l’accesso alle mappe dell’intero territorio nazionale.

Inoltre, viene garantita la voltura automatica in caso di successione. In questa situazione, il decreto mira a rendere particolarmente semplice le procedure legate alla successione correlate alle registrazioni delle volture classificate come “diritti minori”, come ad esempio uso e abitazione, usufrutto e così via.

Novità trust e liberalità d’uso

Restando nell’ambito dei cambiamenti catastali, con il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 76 vengono anticipate le novità riguardanti i trust e le liberalità d’uso. Si legge che:

  • l’imposta sulle successioni e sulle donazioni viene estesa ai trasferimenti derivanti da trust.
  • l’imposta è esclusa esplicitamente per le liberalità d’uso.
  • Le franchigie e le aliquote di imposta applicabili dipendono dal valore dei beni e dal rapporto di coniugio o di parentela tra disponente e beneficiario all’atto del trasferimento.
  • il versamento dell’imposta avviene in autoliquidazione da parte del beneficiario al momento del trasferimento e previa denuncia dello stesso o, in via anticipata e definitiva, da parte del disponente o del trustee al momento del conferimento dei beni o dell’apertura della successione. L’imposta è pagata a titolo definitivo e non è restituita.

Principio di autoliquidazione dell’imposta

Nel comunicato sopra citato, viene prevista l’applicazione del principio di autoliquidazione dell’imposta a:

  • tutti i diversi tipi di atti soggetti a imposta di registro, ad eccezione degli atti giudiziari e di quelli che richiedono la prenotazione del debito.

Le principali novità in tema di imposta ipotecaria e tributi speciali riguardano:

  • trasferimenti di aziende a titolo oneroso;
  • atti di divisione;
  • rendite vitalizie;
  • trasferimenti di diritti edificatori;
  • tassazione dei contratti preliminari.

In aggiunta, è importante sottolineare che il soggetto incaricato della presentazione degli atti per la registrazione sarà altresì responsabile del pagamento dell’imposta corrispondente. Per quanto concerne l’imposta di bollo, si prevede la possibilità di versarla tramite il modello F24. Per quanto riguarda le ipoteche e i tributi catastali, verrà adottato un sistema forfettario e si procederà alla revisione dell’elenco delle categorie.

I tributi speciali saranno raggruppati in due categorie principali:

  • rilascio di certificati, attestazioni, copie ed estratti.
  • rilascio di documentazione in seguito a richieste di accesso all’Anagrafe Tributaria e all’Anagrafe dei Rapporti Finanziari.